Expo 2015 si è appena conclusa e anche noi di Experenti ne abbiamo fatto parte: in occasione di questo evento, infatti, abbiamo creato un’app che ha aumentato i percorsi culturali, naturali, agroalimentari di una bellissima regione del Nord-Italia, il Veneto.

L’app si chiama “Veneto Experience” ed è stata creata per applicare il marketing esperienziale alla promozione del territorio: grazie alla realtà aumentata sarà possibile conoscere la storia e i prodotti d’eccellenza del Veneto, scegliendo l’itinerario che fa al caso nostro.

Come funziona? Semplice! Basta trovare i material visual legati all’iniziativa e scaricare l’app, disponibile gratuitamente per Android e iOS; a questo punto sarà necessario inquadrare i TAG presenti su flyer e materiali promozionali e…vivere l’esperienza di esplorare in modo innovativo e interattivo il territorio ricco di risorse di questa meravigliosa regione!

– Volete curiosare tra tutti i luoghi disponibili? L’app presenta mappe con POI (points of interest) dinamici: inquadrando con il vostro dispositivo mobile, l’apposita mappa del Veneto prende vita indicando i vari punti di interesse; a lato troverete un menù per scegliere le categorie a vostro piacimento: potete visualizzare i pin relativi a natura, arte e cultura, industria, artigianato, agroalimentare o servizi turistici.
Toccando il pin desiderato sullo schermo, apparirà un pop-up in realtà aumentata con le informazioni sul luogo e le immagini da scorrere.

– Prima volta in Veneto e non sapere cosa scegliere? Veneto Experience viene in vostro aiuto: oltre ai POI tematici, l’app dà la possibilità di scegliere anche tra quattro diversi itinerari fissi, studiati per mettere in risalto altrettante eccellenze.

– Se questo non fosse abbastanza, ecco un’altra feature che vi lascerà a bocca aperta: avete presente il leone alato, simbolo di Venezia? Ebbene, sarà la vostra guida d’eccezione! All’interno dell’app troverete infatti un assistente virtuale in realtà aumentata con queste sembianze; il leone veneziano risponderà alle vostre domande e vi aiuterà a creare la mappa su misura per voi, guidandovi tra interessi, argomenti e zone.

Intervista ad Amir Baldissera su Radio24

La realtà aumentata spiegata in 5 minuti?
Ve la racconta il nostro CEO Amir Baldissera nell’intervista all’interno di Smart City di Maurizio Melis, su Radio24.

Ascoltatela qui

 

 

Oggi vi parliamo di una delle compagnie più misteriose sul mercato hi-tech internazionale: Google ci ha investito ben 542 milioni di dollari e, giusto in questi giorni, un altro colosso mondiale come Alibaba (per chi non la conoscesse, è l’azienda leader nel mondo dell’e-commerce cinese) si è dichiarato pronto a staccare un assegno da ben 200 milioni di dollari. Avete capito di chi stiamo parlando? Di Magic Leap, ovviamente.

Di questa compagnia si sa solo che sta lavorando a un grosso progetto relativo alla realtà aumentata, del quale ogni tanto arrivano piccoli aggiornamenti che ci fanno rimanere a bocca aperta. Proprio negli scorsi giorni è stato rilasciato un altro video, come i precedenti ripreso all’interno degli uffici aziendali, che mostra una dimostrazione live del prodotto al quale l’azienda si sta dedicando:

Non vi ricorda nulla? Se conoscete già le nostre demo avrete di certo un deja vu 😉

Ma le notizie relative alla misteriosa compagnia non finiscono qua! Oltre al video di demo, sempre pochi giorni fa, il CEO di Magic Leap Rony Abovitz ha dichiarato: “Ci stiamo attrezzando per costruire milioni di prodotti; non siamo pronti ad annunciare quando inizieremo a spedire, ma questo vi dà un segnale che non siamo così lontani dal farlo.”

La dichiarazione aggiunge mistero al mistero: dunque Magic Leap si sta preparando alla produzione di visori? Sembrerebbe la risposta sia sì: Abovitz ha dato qualche sporadico indizio dicendo che si tratterà di un dispositivo piccolo, che le persone non avranno difficoltà a portare con sé.

Se tutto questo non fosse già abbastanza, ecco che un’altra dichiarazione ha lasciato tutti a bocca aperta; il chief content officer della compagnia, Rio Caraeff, ha dichiarato che il fine ultimo di Magic Leap è quello di creare una piattaforma per il visual computing: “Qualsiasi cosa tu possa fare su uno smartphone, puoi farlo anche su Magic Leap, dove il mondo è il tuo schermo.”

Inutile dire che il mondo degli appassionati di realtà aumentata è una volta di più in fermento.

La prossima firma nel mercato dei visori per realtà aumentata? Potrebbe essere nientemeno che Amazon!

