La realtà aumentata può trasformare in un mondo di contenuti spettacolari non solo l’advertising, ma anche l’intero processo d’acquisto. In questo caso è l’esperienza in-store ad essere aumentata, accompagnando nella scoperta di nuovi contenuti digitali interattivi i clienti che girano tra gli scaffali facendo lo scorrere lo sguardo sulle file di prodotti.
Per quanto riguarda i giocattoli ora c’è uno strumento innovativo che aiuta a far soffermare quello sguardo proprio su quella scatola: è sufficiente avere a disposizione un iPad e la relativa applicazione mobile in realtà aumentata. La società Augmented Pixels ha ideato “Warbot”, un modo nuovo e molto divertente di interagire con il packaging delle confezioni dei giocattoli e prendere confidenza con le specificità dei prodotti: non c’è infatti miglior modo di vivere l’esplorazione di un negozio di giocattoli che iniziare a giocare.

Con la realtà aumentata di WarBot i bambini, ma anche i tanti adulti che non hanno mai smesso di giocare, non devono fare altro che inquadrare la scatola del giocattolo scelto per vedere “uscire” dalla confezione un pericoloso robot tridimensionale che inizia a sparare a tutta velocità: cercando di colpirlo a sua volta e facendo di tutto per evitare la raffica di proiettili sparati dalla mitragliatrice e i missili, l’utente può vincere il gioco e, soprattutto, ottenere uno sconto alla cassa. I suoni degli spari e le fiamme sprigionate dal fuoco contribuiscono ad aumentare il coinvolgimento del giocatore.

 

advergame in realtà aumentata WarBot

WarBot, game in realtà aumentata per iPad, permette di interagire con le scatole di giocattoli e vincere sconti alla cassa. Fonte: http://augmentedpixels.com/augmented-pixels-releases-warbot-ar-solution-for-toys-companies/

Introdurre la realtà aumentata all’interno dei punti vendita è un ottimo modo per veicolare in modo innovativo e divertente, specialmente con l’uso di strumenti di advergaming, informazioni aggiuntive sui prodotti, e rendere indimenticabile la shopping experience.

Fonte: http://augmentedpixels.com/augmented-pixels-releases-warbot-ar-solution-for-toys-companies/

app realtà aumentata Spec Clutch

È possibile manipolare un oggetto anche guardandone la pubblicità su una rivista cartacea, grazie alla realtà aumentata.

Ci sono prodotti, infatti, a cui le due dimensioni statiche delle pagine cartacee stanno ormai strette, soprattutto se le caratteristiche da valorizzare sono dettagli tecnici e funzionalità dinamiche.
L’americana SPEC Clutch ha scelto proprio un’applicazione in realtà aumentata per iPhone e iPad per dare vita agli annunci che pubblicizzano su varie riviste specializzate alcune frizioni per auto. Sviluppata dalla società Source Interlink Media LLC, l’app permette all’utente di interagire in modo innovativo con le informazioni, arricchite, della pubblicità cartacea semplicemente inquadrando la pagina della rivista con un tablet o uno smartphone. La frizione “Mini Twin” appare in una versione tridimensionale e interattiva, e l’utente può esplorarne ogni dettaglio agendo sullo schermo touch screen per farla ruotare di 360 gradi, girarla, ed esaminare le singole componenti nella modalità “esplosa”.

app realtà aumentata Spec Clutch

La frizione “Mini Twin” visibile a tre dimensioni grazie all’app in realtà aumentata di Spec Clutch. Fonte: http://www.gmhightechperformance.com/hotnews/1310_spec_augmented_reality_app/

 

Altre funzioni dell’applicazione permettono di effettuare una panoramica della frizione completa di audio-guida, di accedere ad altre informazioni collegandosi al sito web di SPEC Clutch, localizzare il rivenditore più vicino e condividere i contenuti con la propria rete social attraverso Twitter.

L’osservazione di un prodotto sulla pagina stampata di una rivista, con la realtà aumentata si trasforma in un’esperienza completamente innovativa, dove l’interazione con tanti tipi di informazioni dettagliate e personalizzabili è diretta e coinvolgente.

