La realtà aumentata mostra le città d’arte ieri e oggi
Sono sempre più numerose, nel mondo, le grandi città d’arte che vogliono mettere in mostra il loro antico aspetto attraverso la realtà aumentata. Mettere una grande varietà di immagini e contenuti “d’archivio” a disposizione di tutti i turisti che si avvicinano a luoghi e monumenti celebri muniti di smartphone o tablet è uno dei modi più innovativi e suggestivi di riportare in vita la storia e il prestigio di una località famosa. Le informazioni, infatti, grazie alla realtà aumentata e alla geolocalizzazione, appaiono esattamente lì dove hanno ragione di essere, creando spesso un contrasto visivo ad alto coinvolgimento.
Anche Parigi entra a far parte della schiera di “città aumentate”. La società Mavilleavant (MyCityBefore) ha realizzato “Paris Then and Now”, un’app in realtà aumentata per Android e iOS che introduce gli utenti in un’esplorazione interattiva di moltissime zone della città: una volta superato l’imbarazzo della scelta a proposito di quale quartiere visitare, si possono visualizzare immagini che illustrano l’aspetto dei vari luoghi 100 anni fa, anche sovrapponibili alla realtà attuale situata al di là dello schermo.
Oltre al corredo visivo, naturalmente, vengono fornite descrizioni storiche e aneddoti interessanti. Per sapere dove si trova il più vicino “luogo aumentato”, si può scegliere di ricevere apposite notifiche quando ci si trova nelle vicinanze, oppure di cercarli autonomamente attraverso mappe interattive, satellitari, o contenuti in realtà aumentata.
Ma Roma, con le sue attrazioni turistiche di fama mondiale, potrebbe presto non essere da meno. Inglobe Technologies ha infatti presentato all’Augmented World Expo 2013 (tenutosi lo scorso giugno in California) l’applicazione ARmedia 3D Tracker per il riconoscimento di oggetti tridimensionali complessi. Una delle dimostrazioni più interessanti dell’uso di questa tecnologia su un tablet, è stata fatta proprio per fornire una ricostruzione tridimensionale in realtà aumentata del Colosseo. I turisti potrebbero dunque inquadrare con il loro dispositivo il monumento e vedere le parti “mancanti” prendere forma in tempo reale sullo schermo.
La realtà aumentata può diventare una risorsa per chi vuole visitare le più belle città d’arte del mondo sperimentando la sensazione di fare anche un viaggio indietro nel tempo.
Fonti: http://www.mavilleavant.com/ e http://www.armedia.it/tracker.php
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La realtà aumentata nei servizi ai cittadini: uno sguardo al futuro
Esplorare, decidere, agire. Tutti compiamo queste azioni quotidianamente, anche decine di volte al giorno, talvolta senza rendercene conto. La raccolta delle informazioni dal mondo esterno è la fase preliminare della sequenza, e oggi avviene sia per mezzo dei cinque sensi, che con l’aiuto di strumenti tecnologici di vario tipo. La realtà aumentata può essere sfruttata proprio per ottimizzare l’integrazione di queste due modalità di raccolta dati, potenziando l’esplorazione sensoriale con contenuti provenienti da altre risorse e resi disponibili in tempo reale.
Un report della società americana Deloitte Consulting indaga le potenzialità dell’utilizzo della realtà aumentata da parte del governo per migliorare alcuni fondamentali servizi ai cittadini: in particolare, vengono evidenziati i possibili vantaggi dell’uso di questa tecnologia nelle situazioni in cui prendere decisioni importanti in breve tempo costituisce la parte principale, e più delicata, di una professione. Gli scenari delineati in “Augmented government: transforming government services through augmented reality” comprendono, infatti, l’addestramento militare di agenti impegnati nel controllo delle linee di confine, l’aiuto al personale addetto alla sicurezza aeroportuale e il coordinamento delle operazioni di soccorso in situazioni di emergenza (come nel caso di disastri naturali).
L’aumento delle naturali capacità di percezione sensoriale degli stimoli provenienti dall’ambiente esterno mette in luce quali tipi di contesti e operazioni potrebbero trarre notevoli vantaggi dall’uso di strumenti in realtà aumentata:
- Apprendimento esperienziale: attraverso occhiali speciali si potrebbero costruire simulazioni di ambienti e situazioni specifiche in cui gli apprendisti, con l’aiuto di traduzioni simultanee o istruzioni proiettate in tre dimensioni sul campo visivo, vengono messi alla prova, anche con elementi che variano nel corso delle diverse simulazioni. La sensazione di immersione aumenterebbe, mentre diminuirebbero distrazioni esterne e rischi connessi con reali situazioni di pericolo.
- Acquisizione e comprensione di dati: la realtà aumentata potrebbe essere applicata a strumenti in grado di rimuovere ostacoli ai nostri sensi, consentendo di effettuare zoom su oggetti lontani, vedere bene al buio o registrare immagini e video con gesti molto semplici.
- Orientamento: una delle applicazioni più frequenti della realtà aumentata riguarda proprio la proiezione di mappe tridimensionali e istruzioni guidate sul campo visivo, grazie a tecnologie GPS. L’evoluzione di questa tecnologia potrebbe comprendere anche strumenti simili a bussole virtuali.
- Riconoscimento: il personale impegnato in operazioni di verifica delle identità potrebbe consultare elenchi di controllo in tempo reale, o servirsi di algoritmi di riconoscimento di comportamenti potenzialmente pericolosi.
- Cooperazione: negli strumenti in realtà aumentata, la possibilità di vedere e interagire con contenuti di vario tipo in tempo reale è spesso accompagnata da quella di condividerli velocemente con altre persone, facilitando così anche il lavoro di squadra; presto la tecnologia potrebbe permettere di percepire alcuni contenuti dal punto di vista di un’altra persona.
