Arriva l’holotrasporto, il teletrasporto a realtà aumentata di Hololens
Quante volte vi siete ritrovati a pensare “Ah, se solo avessi il teletrasporto!”? Molte, vero? E adesso, anche non si tratta esattamente di quello che avreste voluto, in qualche modo il mondo della realtà aumentata e della tecnologia d’avanguardia vi vengono incontro: già, perché negli ultimi giorni si è iniziato a parlare di “holotrasporto”.
Avete presente i messaggi olografici visti in Star Wars? Ebbene, il risultato è proprio quello: grazie a Microsoft Hololens, infatti, sarà possibile chattare con qualcuno come se fosse fisicamente presente nella stanza con noi grazie a questa tipologia di messaggi. Se questo non fosse abbastanza, i filmati possono anche essere rivisti, proprio come possiamo rileggere una mail.
La dimostrazione di questa nuova tecnologia è affidata a un video, nel quale possiamo osservare lo sviluppatore di Microsoft Research, Shahram Izadi, ripreso durante una conversazione a distanza in tempo reale con un collega e con la figlia di quattro anni: dato che Izadi indossa un visore HoloLens, i due sono proprio di fronte ai suoi occhi, come fossero nella stanza.
La conversazione viene registrata e, come detto poco fa, può essere poi rivista e mandata avanti e indietro, cambiando inoltre la grandezza dei personaggi.
Come funziona? Sia Izadi che i suoi interlocutori sono circondati da un sistema di telecamere speciali con tecnologia di ripresa 3D; i dati delle diverse telecamere vengono fusi insieme creando un ologramma tridimensionale perfetto, che viene abbinato con i sensori del visore HoloLens e posto nello spazio in tempo reale.
“Immaginate sia possibile teletrasportarvi da un luogo a un altro in tempo reale” dice Izadi nel video. E, pur sapendo che questo non accade fisicamente, guardare queste immagini ci stupisce non poco. Questa tecnologia sarà un grande passo avanti per riunire famiglie o amici lontani: se anche non potremo abbracciarli, sarà comunque bello averli di fronte a noi.
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Actiongram, l’app HoloLens per video olografici
La spedizione della versione developer di Microsoft HoloLens inizierà a fine mese: i primi fortunati, dopo aver pagato la cifra di 3000 $, inizieranno infatti a ricevere i nuovissimi visori dal 30 di Marzo.
Nell’attesa di iniziare le spedizioni, Microsoft sta mostrando ai futuri developer i vari utilizzi del visore a realtà aumentata; uno di questi ha lasciato molti a bocca aperta: si tratta di Actiongram, applicazione per HoloLens che permette di filmare se stessi o altre persone mentre si interagisce con una gamma di diversi ologrammi.
L’idea è fantastica, ma non aspettatevi effetti speciali che possano competere con quelli cinematografici: Microsoft ha voluto semplicemente offrire ai suoi utenti che non hanno particolari abilità in CGI o animazione la possibilità di divertirsi girando brevi video nei quali possano essere inseriti speciali ologrammi creati in precedenza dai produttori dell’app.
“Per creare contenuti olografici di qualità per aiutare i creatori a trovare ispirazione, abbiamo costruito uno studio olografico nel quale molti diversi attori, personaggi, oggetti e creature sono stati ripresi come ologrammi.” ha scritto Microsoft in un post a proposito dell’app sul blog ufficiale, “Actiongram è un’app che permette alle persone di inserire questi contenuti olografici nell’ambientazione del proprio mondo reale, e di registrare un video a realtà mista (MRC: mixed reality capture).”
Insieme all’annuncio è stato rilasciato anche un video esplicativo, che mostra alcuni esempi di possibile utilizzo dell’app, ma anche la facilità con la quale si può impostare il proprio film: in puro stile Microsoft, un menù olografico appare di fronte agli occhi dell’utente, sovrapponendosi alla realtà grazie a HoloLens; sarà da qui che si potrà scegliere l’ologramma da far apparire nella scena.
Quali sono i soggetti disponibili? C’è solo l’imbarazzo della scelta: dal dinosauro all’astronauta, non rimarrà che provarli tutti!
Ecco il video ufficiale di Microsoft:
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Ologrammi da toccare? Da Tokyo arriva Haptoclone
Quando diciamo realtà aumentata e ologrammi, il primo senso che viene in mente è la vista; dopotutto la realtà aumentata è quella tecnologia che permette di aggiungere dati e informazioni invisibili sovrapponendoli alla realtà che possiamo vedere. Tuttavia l’Università di Tokyo ha deciso di smentire questo concetto: e se la realtà aumentata si potesse anche toccare?
Sembra impossibile, ma non lo è: alcuni ricercatori del tatto giapponesi, parte del Team del Dipartimento di Scienza della Complessità e Ingegneria dell’Università di Tokyo, stanno lavorando a un progetto chiamato Haptoclone che permetterà di rendere gli ologrammi sensibili al tocco delle nostre mani o di altri oggetti, proprio come se non fossero semplici immagini.