Sembra che il colosso americano dell’e-commerce abbia deciso, dopo Facebook, Microsoft e Google, di gettarsi a sua volta nel mondo della realtà aumentata, o che almeno ci stia pensando. La novità arriva dall’Ufficio Marchi e Brevetti degli Stati Uniti, che circa una settimana fa ha pubblicato la notizia della registrazione da parte di Amazon di un brevetto relativo a un paio di occhiali che sembrano adatti all’utilizzo con realtà aumentata. Dal progetto sembrerebbe che questi visori si connettano, ancora non si capisce se wireless o tramite cavo, a uno smart device (un tablet o uno smartphone?) e possano super imporre immagini a ciò che vediamo tramite le lenti di fronte ai nostri occhi. Inoltre ci sarebbe una funzionalità che, con un semplice tocco dello schermo del dispositivo mobile, renderebbe le immagini aumentate nuovamente trasparenti, così che non ci si debba togliere dal volto gli occhiali quando non se ne ha la necessità.

“Da un lato, uno schermo largo va bene per guardare film, giocare ai videogiochi e anche per leggere le email confortevolmente,” leggiamo sul brevetto. “Dall’altro lato, più grande è lo schermo, più grande il dispositivo, cosa che è meno desiderabile per un prodotto leggero e portatile. Un altro problema nell’esperienza dei consumatori con i dispositivi portatili, come i tablet, è l’impossibilità di immergersi nell’esperienza, pensiamo ad esempio al guardare un film sull’aereo.”

Ecco dunque l’importanza di avere un dispositivo che possa permetterci di vivere un’esperienza ma che sia anche leggero e portatile. E quale meglio di un paio di occhiali?

Immaginate le potenzialità di un dispositivo del genere nel caso di Amazon e del suo servizio Prime Instant Video: non è difficile capire come mai, dopo il flop dello smartphone Fire, il brand abbia deciso di continuare comunque la sua ricerca in campo hardware, vero? 😉

Italia all’avanguardia nel turismo dedicato al patrimonio storico e archeologico: dopo l’Ara Pacis in realtà aumentata (ne abbiamo parlato qui), ora è la volta del Foro di Traiano!

Grazie al progetto “Museo Glass Beacon: il museo del futuro“, sarà possibile effettuare una visita decisamente particolare del Museo dei Fori Imperiali nei Mercati di Traiano, durante la quale potremo sperimentare il percorso museale in modo completamente immersivo. I monumenti che visiteremo, infatti, prenderanno vita davanti ai nostri occhi grazie a un’app creata ad hoc e all’utilizzo dei visori per realtà aumentata Glass e dei Beacon: quattordici punti di interesse all’interno del percorso di visita si animeranno al nostro passaggio grazie ai Beacon che attiveranno gli occhiali, i quali mostreranno sulle lenti informazioni, testo, immagini, video o una riproduzione audio.

Questo progetto è il risultato del bando “Cultura Futura” indetto dalla Regione Lazio lo scorso anno, aperto ai giovani creativi e finalizzato alla realizzazione di un prodotto hardware e software con caratteristiche cross mediali per la fruizione innovativa di contenuti ed eventi culturali; il concorso è stato vinto da Mirko Di Ciaccio con questo innovativo progetto, che è stato subito accolto dalla Direzione del Museo e sostenuto dalla Sovrintendenza Capitolina dei Beni Culturali, e poi reso tecnicamente possibile da ETT s.p.a.

Per due mesi, dallo scorso 14 Ottobre al prossimo 14 Dicembre, all’interno del Museo dei Fori Imperiali nei Mercati di Traiano sarà possibile ricevere uno dei 9 visori per realtà aumentata Glass e sperimentare gratuitamente l’emozione di vedere uno dei nostri patrimoni archeologici prendere vita.

Pensiamo sia un’ottima occasione per fruire di una delle maggiori meraviglie archeologiche presenti sul suolo italiano in modo indimenticabile, da non perdere!

Anche Experenti crea soluzioni di realtà aumentata applicata al turismo: provale con la nostra app gratuita (iOSAndroid) dopo aver scaricato le tag di esempio.

La realtà aumentata, per sua natura, può facilmente diventare un potenziamento del corpo umano; tra i molti progetti d’avanguardia, lo dimostra anche un nuovo visore creato dall’University College London’s Interactive Architecture Lab, che renderà possibile la visione di ciò che ci circonda senza bisogno di voltare la testa.

Il suo nome è PolyEyes 2.0 e, nella forma un po’ bizzarra, ricorda la testa di uno squalo martello ma rende la vista simile a quella di un camaleonte: questo visore è un elmetto con due videocamere Raspberry PI, una per lato, montate dentro moduli che possono ruotare quasi di 180 gradi, così colui che lo indossa può avere una visuale molto più ampia di quella normale. Il campo visivo all’interno dell’elmetto è diviso a metà, e ognuna delle due parti è occupata dalla proiezione di ciò che le due videocamere riprendono intorno a noi: ecco come è resa possibile la visione ampliata.

