Facebook prossimamente lancerà i nuovi smartglasses firmati Ray-Ban
L’anno scorso vi abbiamo raccontato del primo incontro tra Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, e Leonardo del Vecchio, Presidente di Luxottica, nella sede agordina della multinazionale leader dell’occhialeria. Le indiscrezioni ipotizzavano la nascita di una nuova partnership per la realizzazione degli smartglasses del futuro, per la realtà aumentata.
Un anno dopo, le prime novità di questa collaborazione sono state svelate al Facebook Connect 2020, l’evento annuale dove l’azienda rivela tutte le novità tecnologiche più innovative. Zuckerberg ha annunciato che il lavoro con EssilorLuxottica sta dando i suoi frutti, anticipando che degli occhiali intelligenti – ma eleganti – verranno rilasciati già il prossimo anno.
“Project Aria”, la realtà aumentata di Facebook diventa indossabile
L’iniziativa, soprannominata “Project Aria”, ha come obiettivo quello di obiettivo sviluppare degli occhiali intelligenti di dimensioni normali, leggeri e alla moda, che si possano indossare tutto il giorno. Attraverso questi smart glasses sarà possibile interagire con ologrammi, oggetti digitali e informazioni in realtà aumentata, non perdendo il contatto con gli altri individui attorno.
Tra le funzionalità più innovative spiccano il riconoscimento o la localizzazione gli oggetti all’interno di grandi gruppi (per scopi professionali), traduzione in tempo reale di un testo, videochiamate riservate con il video mostrato sulla lente e l’audio ascoltato per induzione ossea e la navigazione gps in realtà aumentata.
Il flop dei Google Glass è anche dovuto al loro design, molto tecnico e poco adatto alla vita di tutti i giorni. Questo è stato il punto di partenza del processo di creazione dei nuovi smartglasses, che devono essere un supporto indossabile ma discreto. Per questo Facebook ha scelto Luxottica come partner. Zuckerberg ha commentato: “Sono i migliori al mondo nell’occhialeria. Possiedono brand come RayBan e Oakley, e progettano e costruiscono montature per tutti, da Armani a Versace. E dopo aver trascorso del tempo con il loro team e aver visitato l’azienda, ho capito che erano il partner giusto per aiutarci a mettere assieme la tecnologia più innovativa ed i migliori occhiali“.
“Siamo particolarmente orgogliosi della nostra collaborazione con Facebook, che proietta un marchio iconico come Ray-Ban in un futuro sempre più digitale“, ha dichiarato Rocco Basilico, Chief Wearables Officer di Luxottica. “Combinando un marchio amato e indossato da milioni di consumatori in tutto il mondo ed una tecnologia che ha avvicinato le persone di tutto il mondo, possiamo ridefinire le aspettative sui wearables. Stiamo aprendo la strada ad una nuova generazione di prodotti destinati a cambiare il nostro modo di guardare al mondo“.
- Pubblicato il Smartglasses Realtà Aumentata
Epson Moverio BT-300: augmented reality and drones
Today we talk again about Mobile World Congress, the conference on the new technologies related to mobile that was held last week in Barcelona, and this time we do so to talk about Epson’s new headset, Moverio BT-300.
The first version of Moverio dates back to five years ago, when things in the augmented reality world were pretty different, and in fact the viewer was not comfortable to wear; then we saw the second generation of the device, the Moverio BT-200, less bulky, but still a bit heavy.
The prototype presented at MWC, instead, is a pretty enhanced version: as first thing, it is 72% lighter than the previous model. The device features a 0.43-inch Silicon OLED HD display with 1280×720 pixels resolution and is powered by a quad-core Intel Atom X5 processor and runs on Android 5.1 Lollipop operating system. The smart glasses also come equipped with a 5MP camera. Processor and controls are included inside a little box, that works as controller with some Android-based buttons.
Moverio, on the opposite of Google Glass, is a device created from the beginning thinking about the business field and not the consumer market; this version follows the same path and through it augmented reality will be helping mostly workers. Another of its applications seem will be the control of drones: drones operators at the moment have to control their devices mostly with smartphone apps; useless to say that this is not the most comfortable way. Moverio BT-300 will make possible to control them through smart glasses, with commands overlayed to reality, directly in front of the operator’s eyes.
Epson BT-300 is available for pre-order from company’s website priced at $799 and the shipping will begin later this year.
- Pubblicato il Non categorizzato
Epson Moverio BT-300: realtà aumentata e droni
Parliamo nuovamente di Mobile World Congress, la conferenza dedicata alla nuove tecnologie legate al mobile, svoltasi a Barcellona la scorsa settimana, e questa volta lo facciamo per parlare del nuovo visore firmato Epson, il Moverio BT-300.
La prima versione del Moverio risale a circa cinque anni fa e le cose allora erano ben diverse, infatti si trattava di un visore più pesante e ingombrante; abbiamo poi visto la seconda generazione, il Moverio BT-200, nel 2014, già snellita, ma ancora piuttosto scomoda.
