Durante il 2020 abbiamo avuto tutti a che fare, almeno una volta, con i programmi di videochiamate, essenziali sia per meeting di lavoro sia per chiacchierare con amici e parenti in tutta sicurezza. Teams, Meet, Zoom, Facetime, Skype,… sono moltissime le piattaforme che offrono questo tipo di servizio. Ormai siamo tutti diventati esperti di questo genere di applicazioni, fino ad ora scarsamente utilizzate al di fuori degli ambiti lavorativi. Ad esempio sappiamo come mettere uno sfondo alle nostre spalle per nascondere il disordine della stanza e utilizzare il microfono al bisogno, senza parlare al di sopra degli altri.
Purtroppo però, in tutte piattaforme di videochiamate esistenti, i partecipanti sono disposti in una misera griglia che poco ci fa immaginare di essere seduti allo intorno allo stesso tavolo. Si perde infatti il collegamento che si ha con la realtà, facendo ricordare a tutti il triste fatto che utilizziamo questi strumenti solo a causa della pandemia globale.
Questo è il punto di partenza del progetto Tele, un’app per videochiamate che sfrutta le funzionalità della realtà aumentata per creare delle stanze virtuali per le riunioni. I partecipanti potranno entrare in queste stanze sottoforma di avatar 3D, il cui volto sarà ripreso dalla fotocamera anteriore del proprio device. Tele consente di raggruppare gli utenti in uno spazio unico con avatar avente un viso realistico in live streaming ed un corpo in 3D simil-reale.
«Quando lavoravo su Hangouts volevo dare vita a quelle conversazioni di lavoro, puntando a costruire l’ufficio del futuro dove due team distanti possono stare insieme anche se solo virtualmente. Ora con Tele siamo riusciti a farlo» racconta Peter Ng, ex sviluppatore di Google e ora a capo dello sviluppo dell’app.
Quest’app consentirà di eliminare più barriere possibili ai meeting virtuali, promuovendo quel senso di vicinanza che un po’ si era perso con le tradizionali piattaforme di videoconferenze. Inoltre aprirà la strada ad un nuovo futuro in cui tanti avatar si potranno riunire in uno spazio unico, collegandosi da qualsiasi parte nel mondo.
Per il lancio dell’app definitiva bisognerà aspettare ancora qualche settimana per Apple (per dispositivi dall’iPhone X in poi), mentre per Android la data di rilascio non è ancora stata comunicata. Il team infatti sta ancora capendo se i meccanismi interni dell’app sono replicabili anche sugli smartphone aventi il sistema operativo Google.