La realtà aumentata ricostruisce il Muro di Berlino

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In occasione del trentennale della caduta del Muro di Berlino, nasce MauAR un’applicazione in realtà aumentata per far rivivere la città negli anni precedenti al 1989. Torrette di guardia e sentinelle ma anche le storie delle persone che vivevano nei quartieri adiacenti alla frontiera. Tutto per regalare ai turisti e ai berlinesi un’esperienza storica immersiva.

“Dov’era il muro?” Tutti coloro che viaggiano a Berlino si pongono questa domanda. Infatti i trent’anni di storia successivi alla caduta, hanno cancellato questo triste segno nella maggior parte della città. Ora la divisione è appena immaginabile.

Per rispondere a questa domanda è stata creata l’app MauAR. Basterà aprire l’app nei luoghi dove sorgeva il muro per vedere come apparivano le aree di confine negli anni della Guerra Fredda. Il viaggio nel tempo fa anche osservare i cambiamenti del muro da quando era semplice filo spinato a quando è diventato una barriera recintata alta 3 metri, sorvegliata da torrette di guardia.

Inoltre sono state aggiunte delle testimonianze degli abitanti delle due sezioni della città, che vivevano nei pressi del muro, per far conoscere il dramma della separazione. Il regista tedesco Fabian Gerhardt, ha raccolto queste storie, ha dichiarato: “Credo che le persone possano capire molto della realtà se viene presentata in modo interessante e la realtà aumentata è una tecnologia molto interessante. Abbiamo potuto riportare al suo posto il muro, che non c’è più, per fare sì che le persone lo vedano e ci si confrontino”.