Volvo usa la realtà aumentata per sviluppare le nuove auto

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La casa svedese Volvo ha implementato la realtà aumentata per la progettazione delle nuove vetture. Insieme al produttore finlandese di visori di mixed reality Varjo, ha sviluppato un sistema per ottimizzare i tempi ed i costi di sviluppo e per migliorare i sistemi di sicurezza installati nei veicoli.

Si tratta del primo esempio al mondo di questo tipo che unisce immagini reali e virtuali durante la guida dei prototipi su strada. Il programma, che sarà presto brevettato, è stato presentato da Volvo all’Augmented Reality World Expo di Santa Clara, in California. Attraverso il visore Varjo XR-1 l’esperto alla guida può visualizzare alcuni elementi della vettura che non sono ancora stati implementati, permettendo così di valutarne ergonomia e funzionalità. In questo modo i componenti possono essere testati direttamente su strada ma con prototipi meno evoluti, tagliando nettamente tempi ed investimenti per lo sviluppo.

Nel visore è presente anche un sistema di tracciamento visivo che monitora lo sguardo ed il comportamento dell’utente, per valutare come una nuova funzionalità influisce sulla distrazione.

Henrik Green, Chief Technology Officer di Volvo Cars, spiega “Grazie a questo approccio che si avvale della mixed reality possiamo iniziare a valutare nuovi profili e tecnologie quando questi si trovano ancora nelle prime fasi di progettazione. Invece di rimanere ancorati alla solita valutazione statica di nuovi prodotti e idee, potremo collaudare i prototipi direttamente su strada. Questo approccio offre notevoli risparmi potenziali sui costi, poiché ci consente di individuare le priorità e di eliminare i colli di bottiglia in una fase molto precoce del processo di progettazione e sviluppo.”

Volvo è da sempre la casa automobilista che ha più a cuore il tema della sicurezza. Con questo sistema, potrà sperimentare e migliorare soluzioni ancora più innovative, per sviluppare nuove auto sempre più sicure.