Manus : i guanti per la realtà aumentata
Che la realtà aumentata sia in grado di regalare delle emozioni uniche e indimenticabili è ormai cosa indiscutibile.
Vivere e scoprire ambienti virtuali, osservare oggetti in tre dimensioni senza che questi siano realmente presenti, queste e altre ancora sono le opportunità che la realtà aumentata offre agli utenti, fin ora però tali esperienze “aumentate” hanno sempre visto coinvolti solo due dei nostri sensi la vista e l’udito, e se fosse arrivato il momento di allargare le sensazioni coinvolgendo anche il tatto?
Da qui l’idea di una start up olandese di dar vita a dei guanti per la realtà aumentata che consentono di toccare e controllare oggetti presenti nel mondo virtuale.
I guanti per la realtà aumentata, sono stati presentati, riscuotendo enorme successo e curiosità in occasione dell’E3, il grande evento del settore videogiochi, svoltosi a Los Angeles.
Il dispositivo Manus è costituito da un paio di guanti senza fili, con delle piccole scatolette nere, che consentono a chi li indossa di sentire gli oggetti “aumentati” come se questi esistessero realmente, offrendo così un esperienza ancora più coinvolgente.
I guanti sono dotati di alcuni sensori in grado di rilevare i movimenti delle mani, questi sono presenti su ogni singolo dito, in modo tale da percepire e considerare con estrema precisione ogni singolo movimento delle mani di chi li indossa. Una volta captati i movimenti, i relativi dati vengono inviati mediante Bluetooth e mediante un software open-source ad un visore per la realtà aumentata come ad esempio Microsoft Hololens.
Guardate il video dimostrativo per capire meglio il funzionamento e le potenzialità di questi innovativi guanti.
Secondo l’azienda produttrice il dispositivo Manus sarebbe prevalentemente destinato al mondo dei videogames, e dovrebbe rappresentare l’evoluzione e il futuro degli odierni controller.
Gamers non vere l’ora di giocare al vostro videogame con qualcosa di diverso da una tastiera o un mouse, capace di farvi toccare con mano mondi virtuali? Dovrete pazientare ancora un po’, al momento è possibile effettuare solo il pre-ordine dei guanti, sul sito ufficiale del brand, l’inizio delle spedizioni del prodotto è previsto nell’ultimo trimestre del 2015, il costo si aggira intorno ai 250 Euro.
Punto di forza dei guanti Manus rispetto ad altri tipi di periferiche simili, sarà la grande capacità di adattamento, infatti tanti saranno i tipi di visori supportati, da Google Cardboard ai Samsung e cosi via.
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La realtà aumentata di HTC Vive
Dall’unione di Valve, una delle case videoludiche più apprezata nel mondo, e HTC nasce HTC Vive il nuovo visore per la realtà aumentata, che unisce l’innovazione tecnologica ad un design eccellente.
Immaginate di chiudere gli occhi e una volta riaperti di trovarvi completamente immersi in una stanza tridimensionale tutta da esplorare e scoprire. Questo è ciò che avviene una volta che indosserete i visori HTC Vive, capaci di ricreare in realtà aumentata ambienti interi.La cosa più sorprendente è che non solo potrete ammirare ciò che virtualmente vi circonda, ma grazie a dei sensori integrati che rilevano gli spostamenti, potrete liberamente muovervi nell’ambiente circostante, in cui sarete in grado di vedere le vostre mani e avrete la possibilità di interagire con gli oggetti presenti. HTC Vive si avvale dell’ausilio di alcune telecamere posizionate nella stanza in cui prende vita la realtà aumentata, di cuffie per rendere più immersiva l’esperienza, e controller che si trasformano in base al magico mondo che si va a ricreare, in bacchette magiche o fucili o qualcos’altro ancora.
La realtà aumentata di HTC Vive regala esperienze uniche e totalmente immersive, estremamente differenti rispetto agli altri visori presenti sul mercato, in quanto la loro capacità di ricreare ambienti virtuali consente a chi li indossa di provare un senso di totale immersione nella realtà aumentata, che fino ad oggi nessun’altro dispositivo ha mai regalato. Il nuovo gioiellino della casa taiwanese, è per ora disponibile solo per gli sviluppatori, che in previsione del debutto della versione consumer prevista per Natale 2015, stanno già lavorando allo sviluppo di diverse applicazioni e giochi.