Fonte: http://www.gmhightechperformance.com/hotnews/1310_spec_augmented_reality_app/

Per trasformare l’ufficio in un originale campo da gioco è sufficiente un dispositivo mobile e la realtà aumentata.

Questa tecnologia ha infatti la peculiarità di unire alla dimensione fisica del gioco la possibilità di interagire con contenuti virtuali dinamici e personalizzabili, creando nuovi modi di intendere l’intrattenimento.

Un esempio è l’app “Walking with Dinosaurs Photo Adventure”, creata da BBC WorldWide, Twentieth Century Fox ed Evergreen Studios in previsione dell’uscita, programmata per il prossimo 20 dicembre, del film d’animazione 3D “Walking with Dinosaurs”. Usando la videocamera del dispositivo, la realtà aumentata proietta sull’ambiente circostante un enorme (e molto dettagliato) dinosauro virtuale, da personalizzare regolando luci e colori: l’applicazione permette di far “posare” il dinosauro in scene minacciose o divertenti con i propri amici, e immortalare il momento per condividerlo sui social network.
Un’altra funzione aggiunge alla dimensione del gioco alcune interessanti informazioni sui singoli esemplari di creature preistoriche: stampando un apposito tag e inquadrandolo con la videocamera del dispositivo, la realtà aumentata ricostruisce su qualsiasi superficie d’appoggio l’ambiente naturale dei dinosauri.

app realtà aumentata Walking with Dinosaurs

L’app in realtà aumentata “Walking with Dinosaurs Photo Adventure” ricostruisce l’habitat dei dinosauri grazie a un tag. Fonte: http://www.walkingwithdinosaurs.com/apps/walking-with-dinosaurs-photo-adventure/

Ma sulla scrivania dell’ufficio o sul divano del salotto si può anche fare sport grazie alla realtà aumentata. “Reality Hoops” è un’applicazione mobile sviluppata da Augmented Pixels, compatibile con il sistema iOS, che permette di giocare a basket individuale ovunque ci si trovi: la realtà aumentata proietta un canestro virtuale tridimensionale, con tanto di tabellone elettronico per il punteggio, sull’ambiente reale circostante, e l’utente può scegliere il pallone preferito ed effettuare tiri liberi per raggiungere bonus e livelli superiori.

app realtà aumentata basket

L’app in realtà aumentata “Reality Hoops” per giocare a basket. Fonte: http://augmentedpixels.com/project/reality-hoops-3/

La realtà aumentata, con i suggestivi effetti di realismo prodotti dagli elementi tridimensionali e dall’alto livello di interattività, diventa lo strumento di un nuovo tipo di intrattenimento da vivere in mobilità, trasformando l’ambiente in cui ci trova in una terra preistorica popolata di dinosauri o in un campo da basket.

Fonti: http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-2438589/The-app-really-does-let-walk-dinosaurs-Prehistoric-monsters-roam-home-using-augmented-reality.html

http://augmentedpixels.com/project/reality-hoops-3/

app realtà aumentata Thames Tideway Tunnel

Fare un viaggio virtuale all’interno di un tunnel in realtà aumentata, per i londinesi, sarà presto un’esperienza molto interessante.

Il tunnel in questione, infatti, altro non è che il grande progetto del Thames Tideway Tunnel, l’infrastruttura che dovrebbe provvedere a mantenere più pulite le acque del Tamigi: convoglierebbe, infatti, la grande quantità di liquami di scarico che si riversano nel fiume a ogni pioggia abbondante, a causa delle condizioni del sistema fognario della capitale inglese (risalente all’epoca vittoriana).
Il ruolo e l’importanza del progetto per la vita della città verranno illustrati all’Engineering Design Show 2013, in programma a Coventry il 2 e 3 ottobre prossimi, e ad arricchire in modo significativo i materiali dello stand sarà la presentazione curata dalla società Inition: i visitatori, con un’applicazione in realtà aumentata, potranno infatti esplorare in tempo reale il modello tridimensionale di uno spaccato di una delle strade londinesi che costeggiano il Tamigi, dal livello della terra fino al percorso del letto del fiume.

