Nell’articolo precedente abbiamo visto una nuova modalità, proposta da Experenti, per continuare la campagna vendite anche senza dover spostarsi fisicamente. I buyer possono essere raggiunti anche da remoto grazie ad allo strumento Social Showroom VR.

Indossando il visore di realtà virtuale, il buyer avrà accesso allo showroom virtuale, una vera e propria stanza in cui vedrà i contenuti selezionati dal responsabile vendite in qualità fotorealistica.

Struttura dello Showroom guidato

Un utente master, il responsabile vendite, guida la customer journey nello showroom virtuale attraverso un’app o un visore connesso alla rete internet. Nell’app o nel visore della guida, sarà presente l’intero catalogo prodotti. Basterà selezionarli per farli vedere immediatamente anche agli spettatori, cioè uno o più buyer remoti.

In questo modo potrà vedere da remoto i comportamenti del buyer per aiutarlo nella scelta. Potrà anche fornirgli dei dettagli aggiuntivi, attraverso un microfono o tramite interazioni con la scena. L’utente potrà quindi pilotare la presentazione e adattarla alla direzione presa dalla discussione con il buyer.

Il master quindi guiderà l’esperienza che vivono e le cose che vedono, mantenendo il controllo della narrazione durante la presentazione.

Contenuti

Indossando un visore, il buyer potrà esplorare lo showroom virtuale, ricostruito completamente in 3D, per vedere i prodotti selezionati e tutte le nuove collezioni in anteprima. Il buyer potrà muoversi e camminare nello spazio ed interagire con tutti gli oggetti tridimensionali, come se fossero reali.

Nell’esperienza possono essere aggiunti anche dei video a 360° che possono riguardare sia eventi, come sfilate e presentazioni di prodotto, sia particolari locali della sede, come le botti della cantina di vino. Questo per permettere al buyer di essere partecipe alle varie iniziative proposte dall’azienda, senza esserci fisicamente.

Hardware e visori VR

Per far visualizzare al buyer delle foto o dei video a 360° si possono utilizzare dei visori entry level (Oculus GO) oppure direttamente lo smartphone.

Per immergersi in uno showroom virtuale con modelli 3D, sarà necessario utilizzare un hardware di fascia alta come Oculus Quest o HTC Vive Pro, accoppiati ad un PC ad alte prestazioni. Questa scelta garantirà la migliore resa grafica possibile, al fine di permettere al buyer di analizzare tutti i dettagli dei prodotti visionati.

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L’emergenza sanitaria da Coronavirus costringerà a ripensare le modalità di acquisto soprattutto dei beni del lusso. Gli spostamenti saranno fortemente limitati e le visite agli showroom fisici da parte dei buyers varranno quasi del tutto sospese. Inoltre gli eventi come le sfilate e le fiere sono stati tutti rimandati a data da destinarsi.

Quindi come riuscire a vendere a distanza?

Social Showroom VR

Lo scenario che presentiamo è uno Showroom Virtuale in cui uno o più partecipanti non siano fisicamente presenti, ma lo possano visitare da remoto. Utilizzando dei visori di Realtà Virtuale, gli utenti remoti potranno vedere le sfilate con riprese a 360° e visualizzare l’intera nuova collezione in qualità fotorealistica.

Per guidare il buyer durante l’appuntamento, sarà il responsabile dell’azienda a selezionare i prodotti e i video da far vedere all’utente, un po’ come se fosse una presentazione con delle slide immersive. Inizialmente il buyer remoto parteciperà alla discussione tramite i consueti strumenti di videoconferenza e quando richiesto, indossando il visore, avrà accesso allo showroom virtuale. Si verrà catapultato quindi in una vera e propria stanza in cui vedrà i contenuti selezionati dal responsabile vendite.

Durante la visita potrà dialogare con il commerciale, tramite le cuffie ed il microfono integrati nel visore, e può anche vedere gli avatar virtuali della controparte ed eventualmente degli altri buyer partecipanti. Il buyer remoto non avrà necessità di avere dimestichezza con gli strumenti VR perché l’intera esperienza verrà pilotata da remoto tramite un’app apposita per smartphone o un altro visore VR.

Riunioni con la realtà virtuale

Perchè usare la realtà virtuale per i business meeting? La realtà virtuale è in grado di ricreare la sensazione di un contatto diretto con gli altri, attraverso l’uso di avatar umanoidi con cui gli utenti possono parlare e fare networking in tempo, e di offrire così un’esperienza più coinvolgente dei classici strumenti di videoconferenza (Skype, Zoom,…).

Migliora quindi l’attenzione dei partecipanti, che sono più focalizzati sulle tematiche trattate nella riunione, eliminando tutte le possibili distrazioni presenti nel mondo reale. Il visore che viene indossato dall’utente, infatti, limita la visione al solo spazio virtuale.

Continua a leggere qui la seconda parte.