Il visore HTC Vive,premiato al Gamescon 2015, il più importante evento europeo del settore videoludico, come miglior Hardware,promette di essere un dispositivo diverso rispetto a quelli concorrenti, nel futuro del visore si vede non solo realtà aumentata legata al settore ludico e dei videogames, ma si preannuncia anche il suo utilizzo per dar vita a mostre e musei interattivi, shopping personalizzato, anche il mondo del cinema potrà beneficiare della realtà aumentata e dell’innovazione offerta da questo dispositivo.
Non resta che attendere la fine dell’anno per provare questi visori, unico dubbio che resta, quanto costeranno e quanto costerà tutto il necessario per dar vita agli ambienti virtuali?
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Realtà aumentata: mercato da 4 miliardi di dollari nel 2018
Il mercato della realtà aumentata e di quella virtuale, settori affini ma dalle caratteristiche diverse, è in costante crescita, questo quanto emerso da un nuovo Report di Css Insight, società di analisi.
La realtà aumentata ha tutte le carte in regola per diventare una delle tecnologie di maggior successo nei prossimi dieci anni, per raggiungere un giro d’affari dal valore di quattro miliardi di dollari nel 2018.
Il successo di tale tecnologia è sicuramente legato al diffondersi e all’aumento delle vendite di visori e occhiali smart per le sensazioni aumentate come i Google Glass, basti pensare che nel 2017 ne verranno consegnati in tutto il mondo più di 12 milioni.
Vediamo secondo i dati ottenuti dall’analisi di Css Insight i settori in cui la realtà virtuale avrà maggiore presa, primo fra tutti senza ombra di dubbio quello dei videogames, a seguire il settore turistico, il marketing e i social network.
Ben Wood, chief of research della società d’analisi ci tiene a sottolineare che l’utilizzo di questa tecnologia non sarà solo riservata ad un target medio alto disposto ad acquistare dispositivi molto costosi, ma saranno concepiti dei dispositivi low cost compatibili con gli smartphone che consentiranno di utilizzare questa tecnica spendendo pochi dollari.
La tecnologia della realtà aumentata raggiungerà ottimi risultati nei settori della logistica, della medicina, del design, dell’educazione, campi in cui già oggi si inizia a far spazio all’innovazione. Considerando la situazione attuale della società, caratterizzata dalla forte presenza di dispositivi mobile, la realtà aumentata che consente di integrare elementi e informazioni virtuali nel mondo reale è certamente destinata ad avere un grande potenziale di sviluppo sul mercato, non solo nei settori sopra indicati, Experenti già oggi offre diverse soluzioni applicabili a diversi campi, dalla pubblicità all’editoria, all’enogastronomia e molto altro ancora. Se l’idea di utilizzare la realtà aumentata per far conoscere e promuovere il vostro business in maniera innovativa vi alletta e siete curiosi di saperne di più date uno sguardo alle nostre soluzioni che vi consentiranno di trasformare il vostro messaggio in esperienza.
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Facebook: il visore Oculus Rift acquistabile dal 2016
E’ ufficiale, è possibile iniziare il conto alla rovescia per l’arrivo di Oculus Rift, il visore per la realtà aumentata, progettato da Oculus, l’azienda acquistata lo scorso anno dal Colosso Facebook, che sembra avere serie intenzioni di investire in questo settore.
Mark Zuckerberg, padre fondatore del noto social network, ha illustrato le motivazioni che lo hanno spinto all’acquisizione di questo visore, motivo principale ha spiegato è quello di rendere in futuro la fruizione di Facebook più “immersiva”.
Il visore sarà acquistabile dall’inizio del 2016, ma se non volete correre il rischio di non trovarlo disponibile le prenotazioni saranno possibili già dai prossimi mesi.
Avete un’amico che vive in un’altra città, oppure vostro figlio vive dall’altra parte del mondo, oppure ancora il vostro partner è lontano da voi e vi piacerebbe sentirlo più vicino?