app realtà aumentata Inition

L’esplorazione interattiva dei lavori con l’applicazione mobile in realtà aumentata per il Thames Tideway Tunnel. Fonte: http://inition.co.uk/news/inition-exhibit-engineering-design-show

Inoltre, sempre usando semplicemente un iPad, chiunque vorrà potrà improvvisarsi costruttore svolgendo la prima parte di alcune fasi del lavoro, perforando la struttura del tunnel dall’interno dell’apposita macchina, disegnando le aree pubbliche e ricostruendo il sistema fognario.
L’innovativa esperienza di esplorazione dell’ambiente che verrà modificato dal tunnel è completata dalle stampe 3D di alcuni dettagli di edifici e macchine che si vedono sulle strade.
L’inizio dei lavori di costruzione del tunnel è previsto per il 2015, e l’opera condizionerà sicuramente la vita di moltissimi abitanti di una metropoli come Londra. In questo caso, dunque, diventa evidente come la realtà aumentata sia uno strumento molto efficace per comunicare in maniera chiara e, forse, persino piacevole, i dettagli del grande progetto, coinvolgendo la cittadinanza con una piattaforma tecnologica fatta di animazioni ed elementi tridimensionali interattivi.

Fonte: http://www.engineering-design-show.co.uk/news/inition-brings-augmented-reality-to-engineering-design-show/56561/

app realtà aumentata del marchio Les Doodingues

Quando educare diventa divertente


Far giocare i bambini con il cibo, se di mezzo c’è la realtà aumentata, non significherà più dover pulire l’intera stanza dopo
.  Anzi, oltre all’intrattenimento i contenuti aumentati possono portare con sé anche informazioni utili.
È con questo intento che “Les Doodingues”, il nuovo marchio francese di prodotti alimentari (e non solo) per ragazzi, parte del gruppo Casino, ha creato un’applicazione mobile in realtà aumentata compatibile sia con i sistemi iOS che con quelli Android. L’app “La Collec’ des Doodingues” contiene piccoli giochi che aiutano i bambini a familiarizzare con i vari prodotti, portando in vita i sei piccoli personaggi verdi che compongono il gruppo di divertenti mascotte del marchio.

App in realtà aumentata di Les Doodingues

Uno dei protagonisti dell’app in realtà aumentata “La Collec’ des Doodingues” . Fonte: Youtube (http://www.youtube.com/watch?v=Fi07jX5_t_g)

Ai piccoli basta, infatti, inquadrare una scatola di cereali o la confezione di un succo di frutta con uno smartphone o un tablet, e selezionarla nel catalogo dell’app, per vedere apparire sullo schermo la versione tridimensionale animata di Fredoo, Dooris, Doominique, Poupidoo, Dooxter, Doonut ballare, saltare e muoversi in mezzo ai prodotti. Il bambino può immortalare un particolare delle loro avventure, aggiungerlo alla collezione e condividerlo con amici e parenti. Un altro gioco, “Le lancer de Doodingues”, prevede di “lanciare” con il dito le mascotte, cercando di colpire un obiettivo, per collezionare punti e sbloccare i contenuti successivi.
La realtà aumentata riesce quindi a rendere animati e interattivi anche gli stessi prodotti alimentari: aggiungendo contenuti tridimensionali che emergono direttamente dalle confezioni, e introducendo gli utenti (di qualunque età) in una dimensione di gioco e divertimento, trasmette informazioni utili a entrare in sintonia con le caratteristiche e lo spirito del brand.