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Microsoft HoloLens enters Volvo showrooms

During last times, automotive companies seems really unchained when it’s about augmented reality: during last month only, we talked about Honda’s vehicles/prototypes and Hyundai’s owner’s manual, and today we report the news of the collaboration between Volvo and Microsoft.

The two companies are working on a project that engages them both, since the objective is to insert Microsoft’s famous headset, HoloLens, inside Volvo’s showrooms.

The first demonstration with a prototype took place in Microsoft headquarters in Redmond, Washington, where Volvo presented their new S90 mid-size luxury sedan: with the help of augmented reality the automotive company was able to show a full-size three- dimensional holograms of the car itself and cross-sections of its parts, as well as a holographic test-drive demonstration of the semi-autonomous driving system and its safety features.

To do so, Microsoft converted a large room in its headquarters into a mock Volvo showroom; inside the place, the viewers were walked around by an hologram explaining the designers’ choices, while another hologram was making possible to choose among the car features and colors. The visitors were able to choose the favorite features and to view the custom car in front of their eyes. This makes possible to see the vehicle even before it is produced.

The presentation of the product and the choice of colors are just only two little pieces of what augmented reality can do: in fact, other than being a spectacular and innovative way to show the products, it is pretty useful to point out some features that would be difficult to show either way: it is an example the automatic stopping for collision avoidance, new function of the vehicle, hard to demonstrate in a real-life test drive.

Le aziende automobilistiche negli ultimi tempi sembrano davvero scatenate quando si parla di realtà aumentata: solo nell’ultimo mese abbiamo parlato dei veicoli/prototipo di Honda e del manuale del guidatore di Hyundai, oggi riportiamo invece la notizia della collaborazione di Volvo e Microsoft.

Le due compagnie, infatti, stanno lavorando a un progetto che le vede coinvolte entrambe, dato che l’obiettivo è quello di portare il famoso visore a realtà aumentata HoloLens di Microsoft all’interno degli showroom Volvo.

La prima dimostrazione con prototipo si è già tenuta nelle sedi Microsoft a Redmond, Washington, dove Volvo ha presentato la sua nuova berlina S90: con l’aiuto della realtà aumentata la casa automobilistica ha potuto mostrare un ologramma a dimensione naturale dell’auto e delle sue sezioni e anche una dimostrazione olografica di una sessione con il sistema di guida semi-autonoma e delle funzionalità di sicurezza del mezzo.

Per fare ciò Microsoft ha trasformato una delle grandi sale del suo quartier generale in uno showroom Volvo; all’interno della sala gli spettatori sono stati accompagnati da un ologramma nella spiegazione delle scelte dei designer della Volvo S90, mentre un altro ologramma permetteva di consultare tutte le variabili del modello esistenti. Il visitatore poteva quindi scegliere il colore e le feature preferiti e visualizzare l’automobile personalizzata proprio di fronte ai propri occhi. Questo permette dunque di avere di fronte l’auto ancora prima che venga prodotta.

La presentazione del prodotto e la scelta dei colori sono solo una piccola parte: infatti la realtà aumentata, oltre a rappresentare un metodo spettacolare e innovativo di mostrare il proprio prodotto, che in tal modo sicuramente non passerà inosservato, è anche utile per mostrare alcune feature che sarebbero altrimenti difficili da far comprendere, come per esempio in questo caso lo stop automatico per evitare incidenti, una delle nuove funzioni di sicurezza della berlina.

We are sure that Ferrari doesn’t have problems selling their super-luxury cars, but, looking also at the news from the automotive market (e.g. MINI goggles), to enhance their customers experience and make it just magical is the big strike point of the moment. This is probably what they thought when they joined forces with developer Zspace to create together an Augmented Reality app to use in their showroom. The company commissioned an app that uses Metaio’s Hybrid 3D tracking technology to augment the cars models and deliver the ultimate showroom experience through technology.

Simply using a tablet in front of the car inside the showroom, it’s possible to choose some features of the vehicle we want to buy: as first thing, the Metaio tracking technology recognizes the car as the client stands in front of it; then it’s possible to try different colors and accessories. Of course, this allows frontline sales people from Ferrari to provide for more in depth information about the care they are selling, and there’s no more vivid factor than to see it in front of our eyes.

There’s more: “Most high end supercar showrooms such as Lamborghini, McLaren, Ferrari et al, can come across a bit intimidating experience for a potential customer, this technology not only connects the Ferrari brand in an innovative way, but it is a friendly, engaging way to lead the customer from the showroom floor to the showroom’s configurator where they can ‘spec’ up and customize further their dream Ferrari,” said Tim Jardine, executive produce at Zspace.

The app currently features five vehicles, the 458 Speciale and Spider, the FF, the F12 Berlinetta and the California T., but it’s designed in a manner that makes easy to add other vehicles in the future and to adapt to all the news of the company. At the moment it is available only in Australasia, but will be introduced to the American market soon.

See more in the official video above: