Visite oculistiche in realtà aumentata con i Google Glass
Occhiali in realtà aumentata per studiare i problemi della vista. Sembra quasi un paradosso l’ultimo esperimento di applicazione in campo medico dei Google Glass, i quali però, come ormai sanno tutti, sono molto più che un paio di occhiali. Elyse Kleifgen, una specializzanda al secondo anno al Michigan College of Optometry della Ferris State University, ha colto l’occasione di un contributo offerto dal Vision Research Institute per indagare le possibilità di utilizzo del device nel campo dell’oculistica. Con un tweet in cui spiegava come avrebbe usato gli speciali occhiali per la sua ricerca, è così riuscita a rientrare tra le 8000 persone scelte per diventare “Google Glass Explorer”.
Elyse Kleifgen e il professor Bruce Morgan del MCO hanno così potuto effettuare quella che è stata la prima visita oculistica con i Google Glass. I vantaggi evidenziati dall’uso del dispositivo in realtà aumentata confermano le impressioni ricavate dai precedenti esperimenti fatti in sala operatoria: la possibilità di accedere a documentazione fotografica e video in tempo reale, nonché alla funzione di ricerca di Google; quella di consultare specialisti a distanza (che possono vedere esattamente quello che vede il medico) tramite videochiamate; quella di confrontare le immagini dell’occhio del paziente, registrate anche queste in tempo reale, con dati generali, per confermare eventuali sospetti di patologie.

Visite oculistiche con i Google Glass al Michigan College of Optometry. Fonte: http://www.ferris.edu/HTMLS/news/archive/2013/july/glass.htm
Il tutto, naturalmente, senza usare le mani, che possono continuare a manovrare macchinari o altri strumenti, e, caratteristica che sembra essere tra le più apprezzate tra i medici, senza mai distogliere l’attenzione dal paziente. La realtà aumentata permetterebbe quindi di formulare diagnosi in modo più rapido e accurato allo stesso tempo, agevolando, inoltre, la collaborazione tra professionisti.
Il campo medico si conferma dunque come uno dei settori in cui l’aggiunta di specifici contenuti in realtà aumentata su immagini “in presa diretta” si rivela più utile, sia per quanto riguarda la formazione dei futuri professionisti sia, come in questo caso, nell’attività clinica.
Fonte: http://www.ferris.edu/HTMLS/news/archive/2013/july/glass.htm
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