Youtube: http://www.youtube.com/watch?v=Fi07jX5_t_g

Fonte: http://www.doodingues.fr/doodingues/

arte 3d suoni realtà aumentata

Usare la realtà aumentata per diventare “scultori” sarebbe già una novità, ma riuscire a creare opere visuali solo con la voce può essere un’esperienza davvero stupefacente. Le opere d’arte in realtà aumentata hanno già mostrato la peculiarità di far comunicare in modo diverso, molto più interattivo, l’artista e il suo pubblico, modificando in tempo reale la percezione dello spettatore e facendolo, spesso, partecipare al processo creativo (come risulta chiaro dai casi dei tatuaggi 3D e delle opere dinamiche plurisensoriali). L’applicazione per iPhone in realtà aumentata Konstruct, ideata dal new media artist James Alliban e dalla digital designer Juliet Alliban, fa un passo ulteriore, facendo coincidere l’artista e lo spettatore, mentre l’esperienza creativa ha una caratteristica molto particolare: l’unico strumento a disposizione è la voce, ma l’opera prodotta è una composizione di forme geometriche colorate e tridimensionali.

opera d'arte 3D realtà aumentata Konstruct

Un’opera d’arte visivo-sonora creata con l’app in realtà aumentata Konstruct. Fonte: http://apps.augmatic.co.uk/konstruct

Dopo aver scaricato sul proprio dispositivo Konstruct, è necessario stampare un apposito marker, che serve per avviare l’applicazione; all’inizio il sistema chiede all’utente-artista di scegliere una tra diverse palette di colori, e di associarla a un set di forme geometriche tra quelli disponibili (e combinabili tra loro), per poi decidere una serie di impostazioni visivo-sonore, come il livello di sensibilità al rumore. A questo punto, premendo il pulsante “paint” e inquadrando il marker con la videocamera, la realtà aumentata dà inizio alla magia creativa: parlando, fischiando o cantando sul microfono dell’iPhone, vengono prodotte delle sculture colorate tridimensionali, in cui la scala delle forme è determinata dal volume della voce, e il ritmo e altre caratteristiche del suono influenzano l’aspetto visivo dell’opera; quest’ultima, infine, può essere immortalata in una fotografia e conservata nella galleria del dispositivo.

L’intersezione di sfere sensoriali diverse nell’arte è una delle aree concettuali che più affascinano gli artisti, specialmente da quando il mondo digitale ha dato loro nuove possibilità espressive.  La realtà aumentata, in più di un’occasione, si sta dimostrando uno degli strumenti più efficaci per coinvolgere attivamente anche il pubblico in esperienze artistiche e creative che interrogano i sensi in modi nuovi e sorprendenti.

Konstruct from James Alliban on Vimeo.

Fonte: http://apps.augmatic.co.uk/konstruct

Anche una birra può raccontare la propria storia usando la realtà aumentata. Specialmente se la storia è una vera e propria saga familiare: quelle del marchio belga Chouffe sono, infatti, definite come una “famiglia” di birre, la cui origine è da rintracciare in una leggenda che riguarda tre gnomi.

La Chouffe, Houblon Chouffe e Mc Chouffe sono i nomi delle tre birre più conosciute, ma anche dei tre simpatici folletti protagonisti delle storie. Questi buffi personaggi sono stati ritratti in tante immagini dettagliate e colorate che decorano poster, tovaglie, sottobicchieri, adesivi e che possono prendere vita grazie alla realtà aumentata.

L’agenzia di comunicazione Phun&Dunn, infatti, ha collaborato con Metaio e ApptitudeDigital per creare “Summon the Chouffe”, un’app mobile in realtà aumentata disponibile sia per il sistema iOS che per Android; inquadrando con il proprio smartphone uno dei disegni che ritraggono gli episodi della storia delle birre, questi diventeranno animazioni interattive in cui i tre gnomi raccontano con toni spiritosi l’origine della bevanda. La parte più divertente dell’applicazione, però, è probabilmente quella che permette all’utente di scegliere uno tra gli sfondi disponibili, e farsi fotografare dagli amici con il cappello da gnomo in testa (per poi, naturalmente, condividere l’immagine su Facebook o Twitter).
L’indole creativa e spiritosa dell’azienda produttrice della birra può così essere comunicata e valorizzata grazie all’applicazione in realtà aumentata, facilmente scaricabile e utilizzabile con uno smartphone, che coinvolge i clienti in modo divertente.

app in realtà aumentata birra

Con l’app in realtà aumentata “Summon the Chouffe” ci si può fotografare con un cappello da gnomo. Fonte: http://www.phunanddunn.com/la-chouffe.html