- Contestualizzazione: i contenuti “aggiunti” dalla realtà aumentata sono sempre centrati sul luogo fisico in cui ci trova; in futuro, gli utenti stessi potrebbero creare un ambiente collettivo sempre più ricco di informazioni, più o meno personalizzate, fruibili liberamente da tutti.
La realizzazione di queste prospettive futuristiche è, naturalmente, subordinata alla risoluzione di problemi quali la salvaguardia della privacy, l’acquisizione delle adeguate tecnologie o la formazione delle risorse umane in grado di utilizzarle.
La realtà aumentata, nella vita quotidiana come nelle situazioni di emergenza, potrebbe effettivamente influenzare il rapporto con i nostri sensi e la nostra memoria, ma costituisce in ogni caso un “semplice” strumento al servizio delle capacità decisionali delle persone.
- Pubblicato il Realtà Aumentata
La storia prende vita con la realtà aumentata
La realtà aumentata non arricchisce solo il presente e il futuro. Anche il passato, con le sue immagini preziose e testi spesso sconosciuti, può essere riportato in vita da questa tecnologia. La visualizzazione di contenuti a partire dal luogo fisico in cui ci si trova, resa possibile dalla geolocalizzazione, risulta evidentemente molto utile nei servizi rivolti al cittadino o al turista. Ma può svolgere un ruolo molto importante (e meno scontato) anche nel risvegliare l’interesse degli utenti per eventi storici avvenuti in luoghi ben determinati, e magari poco noti.
Quando a questo potenziale viene sommato quello della dimensione del gioco, l’efficacia è assicurata. Ad utilizzare queste risorse con uno scopo ben preciso è stata l’organizzazione americana ConverJent, impegnata nello sviluppo di giochi digitali (ma non solo) per l’insegnamento e la diffusione della cultura ebraica.
“Jewish Time Jump: New York” è, infatti, un mobile game che, grazie alla realtà aumentata e ad un sistema di localizzazione GPS, fa fare un vero e proprio salto indietro nel tempo al giocatore, precisamente nella New York dell’inizio del 1900. L’obiettivo è quello di riportare alla luce, simulando la conduzione di un’inchiesta giornalistica, la storia, poco conosciuta, di una grande rivolta contro le condizioni di lavoro nelle fabbriche tessili della città, guidata soprattutto da giovani operaie ebraiche. Gli strumenti a disposizione sono reperti, giornali e documenti che appaiono sullo schermo dello smartphone o del tablet mano a mano che il giocatore esplora il Greenwich Village, alla ricerca di indizi. L’interattività, garantita anche da interviste virtuali con i protagonisti della vicenda, contribuisce a creare la sensazione di essere parte attiva di un documentario.
La realtà aumentata offre dunque un modo del tutto di nuovo di vivere i luoghi e la loro storia.
Fonte: http://www.converjent.org/jewish-time-jump-new-york_page/get-the-game/
- Pubblicato il Gamification, Realtà Aumentata
La realtà aumentata per l’apprendimento efficace
Quella di rendere più coinvolgenti contenuti anche molto diversi tra loro è indubbiamente una delle caratteristiche più apprezzate della realtà aumentata. Una bella sfida è allora quella di arricchire anche un’esperienza spesso percepita come noiosa e difficile, quella dell’apprendimento.
L’interattività, la simulazione, il legame con la realtà fisica e la condivisione sono tutte componenti “naturali” della realtà aumentata.
Molte ricerche stanno delineando i principali pregi dell’uso di questi strumenti nel settore education: vengono sviluppate le abilità di problem-solving, si possono sfruttare meglio i vantaggi dell’apprendimento situato e l’aspetto collaborativo delle attività di apprendimento viene incoraggiato.
Un bell’esempio di utilizzo della realtà aumentata per insegnare i metodi della ricerca scientifica è rappresentato da un gioco di simulazione organizzato dal MIT (Massachussets Institute of Technology) Teacher Education Program: in “Environmental Detective” gli studenti, muovendosi in aree all’aperto, dovevano cercare la fonte della fuoriuscita di una sostanza tossica.
Lo strumento a disposizione era un dispositivo portatile dotato di GPS, che permetteva anche di effettuare interviste a personaggi virtuali, misurazioni e analisi. L’interazione con l’ambiente reale veniva così arricchita da informazioni aggiuntive fornite dal dispositivo mobile, costituendo il principale punto di forza del gioco.
L’apprendimento è più efficace quando diventa esperienza.
- Pubblicato il Experenti, Realtà Aumentata
Fantascienza? No! e noi lo facciamo
In questi giorni è stato lanciato da Google un video promozionale di Ingress, il primo gioco in realtà aumentata.
Per chi conosce il progetto Experenti, le similitudini sono evidenti e questo ci rende particolarmente orgogliosi.
Di fatto, la grande differenza è che Experenti non è un gioco, ma ha un focus business.
Infatti il nostro obiettivo è quello di creare un’esperienza unica per i clienti dei marchi committenti utilizzando realtà aumentata, geolocalizzazione e storytelling.
Si tratti del lancio di un nuovo prodotto/servizio, della presentazione di un punto vendita o di qualsiasi altra esigenza informativa, Experenti può creare ad hoc un’avventura indimenticabile per il nostro mercato.
Inoltre, la piattaforma di Experenti è già pronta e operativa completamente funzionante.
Ecco il bellissimo video di presentazione di Ingress, il futuro è nelle vostre mani.
- Pubblicato il Experenti
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