In pratica Haptoclone usa il metodo “teleaptico“, tramite il quale l’immagine di un oggetto inserito in un device può essere inviata a un altro device dello stesso tipo, creando l’illusione di poter toccare l’ologramma che si vede. I dispositivi sono due apparecchiature simili a scatole, ognuna con linee di ultrasuoni che emettono pressione di radiazioni ultrasoniche (quel che dà il senso di consistenza tattile all’immagine). In una scatola c’è un sensore Kinect per catturare il movimento, nell’altra i sensori a ultrasuoni proiettano l’immagine esattamente nella stessa posizione e la rendono tattile.
“Sarebbe grandioso far sì che persone in luoghi diversi potessero comunicare le une con le altre sperimentando anche l’esperienza di toccarsi.“, ha detto Yasutoshi Makino, ricercatore.
Per il momento tuttavia, ammettono i creatori, le immagini possono essere percepite molto lievemente, ma si tratta anche di una questione di sicurezza: come spiega Hiroyuki Shinoda, professore all’Università di Tokyo, “Il livello di ultrasuoni che stiamo usando al momento è molto sicuro, ma troppo pesanti, gli ultrasuoni possono danneggiare parti interne del corpo umano come nervi e altri tessuti. Dobbiamo considerare i limiti”.
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[VIDEO] Trasformate il vostro smartphone in un proiettore di ologrammi
E’ Ferragosto, siamo in vacanza e abbiamo un po’ più di tempo a disposizione: in attesa di avere finalmente per le mani un visore per realtà virtuale o realtà aumentata, perché non provare a divertirsi con il proprio smartphone? Dai videogiochi all’arredo al makeup, esistono tante app da scaricare per provare la realtà aumentata sui vostri dispositivi mobile, per esempio quella di Experenti, che potete trovare in scaricamento free per Android e iOS e provare con le apposite schede di esempio.
Ora potete provare a divertirvi anche a trasformare il vostro dispositivo mobile in un proiettore di ologrammi grazie al video tutorial creato da Mrwhosetheboss, diventato virale in pochissimo tempo.
I materiali sono comuni e bastano pochi passi.
Avrete bisogno di:
– carta millimetrata
– penna
– custodia di un cd
– scotch
– coltello
– forbici
– smartphone
Seguite il video per:
– disegnare e ritagliare un trapezio sulla carta millimetrata
– usare il trapezio per trasporlo sulla custodia del cd
– creare quattro di queste forme e incollarle insieme per creare una specie di lente
Ora non rimane che andare al link del video demo presente nella descrizione del video sopra, porre la lente sullo schermo dello smartphone e rimanere a bocca aperta.
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Ricercatori inglesi creano un nuovo, fantastico prototipo di visore per realtà aumentata
Sembra che finalmente il dispositivo che ogni fan di Google Glass stava aspettando sia tra le nostre mani, ma non è stato Google a crearlo: lo hanno progettato invece alcuni ricercatori scientifici del National Physical Laboratory in UK in collaborazione con l’azienda Colour Holographic, ed il concept è sbalorditivo.
Come nei Google Glass, il dispositivo si fissa a lato degli occhiali di chi lo indossa, e anche per questo i ricercatori dicono che vorrebbero venisse usato da chiunque, dai chirurghi ai vigili del fuoco, e che possa aiutare le persone a migliorare in qualsiasi professione attraverso l’uso della realtà aumentata.
Comunque vi sono alcune sostanziali differenze tra questo dispositivo e quello di Big G, la più importante delle quali è che con questo prototipo non si è costretti a guardare in alto per vedere lo schermo:
“Normalmente quando vogliamo vedere qualcosa dai nostri telefoni o computer, abbiamo bisogno di uno schermo sul quale posare gli occhi. Ma in questo modo, possiamo evitare lo schermo ed avere l’immagine proiettata direttamente dentro i nostri occhiali e nel nostro occhio” ha detto John Nunn, uno di ricercatori che stanno lavorando a questo progetto durante un’intervista con Motherboard.
Infatti, il dispositivo sovrappone immagini trasparenti a quel che chi lo indossa sta vedendo, e lo fa tramite una tecnologia basata sugli ologrammi. Pensate a quanto questo possa essere utile per migliorare tanti aspetti delle nostre vite, da quelli più comuni a quelli speciali, legati a problemi alla vista, per esempio; Manuel Ulibarrena, R & D Manager di Colour Holographic, ha dichiarato: “Se stai camminando per la strada, invece di guardare lo schermo del tuo telefono puoi vedere una mappa trasparente con le indicazioni di dove stai andando e come raggiungere la tua meta.”
Il prototipo del NPL comprende un micro display, una lente, una lastra di vetro e fenditure olografiche ad ogni lato della lastra. Quando la persona indossa il device, un ologramma distorce di 90° le parti luminose rosse, verdi e blu, e così la luce si riflette sul vetro ed arriva sull’occhio. A quel punto un secondo ologramma distorce la luce nuovamente, rendendola visibile all’occhio umano.
Per adesso, come già detto, si tratta solo di un prototipo, ma presto potrebbe diventare il visore che stavamo tutti aspettando.
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