Fonte: http://www.phunanddunn.com/la-chouffe.html

tag riconoscibile dalla realtà aumentata experenti

L’aspetto fondamentale che distingue la realtà aumentata dalla sua “antenata”, la realtà virtuale, è lo stretto legame con il mondo fisico: l’ambiente ricco di contenuti digitali che vengono resi visibili, infatti, non cancella mai del tutto la realtà che continuiamo a poter vedere e toccare; per questo viene piuttosto definito strato di informazioni aggiuntive che vengono sovrapposte al mondo fisico.
Ma come avviene, allora, la connessione “magica” tra mondo reale e mondo virtuale? Che cosa fa scaturire i contenuti digitali quando inquadriamo (o semplicemente guardiamo, nel caso di dispositivi indossabili) un particolare elemento aumentato?
Il concetto da illustrare è quello di AR Tag, detto anche trackable. Sono almeno due le importanti distinzioni da fare: il tag non è un QR Code, con il quale viene spesso confuso per motivi che sono stati analizzati in un precedente post, in quanto non è un semplice link a una pagina web esistente. In secondo luogo, quando si usa la parola marker per riferirsi allo stesso concetto, in realtà si parla di un sottoinsieme di tag, quelli costituiti da un simbolo di piccole dimensioni collocato generalmente in una zona ben definita dell’elemento aumentato.

tag realtà aumentata Experenti

Il manifesto di Experenti esposto allo stand della fiera italiana dell’ICT Smau costituisce il tag che l’applicazione riconosce per mostrare i contenuti digitali

Il tag, invece, è più precisamente la porzione di realtà che, una volta riconosciuta dal software in realtà aumentata, permette di visualizzare sul dispositivo che si sta utilizzando i contenuti digitali a questa collegati, come per esempio oggetti 3D, video, o altri. Il riconoscimento in questione può avvenire in due modi: quando la videocamera “vede” un determinato elemento, che può essere costituito da una pagina di una rivista come dalla copertina di un libro, dalla facciata di un palazzo come dalla confezione di un prodotto alimentare; oppure può essere attivato tramite i dispositivi di geolocalizzazione (GPS) implementati ormai in tutti i dispositivi mobile di ultima generazione: in questo caso i contenuti aumentati vengono visualizzati quando l’utente si trova in una determinata posizione, o arriva ad una determinata destinazione. Questa seconda opzione è quella solitamente utilizzata per applicazioni che prevedono tour virtuali, appunto, geolocalizzati, o contenuti aumentati per le visite turistiche a monumenti e città d’arte.
L’Ar tag è quindi uno degli elementi che distinguono la realtà aumentata da altre tecnologie simili, e che la rendono particolarmente versatile: gli elementi che lo costituiscono, infatti, non devono solo essere riconosciuti dal software, ma anche risultare ben visibili e facilmente identificabili da parte dell’utente. A queste esigenze viene dunque incontro la possibilità di personalizzare il tag in vari modi, nonché di fare in modo che il collegamento con i contenuti aumentati produca un’esperienza sorprendente e affascinante.

interfaccia in realtà aumentata Meta1

Per capire come sarà la realtà aumentata del futuro, avere visto il film Avatar forse non è indispensabile, ma utile sì. La realtà aumentata del futuro è un’interfaccia, o la sua assenza, a seconda dei punti di vista. “Fondere mondo reale e mondo virtuale” è un’espressione che viene usata spesso per descrivere l’effetto prodotto da questa tecnologia, ma mai come ora il suo significato deve essere preso alla lettera.