Grazie al visore Oculus Rift e grazie all’utilizzo della realtà aumentata sarà possibile abbattere le distanze ed effettuare un “teletrasporto” per entrare nel mondo delle persone che si trovano in posti lontane, consentendovi di entrare in contatto con loro in un modo del tutto nuovo.
Il dispositivo studiato principalmente per i videogiochi , ha riscosso grande successo e approvazione tra gli addetti ai lavori. Il Cto dell’azienda Mike Schroepfer durante l’ F8, la convention per gli sviluppatori che ha avuto luogo a San Francisco, ha affermato: “La realtà virtuale connetterà le persone e darà vita ad una sorta di teletrasporto per quando si è lontani fisicamente da una persona cara, per Facebook la realtà aumentata non è altro che un altro modo per mettere in collegamento le persone”. Sul palco è successivamente salito Michael Abrash, Chief Scientist di Oculus, che ha svelato come il team di lavoro stia studiando la percezione umana per dar vita ad esperienze virtuali in grado di modificare pienamente il modo di comunicare, ha inoltre spiegato come l’avvento di questa tecnologia porterà enormi cambiamenti a diversi aspetti del nostro modo di vivere.
Non ci resta che attendere impazientemente di scoprire le sorprese che Oculus Rift e l’ormai più che presente social Facebook ci riserveranno!
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Design e leggerezza con i nuovi Dlodlo Vr Glasses
Curiosi di avvicinarvi e scoprire il magico mondo della realtà aumentata ma trovate che i visori fin’ora presenti sul mercato come i Sony o gli Oculus Rift siano un tantino ingombranti e poco pratici da indossare?
Se non volete rinunciare all’estetica e all’eleganza dal mondo asiatico è in arrivo il dispositivo di realtà virtuale che fa per voi!
Si chiamano Dlodlo VR Glasses, sembrano essere una costosa alternativa ai visori già presenti sul mercato, dal design estremamente curato, risultano essere gli unici al mondo simili per le linee e per le forme a dei normalissimi occhiali da sole, certo i vostri normali occhiali saranno forse esteticamente più belli ma di sicuro non vi consentono di immergervi in un’esperienza unica come quella della realtà virtuale!
Pesano solo 120 grammi, sono 4 volte più leggeri rispetto ai già esistenti visori, i dispositivi Dlodlo VR Glasses, saranno acquistabili e quindi presenti nei negozi per la fine di Maggio, ad un prezzo che non possiamo certo dire low cost di 699 dollari.
Estetica curata, dimensioni contenute e leggerezza non sembrano però essere le uniche caratteristiche distintive di questo visore, il costruttore del prodotto ci svela alcune specifiche da cui emerge che i Dlodlo RV Glasses supereranno qualsiasi visore di realtà aumentata già presente in commercio o in arrivo sul mercato.
Tra le peculiarità più interessanti di questo dispositivo notiamo che esso non richiede l’utilizzo di un Pc, possiede la più alta risoluzione HD a 2k + Full HD con schermo trasparente, funziona a 120Hz, ciò dovrebbe garantire un’esperienza chiara senza fastidi da simulazione, e in fine l’elaborazione delle immagini non avviene in locale ma è gestita da dispositivi esterni connessi tramite Bluetooth, in questo modo saranno collegabili a smartphone e tablet.
I DlodloVR Glasses saranno presentati al CES Asia che avrà luogo a Shanghai dal 25 al 27 Maggio.
Non ci resta che attendere qualche giorno per vedere questo gioiellino e decidere se acquistarli!
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Realtà virtuale e realtà aumentata: mercato in crescita.
Visori e congegni indossabili, da google con i suoi glass a Microsoft con i suoi HoloLens, a Sony con i suoi Smart Eyeglass, i dispositivi e le tecnologie connesse alla realtà aumentata sono in netto aumento cosi come le aziende che si stanno progressivamente avvicinando a questo mondo per trarne benefici. Diversi sono gli ambiti di applicazione della realtà aumentata, è possibile utilizzarla nel settore intrattenimento, nell’editoria, nella comunicazione, nel turismo, nell’architettura e in molti altri campi ancora ma l’ obiettivo è comune a tutti, ossia immergere e integrare il virtuale nel mondo reale evolvendo così la fruizione dei contenuti in modo tale da far vivere un’esperienza unica e indimenticabile agli utenti, unica condizione non porre limiti alla fantasia!
