Se ancora aveste nutrito dubbi sulla rivalità in atto tra Google e Facebook, dopo le ultime settimane sono stati certamente spazzati via, grazie alle notizie che hanno visto i due colossi protagonisti della corsa alla realtà aumentata.
Neppure dieci giorni fa, sulle prime pagine dei giornali online dedicati a realtà virtuale e aumentata la faceva da padrona la notizia del brevetto registrato da Google, che fa bene sperare in ulteriori sviluppi dell’altalenante progetto Google Glass (adesso Project Aura): big G ha brevettato infatti, in un documento intitolato “Lightguide With Multiple In-Coupling Holograms For Head Wearable Display“, un sistema per ologrammi superimposti alla realtà tramite visore.
Nel brevetto alcuni diagrammi mostrano come la compagnia possa unire immagini CGI (Computer Generated Imagery, insomma immagini create con computer grafica 3D) con i suoi Glass per arrivare a un device molto vicino a Microsoft HoloLens.
La registrazione di un brevetto, ovviamente, non dà la certezza che la tecnologia venga sviluppata e utilizzata, ma collegando questa notizia a quella del forte investimento (542 milioni di dollari) di Google nella compagnia Magic Leap, non si può che sperare bene per il futuro di uno dei device più attesi nel mondo della realtà aumentata.
Ecco che, nel mezzo del fermento nel quale questa notizia ha gettato gli appassionati di realtà aumentata, mercoledì scorso Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, ha confermato che il Team del famoso social network sta lavorando proprio a sviluppi inerenti questa tecnologia d’avanguardia. Durante un suo intervento al Vanity Fair’s New Establishment Summit, gli è stato infatti chiesto se Facebook stia lavorando su questo versante, e lui, in modo entusiasta, ha confermato con un sì.
Facebook non è nuovo alle tecnologie d’avanguardia legate a visori e wearables, essendo la compagnia proprietaria del celebre headset per realtà virtuale Oculus Rift; tuttavia, come affermato da Michael Abrash, capo scienziato di Oculus VR, se la realtà virtuale è a buon punto, la via per arrivare alla realtà aumentata è un po’ più lunga e difficile.
Vedremo quale delle due compagnie riuscirà a far uscire prima un progetto funzionante relativo alla realtà aumentata: secondo voi? Si accettano scommesse 😉