PolyEyes 2.0 è parte di un progetto molto più ampio e ambizioso, che mira a creare una tuta completa che permetta alle persone di percepire le sensazioni fisiche altrui. Questa tuta viene chiamata Polymelia Suit ed è composta da diverse protesi: l’idea è che, una volta indossata, invii a un’altra persona tutto quel che stiamo provando, facendo o vedendo; insomma, l’altra persona proverà l’emozione di essere noi.

Per dirlo con parole dell’Interactive Architecture Lab: “Pensiamo al corpo come alla protesi originale che tutti impariamo a manipolare, quindi ogni sostituzione o estensione diventa del continuo processo di miglioramento dell’entità umana.”

Colorare in realtà aumentata con Disney

Che la Disney avesse capito le potenzialità della realtà aumentata non vi sono dubbi: qui sul blog di Experenti, infatti, in passato abbiamo parlato proprio dei nuovi progetti della compagnia per bambini (e non solo), tra cui la sua collaborazione con Hasbro per la creazione degli accessori giocattolo Playmation e la creazione dell’app ufficiale di Star Wars.

Adesso Disney torna nell’ambito dei più piccini con un progetto che piacerà molto anche a mamme e papà; provate a chiedervi quale sia una delle attività che i vostri figli svolgono di più e avrete già capito di cosa stiamo parlando: dite addio a macchie di pennarello sui vestiti o disegni sui muri, perché la rivoluzione degli album da colorare è dietro l’angolo!

Il progetto di Disney è stato presentato lo scorso 29 Settembre all’International Symposium on Mixed and Augmented Reality dal team Ricerca e Sviluppo con base a Zurigo della compagnia; ancora non ha un nome definitivo, ma lo si è già potuto vedere in azione.

Grazie a un software basato sul motore di gioco Unity e all’applicazione mobile per iOS e Android, guardando attraverso lo schermo di un tablet o uno smartphone, potremo vedere il nostro personaggio prendere vita mentre lo coloriamo, con le tinte scelte da noi. Una bella rivoluzione nel mondo della creatività per i più piccoli e anche un modo per dare un giusto uso ai dispositivi mobile sempre più usati anche dai nostri figli.

Questo non è il primo progetto che provi a unire realtà aumentata e libri da colorare: in precedenza vi è infatti stata l’esperienza Color Alive series, collaborazione tra Crayola e gli sviluppatori DAQRI, tuttavia con funzionamento diverso poiché la creazione della proiezione aumentata del disegno è possibile una volta che lo stesso è finito, non durante la colorazione.

Se ancora aveste nutrito dubbi sulla rivalità in atto tra Google e Facebook, dopo le ultime settimane sono stati certamente spazzati via, grazie alle notizie che hanno visto i due colossi protagonisti della corsa alla realtà aumentata.

Neppure dieci giorni fa, sulle prime pagine dei giornali online dedicati a realtà virtuale e aumentata la faceva da padrona la notizia del brevetto registrato da Google, che fa bene sperare in ulteriori sviluppi dell’altalenante progetto Google Glass (adesso Project Aura): big G ha brevettato infatti, in un documento intitolato “Lightguide With Multiple In-Coupling Holograms For Head Wearable Display“, un sistema per ologrammi superimposti alla realtà tramite visore.

Nel brevetto alcuni diagrammi mostrano come la compagnia possa unire immagini CGI (Computer Generated Imagery, insomma immagini create con computer grafica 3D) con i suoi Glass per arrivare a un device molto vicino a Microsoft HoloLens.

La registrazione di un brevetto, ovviamente, non dà la certezza che la tecnologia venga sviluppata e utilizzata, ma collegando questa notizia a quella del forte investimento (542 milioni di dollari) di Google nella compagnia Magic Leap, non si può che sperare bene per il futuro di uno dei device più attesi nel mondo della realtà aumentata.

11232118_10102175618819241_7572979522374295442_nEcco che, nel mezzo del fermento nel quale questa notizia ha gettato gli appassionati di realtà aumentata, mercoledì scorso Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, ha confermato che il Team del famoso social network sta lavorando proprio a sviluppi inerenti questa tecnologia d’avanguardia. Durante un suo intervento al Vanity Fair’s New Establishment Summit, gli è stato infatti chiesto se Facebook stia lavorando su questo versante, e lui, in modo entusiasta, ha confermato con un sì.