Se il numero delle aziende che si interessa e sta investendo sulla realtà aumentata è in forte crescita, non è certo un caso ne tanto meno una scelta priva di motivazione, vediamo infatti che è emerso dall’ Augmented Virtual Reality Report 2015 realizzato da Digi-Capital che quello della realtà virtuale e aumentata è un mercato giovane ma con un futuro più che florido, secondo le previsioni entro il 2020 il giro di affari ammonterà a 150 miliardi di dollari.
Il direttore amministrativo di Digi-Capital, sostiene che l’evoluzione del settore sarà guidata dalla realtà aumentata che ha possibilità di applicazione più ampie rispetto alla realtà virtuale che sembra essere destinata a rimanere delimitata al mondo ludico dei videogiochi e dei film.
Non ci resta che vedere cosa si inventeranno le aziende per coinvolgere e stupire con la realtà aumentata!
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Nike e realtà aumentata
Si sa che quando si parla di scarpe e tecnologia Nike è una delle aziende maggiormente attenta a seguire i trend e ad applicare i nuovi strumenti tecnologici ai propri prodotti, basti pensare che quest’anno l’azienda immetterà sul mercato le scarpe auto-allaccianti, ma questa non è l’unica novità che bolle in pentola in casa Nike!
Sembrerebbe infatti che dopo un brevetto depositato lo scorso tre febbraio, l’azienda sia orientata ad ampliare il servizio di personalizzazione offerto ai suoi clienti grazie ad uno strumento basato sull’utilizzo della realtà aumentata.
Al momento l’azienda americana offre già sul suo portale un servizio di personalizzazione, offrendo ai consumatori la possibilità di modificare e adattare ai propri gusti i vari aspetti delle scarpe, dai tessuti ai colori, per poi recapitare direttamente a casa del cliente il prodotto desiderato finito. La nuova tecnologia che verrà introdotta consentirà all’utente di modificare le scarpe in modo soggettivo fondendo gli aspetti virtuali del sito con gli elementi della realtà.
Ma in che modo sarà possibile progettare le sneakers sfruttando la realtà aumentata?
Due gli strumenti necessari: un visore per la realtà aumentata ed una speciale penna digitale grazie alla quale sarà possibile disegnare direttamente su una scarpa reale il design desiderato che verrà poi elaborato da uno specifico software e stampato sulle scarpe.
Ancora non è ben chiaro se questa nuova tecnologia sarà effettivamente rivolta al consumatore finale o ai designer della Nike, ma l’ elemento importante da considerare è l’interesse che un brand affermato come Nike ha sin da subito mostrato rispetto ad un fenomeno in grande crescita come quello della realtà aumentata.
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La realtà aumentata dalle origini ai Google Glass
Quando è nata, e come, la realtà aumentata?
Anche le tecnologie che ci sembrano più recenti hanno spesso alle spalle anni di storia in cui la ricerca e la sperimentazione sono rimaste confinate nei laboratori, e sono servite a scopi diversi da quelli per i quali esse sono conosciute oggi.
Nel caso della realtà aumentata, è abbastanza facile intuire come essa si possa considerare “figlia” della Realtà Virtuale, concetto coniato dall’informatico e scrittore americano Jarome Lanier negli anni ’80, dopo il perfezionamento di un prototipo fondamentale: il primo Head-Mounted Display, uno schermo montato su casco messo a punto nel 1966 da Ivan Sutherland, che in seguito verrà abilitato a restituire la percezione continua di un ambiente virtuale tridimensionale interamente generato al computer, e sincronizzato con i movimenti del capo di chi lo indossa.
La vera nascita della realtà aumentata avviene a questo punto, quando i ricercatori Tom Caudell e David Mizell modificano l’Head-Mounted Display in funzione di uno strumento utile ai laboratori della compagnia aerospaziale Boeing. Il dispositivo viene infatti reso monoculare e semitrasparente per permettere ai tecnici addetti alle operazioni di assemblaggio di consultare schemi e istruzioni in formato digitale, direttamente proiettate sulle componenti che entravano nel campo visivo, senza distogliere l’attenzione dalle operazioni. Caudell può quindi ufficialmente coniare l’espressione “realtà aumentata” nel 1990.