È la startup americana Meta ad aver messo insieme le risorse hardware e software adatte a creare un dispositivo che unisce la filosofia dei Google Glass ai vantaggi della manipolazione gestuale diretta. Una campagna di raccolta fondi avviata sulla famosa piattaforma Kickstarter, andata a buon fine lo scorso maggio, ha assicurato la produzione del kit per sviluppatori di “Meta1”, un dispositivo che integra un paio di occhiali trasparenti dotati di due schermi (prodotti da Epson) e una videocamera 3D posta immediatamente sopra le lenti, che contiene sensori di movimento. Collegato ad un computer con sistema operativo Windows, l’apparato è in grado di tracciare i movimenti delle mani dell’utente, e, soprattutto, di proiettare immagini digitali tridimensionali che possono essere concretamente manipolate con le dita.

l'interfaccia in realtà aumentata Meta1

Il dispositivo hardware, costituito da occhiali e videocamera, di Meta1. Fonte: http://www.kickstarter.com/projects/551975293/meta-the-most-advanced-augmented-reality-interface

L’utente può quindi vedere gli oggetti digitali “ancorati” al mondo reale circostante, e spostarli o modificarli in tempo reale nel modo più naturale che conosce, cioè usando le proprie mani. La realtà aumentata crea così un’interfaccia naturale intuitiva con il mondo digitale. È facile immaginare, a questo punto, designer e architetti che modellano un progetto come se lo potessero tenere già tra le mani, ragazzi che usano come schermo del computer un muro o una finestra di casa, e il mouse e la tastiera diventare strumenti obsoleti.
È ad un futuro non troppo lontano, quindi, che appartengono questi scenari: la versatilità del mondo digitale e la naturalezza dell’interazione gestuale vengono così unite dalla realtà aumentata, moltiplicando le nostre possibilità di interagire con l’ambiente che ci circonda.

Fonte: http://www.kickstarter.com/projects/551975293/meta-the-most-advanced-augmented-reality-interface

rivista in realtà aumentata

A volte possono apparire simili, ma QR code e Realtà Aumentata non hanno molto in comune.

Come per tutte le tecnologie che introducono un nuovo paradigma nel nostro modo di pensare al rapporto tra mondo reale virtuale, non è facile comprendere chiaramente “come funziona” la realtà aumentata.

Uno degli equivoci in cui è più facile incorrere è la confusione tra realtà aumentata e QR code, abbreviazione dell’inglese Quick Response Code. Questi ultimi si possono definire come insiemi di codici a barre bidimensionali contenuti in uno schema quadrato composto di moduli bianchi e neri; le informazioni memorizzate in questo codice possono essere lette da tutti gli smartphone che hanno in dotazione gli appositi programmi di decodifica: questi crittogrammi, che dalla fine degli anni ’90 hanno cominciato a essere apposti sulle pagine pubblicitarie delle riviste o direttamente sui cartelloni pubblicitari, dopo essere stati inquadrati con il dispositivo, reindirizzano l’utente generalmente ad un sito web o ad una casella email, generalmente per dare maggiori informazioni sul produttore o sull’oggetto della comunicazione. I QR code consistono dunque nell’apposizione di un link in un luogo fisico che risparmia all’utente di digitare l’intero indirizzo web per accedere al sito aziendale o al canale Youtube di un determinato prodotto o servizio.

qr code e le differenze con la realtà aumentata

Un esempio di QR code. Fonte: Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Codice_QR)

Appare chiaro dunque che l’unica cosa che i QR code hanno in comune con la realtà aumentata è il fatto di essere applicazioni utilizzabili nel marketing e tramite smartphone.
La realtà aumentata si distingue dai QR code innanzitutto perché il marcatore fisico non deve avere una forma o un disegno fisso: l’elemento da inquadrare può essere costituito da una foto, l’intera pagina di un giornale o un libro, una cartina geografica, una confezione di patatine, una stampa su un vestito.

La differenza più importante, però, riguarda il tipo di contenuti a cui la tecnologia dà accesso. La realtà aumentata aggiunge agli elementi del mondo reale oggetti virtuali, generalmente tridimensionali, spesso animati, precisamente collocati nello spazio fisico e creati appositamente per una determinata situazione di fruizione. La realtà aumentata, facendo uso anche di strumenti integrati nei dispositivi smart di ultima generazione come bussola e sistemi di localizzazione GPS, prevede un’autentica interazione dell’utente con i contenuti virtuali.
La realtà aumentata è quindi la porta d’accesso per una vera e propria esperienza che fonde reale e virtuale in un mondo di contenuti interattivi e personalizzabili.