Facebook non è nuovo alle tecnologie d’avanguardia legate a visori e wearables, essendo la compagnia proprietaria del celebre headset per realtà virtuale Oculus Rift; tuttavia, come affermato da Michael Abrash, capo scienziato di Oculus VR, se la realtà virtuale è a buon punto, la via per arrivare alla realtà aumentata è un po’ più lunga e difficile.

Vedremo quale delle due compagnie riuscirà a far uscire prima un progetto funzionante relativo alla realtà aumentata: secondo voi? Si accettano scommesse 😉

Il Team di Experenti torna a SMAU, la più grande Fiera italiana dedicata ad informatica e nuove tecnologie, per il gran finale milanese!

La Fiera, da oltre 50 anni evento di riferimento nel settore ICT sia per le imprese che per i professionisti italiani, toccherà infatti Milano dal 21 al 23 Ottobre affiancandosi al periodo finale di EXPO 2015 e portando una ventata di innovazione nel clima autunnale.

Experenti sarà presente con un doppio appuntamento: Amir Baldissera e Barbara Bonaventura vi aspettano il Mercoledì e il Venerdì con due workshop gratuiti per chiudere l’edizione di SMAU di quest’anno parlando di marketing che funziona e realtà aumentata!

Vieni a conoscerci di persona seguendo i nostri seminari:

Mercoledì 21 Ottobre
h. 12.00, Sala 2 Pad. 1:

Amir Baldissera, CEO di Experenti, spiegherà come la realtà aumentata può aiutare il business tradizionale durante il workshop “Nuovi strumenti per vendere, comunicare e istruire: la Realtà Aumentata“:

Nuovi_strumenti_per_vendere,_comunicare_e_istruire_la_Realtà_Aumentata_-_SMAU_-_2015-10-05_15.56.45

Venerdì 23 Ottobre
h. 13.30, Sala 2 Pad. 1:

Barbara Bonaventura, Marketing Manager di Experenti, parlerà del marketing che funziona nel suo intervento “E se il marketing non funziona? Come abbandonare le vecchie abitudini e trovare nuovi clienti“:

E_se_il_marketing_non_funziona_come_abbandonare_vecchie_abitudini_e_trovare_nuovi_clienti_-_SMAU_-_2015-10-05_15.56.57

Vi aspettiamo dunque per questi due incontri a

SMAU Milano,
padiglioni 1 e 2 di FieramilanoCity,
Viale Teodorico – Milano

Venite a trovarci, e non dimenticate di iscrivervi agli workshop: potete farlo per quello di Amir qui e per quello di Barbara qui.

Le possibilità di applicazione della realtà aumentata crescono di giorno in giorno, estendendosi a nuovi, importanti campi, tanto che non è difficile credere alle previsioni che ci parlano di uno sviluppo esponenziale di questa nuova tecnologia (insieme alla realtà virtuale)nei prossimi anni. Oggi entriamo in ambito militare e andiamo negli USA, dove i Marines hanno iniziato a sperimentare sul campo l’applicazione della realtà aumentata durante le esercitazioni.

I primi test a riguardo sono iniziati durante lo scorso Agosto nell’ambito del Corso per Ufficiale di Fanteria: i Marines che hanno preso parte a questo training hanno potuto provare i visori per realtà aumentata sviluppati dall’ONR, l’Office of Naval Research (Ufficio di Ricerca Navale), durante un’esercitazione con armi da fuoco. Questo sistema di training si chiama AITT, Augmented Immersive Team Trainer, e, come dice il nome, utilizza la realtà aumentata per immergere il soldato direttamente all’interno dell’ambiente di battaglia.

Il sistema AITT funziona grazie a un laptop, un software apposito e una batteria e un display montato sull’elmetto del soldato, che potrà quindi vedere immagini superimposte alla realtà per ricreare in modo virtuale qualsiasi tipo di ambiente e scenario.

Il Generale Julian Alford, vice capo della ricerca navale e generale comandante del Laboratorio Warfighting dei Marines, ha dichiarato in proposito: “Questo sistema, conveniente e leggero, può essere portato ovunque – trasformando qualsiasi ambiente in un campo di addestramento – e può essere usato per preparare i Marines per situazioni e ambienti che dovranno affrontare nel mondo reale”.

Oltre a praticità, leggerezza e agli ovvii pro del live training, uno dei vantaggi che il Generale sottolinea riguardo al sistema AITT è infatti proprio la convenienza, sia a livello economico che di tempi per le esercitazioni: l’addestramento dei soldati in genere è piuttosto costoso a causa dell’utilizzo di munizioni e mezzi, e inoltre spesso deve essere interrotto a causa di meteo sfavorevole; grazie alla realtà aumentata tutto questo non accadrà più: “Il sistema rende l’addestramento più facile ed elimina i problemi di manutenzione o le limitazioni legate al meteo, che possono diminuire o cancellare il training” ha confermato il Maggiore George Flynn, direttore del Corso per Ufficiale di Fanteria.