Tuttavia, l’evento che ha permesso alla nuova tecnologia di uscire dai laboratori di ricerca e dagli impieghi nel campo scientifico e militare è stato il rilascio, nel 1999, da parte del professor Hirokazu Kato del Nara Institute of Science and Technology, della libreria di software ARToolKit: mettendo insieme sistemi di tracking video, interazione con oggetti virtuali e grafica 3D, permetteva alla comunità di programmatori open source di sperimentare applicazioni di realtà aumentata con i computer e i dispositivi di ripresa video più diffusi, aprendo la strada anche alla creazione di specifici browser AR. Da qui alla ideazione del primo gioco all’aperto in realtà aumentata il passo è stato breve, con ArQuake, del 2000: il videogioco, sviluppato da Bruce Thomas nel Wearable Computer Lab della University of South Australia, richiedeva però di muoversi con un computer nello zaino, giroscopi e sensori e GPS e, naturalmente, un Head-Mounted display per sparare ai mostri visualizzati nello spazio reale.

Uno dei primissimi videogame in realtà aumentata, ArQuake, sviluppato da Bruce Thomas nel Wearable Computer Lab della University of South Australia. Fonte: http://wearables.unisa.edu.au/projects/arquake/
La svolta decisiva, quella che porta, sostanzialmente, allo stato attuale, è datata 2009, e avviene grazie al verificarsi di due condizioni particolari. La prima è costituita da uno dei primi utilizzi della tecnologia all’interno di una campagna pubblicitaria, talmente riuscito da far esplodere quasi improvvisamente l’interesse per la realtà aumentata: durante la finale del Superbowl americano, la General Electrics manda in onda lo spot della nuova progettazione di reti elettriche ecologica Smart Grid, che termina con il rimando al relativo microsito; quest’ultimo invita a sperimentare un cosiddetto “digital hologram”, stampando un’immagine PDF con un tipico marker AR in bianco e nero, facendola inquadrare dalla web cam del computer e osservando a bocca aperta il mondo tridimensionale in miniatura che prende vita sullo schermo: la possibilità di interagire addirittura soffiando sul microfono per far girare le pale eolica genera una meraviglia di massa e, naturalmente, un impressionante numero di visite al sito, commenti, e condivisioni sui Social Network.

La realtà aumentata “desktop” della campagna di General Electric Company. Fonte: http://ge.ecomagination.com/smartgrid/#/augmented_reality
A questa grande attenzione mediatica si accompagna, in un processo più lento ma fondamentale, la progressiva diffusione sul mercato degli smartphone, i dispositivi mobile destinati a diventare il luogo di fruizione ideale delle applicazioni di realtà aumentata, grazie alla loro possibilità di supportare videocamere digitali, sistemi di localizzazione GPS, bussole, connessione alla Rete.
La realtà aumentata da esplorare in mobilità elimina alcuni vincoli tecnici che caratterizzavano le applicazioni desktop, e introduce tutte quelle nuove possibilità d’impiego che oggi ci risultano (quasi) familiari: navigatori con indicazioni aggiunte direttamente alla strada, contenuti informativi che appaiono in determinati luoghi raggiunti dall’utente, utili per il proximity marketing ma anche per tour geolocalizzati, applicazioni che “ricostruiscono” l’aspetto originario di rovine e monumenti storici, giochi e altre ancora.
Il prossimo passo potrebbe seguire “naturalmente” la cosiddetta wearable revolution dell’informatica, implementando la realtà aumentata sui nuovi dispositivi indossabili: la strada è chiaramente quella indicata, e già parzialmente intrapresa, dai Google Glass, che sono l’altro grande polo catalizzatore dell’attenzione mondiale su questa tecnologia.
Gli aspetti chiave per valutare le possibili linee evolutive della realtà aumentata e della sua applicabilità, tuttavia, sembrano riguardare due tipi di progettazione: quella dei contenuti aumentati e quella delle modalità di interazione.
Fonti: http://www.pocket-lint.com/news/108888-the-history-of-augmented-reality
Communication Strategies Lab (2012), Realtà aumentate. Esperienze, strategie e contenuti per l’Augmented Reality, Milano, Apogeo 2012
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