
I contenuti virtuali aggiunti dalla realtà aumentata, si è detto, possono aprire canali di comunicazione inediti. Anche nelle situazioni in cui lo scambio efficace di informazioni tra chi parla e chi ascolta non è ostacolato dalla distanza fisica, ma da elementi di altra natura. Quale professore, per esempio, non ha mai trovato difficile instaurare un vero dialogo con i suoi studenti? Un gruppo di scienziati spagnoli ha progettato un sistema basato su realtà aumentata e occhiali “intelligenti” che potrebbe migliorare la qualità delle lezioni nella aule scolastiche e universitarie.
L’Augmented Lecture Feedback System (ALFs), messo a punto dai ricercatori dell’Università Carlo III di Madrid, prevede che i professori siano dotati di occhiali in realtà aumentata in grado di mostrare, quando lo sguardo è rivolto alla classe, i feedback forniti dagli studenti sull’attività in corso. Questi ultimi, infatti, attraverso i loro cellulari, connessi con il server del sistema, possono selezionare alcuni simboli per comunicare che stanno seguendo con profitto la lezione o che, al contrario, non hanno capito alcuni passaggi del discorso, chiedere di procedere più lentamente, o altro. Il professore visualizza ciascun segno in corrispondenza dei singoli allievi, facendosi un’idea immediata del modo in cui la sua spiegazione viene recepita.
Un altro aspetto interessante del progetto riguarda la possibilità di vedere un diagramma che assembla tutte le risposte degli studenti, realizzato in tempo reale dal software. Per il momento le maggiori difficoltà di impiego sono rappresentate dalla scarsa ergonomia degli occhiali, ancora piuttosto pesanti e ingombranti da indossare; in attesa dello sviluppo di nuovi modelli, è facile intuire come la direzione da intraprendere potrebbe essere quella dell’implementazione del software, in futuro, sui Google Glass.
Questo sistema introdurrebbe quindi una variante nel tradizionale flusso comunicativo che caratterizza le lezioni universitarie (ma non solo), specialmente in presenza di gruppi numerosi di ascoltatori. La realtà aumentata aiuterebbe, da un lato, quegli studenti che in contesti di questo tipo esitano ad esprimersi di fronte al resto della classe; dall’altro lato consentirebbe al professore di calibrare al meglio la lezione in tempo reale sulla base delle esigenze del gruppo.
E, naturalmente, non è difficile immaginare l’uso di questi dispositivi in situazioni diverse, come ad esempio una conferenza con un pubblico numeroso.
Sono molti e, probabilmente, per lo più ancora da scoprire, i modi in cui la realtà aumentata può migliorare le pratiche di insegnamento, dentro e fuori dalle aule scolastiche.

Augmented Lecture Feedback System – Gli occhiali. Fonte: http://www.uc3m.es/portal/page/portal/actualidad_cientifica/noticias/professors_glasses
Fonte e immagini: http://www.uc3m.es/portal/page/portal/actualidad_cientifica/noticias/professors_glasses