Il prototipo presentato al MWC, invece, è decisamente più avanzato: è del 72% più leggero rispetto al modello precedente. Il dispositivo consta in un paio di smart glasses poco invadenti e anche piacevoli alla vista; sulle lenti sono montati due display Silicon Oled HD da 0,43 pollici con una risoluzione di 1280×720 pixel e il tutto gira su un processore quad-core Intel Atom X5 e ha come sistema operativo Android 5.1 Lollipop. Non manca una fotocamera da 5 MP. Processore e controlli sono contenuti in una piccola scatola a parte che funge da controller, con pulsanti basati su Android.
Moverio, al contrario di Google Glass, è un dispositivo che sin dall’inizio è stato progettato con in mente l’ambito lavorativo e non il cliente consumer; anche questa versione del visore si posiziona in ambito business e la realtà aumentata andrà a sostegno di operai e lavoratori. Un’altra possibile applicazione sembrerebbe possa essere quella del controllo dei droni: questi dispositivi, infatti, al momento sono manovrati per lo più tramite app che girano su smartphone, quindi in modalità decisamente poco comoda. Con Moverio BT-300, invece, si potrà giungere alla manovra tramite smart glasses, con i comandi direttamente di fronte agli occhi del lavoratore.
Epson BT-300 è disponibile in pre-ordine sul sito ufficiale Epson a un prezzo di 799$; le spedizioni inizieranno verso fine anno.
- Pubblicato il Realtà Aumentata
Theatre in Paris: augmented reality opens theatres to non-French speakers
You love theatre and dream of Paris, but your French is not good enough? The Team of Theatre in Paris found a solution to this problem thanks to augmented reality, with an idea that could be the revolution in the theatrical world.
The project is still being tested and at the moment is active for few plays, with a reduced number of devices and seats; practically, with the help of augmented reality smart glasses, the viewers can see “surtitles”, written translations of the plays superimposed above the stage. With this system, even the non-French speakers or those not having a native knowledge of the language can go to the theatre and enjoy the plays.
Carl de Poncins, co-founder of Theatre in Paris, said: “We are a service that is dedicated to the expatriate and foreign community, as well as tourists, allowing them to overcome the language barrier and experience Parisian life as a Parisian would.”
He explained he had the idea watching the bored tourists at night: why don’t make them part of Parisian night life, in which theatres are a big part?
There’s also a personal experience part in his idea, since he added: “While I was studying abroad in Oxford, I went to a Shakespeare performance and after a few minutes, said: what is ‘thou’? I know that even if you speak another language well, it’s sometimes hard to understand and get the most out of their theatre.”
Theatre in Paris’ smart glasses have been created in partnership with the digital service company Atos and the eyewear company Optivent, and the surtitles project, at the moment available in 6 different languages, has been presented last summer to the Avignon Festival. For now the service is reserved to tourism professionals and English-speakers, but de Poncins hopes that 2016 will be a great year for its development.
- Pubblicato il Augmented reality @en
Theatre in Paris: la realtà aumentata apre i teatri ai non-francofoni
Ami il teatro e sogni Parigi, ma il francese non è il tuo forte? Il Team di Theatre in Paris ha pensato a come risolvere questo problema grazie alla realtà aumentata, con un’idea che potrebbe rivoluzionare il mondo della cultura teatrale.
Il progetto è ancora in fase di test e attivo per pochi spettacoli, con un numero ridotto di dispositivi e posti a sedere per fruirne, e consta di smart glasses a realtà aumentata che, una volta indossati, permettono agli spettatori di vedere i cosiddetti “surtitles” (letteralmente “sovrattitoli”), traduzioni degli spettacoli in sovrimpressione in posizione strategica sopra il palco. In questo modo, anche coloro che non parlano francese o che non hanno una conoscenza nativa della lingua possono andare a teatro e godere degli spettacoli.
Carl de Poncins, co-fondatore di Theatre in Paris, ha dichiarato in proposito: “Siamo un servizio dedicato alla comunità di espatriati e stranieri, ma anche turisti, che permette loro di superare la barriera linguistica e vivere la vita parigina proprio come farebbe un Parigino.”
Il co-fondatore ha spiegato che l’idea gli è venuta guardando i turisti annoiati la sera: perché non renderli dunque parte della notte parigina, nella quale gli spettacoli teatrali la fanno da padroni?
Anche la parte di esperienza personale non manchi; sempre riportando le dichiarazioni di de Poncins: “Quando studiavo all’estero a Oxford, andai a uno spettacolo di Shakespeare e dopo pochi minuti dissi: cosa significa “thou”? So che, anche se la parli bene, a volte è difficile capire e godere al meglio del teatro in un’altra lingua.”
Gli smart glasses di Theatre in Paris sono stati creati in partnership con la compagnia di servizi digitali Atos e quella di eyewear Optivent e il progetto dei surtitles, disponibili attualmente in 6 lingue, è stato presentato la scorsa estate al Festival di Avignone. Per il momento il servizio è acquistabile solo da professionisti del turismo e anglofoni, ma de Poncins spera il 2016 porti uno sviluppo importante.
- Pubblicato il Realtà Aumentata