Lo stress è causa almeno del 60% delle malattie, ne soffrono 9 italiani su 10. Nella maggior parte dei casi si manifesta con emicrania o stanchezza, fino ad arrivare a situazioni più complesse come insonnia, tensione muscolare ed agitazione. A volte il paziente deve essere addirittura curato anche da una terapia farmacologica di supporto.

Healium AR

Per aiutare a controllare l’ansia nasce Healium AR, un’app in realtà aumentata che si ripromette di portare un aiuto concreto ai pazienti, senza per forza ricorrere ai medicinali. L’app funziona in sincronia con lo smartwatch, che mantiene monitorata la frequenza cardiaca durante tutta la sessione.

L’esperienza consiste in piccoli esercizi che calmano la mente e spostano l’attenzione sull’esperienza invece che sui pensieri che creano ansia. Una voce narrante aiuta l’utente a rilassarsi e ad orientarsi nell’app. Healium fonde narrazione, neuroscienze e game design in modo che gli utenti possano sfruttare i loro sentimenti per alimentare i mondi virtuali e trovare un senso di calma.

Ad esempio sul tavolo apparirà una piccola pianta con una crisalide che pende. L’utente deve cercare di rilassarsi in modo che la frequenza cardiaca rimanga bassa e al di sotto del limite evidenziato. Se riesce a distendersi e a tranquillizzarsi, controllando il respiro e liberando i pensieri, una farfalla uscirà dalla crisalide.

All’interno di Healium, gli utenti possono vedere le anche loro sensazioni (i dati biometrici vengono forniti dai loro wearables) visualizzate come una lucciola che si muove su e giù. È disponibile anche una versione in realtà virtuale con visore per essere ancora più immersi nell’esperienza.

Un aiuto per lo stress post-traumatico

Secondo uno studio di Frontiers in Psychology, realtà aumentata e virtuale riducono i livelli di ansia dopo solo 4 minuti di utilizzo. Un articolo del Journal of Neuroregulation afferma che AR/VR aiutano a creare cambiamenti positivi negli stati d’animo. Infine una ricerca pubblicata nel Scholarly Journal of Psychology and Behavioural Sciences queste tecnologie migliorano l’umore e favoriscono il rilassamento delle persone prima di sottoporle alla donazione del sangue.

Grazie al suo potere benefico, l’app Healium viene usata anche dai veterani di guerra per aiutarli a combattere lo stress post traumatico. Spesso, dopo aver dedicato l’intera vita a servire la patria, gli ex-militari possono infatti accusare degli attacchi di panico, che possono causare anche casi di insonnia. Utilizzando l’app AR la tensione sparisce dai loro corpi sparisce e il loro respiro rallenta, favorendo il rilassamento. Ovviamente l’app non è un sostituto della terapia farmacologica, ma può amplificarne l’effetto.

L’operazione è stata realizzata impiegando l’innovativo visore AR Vostars che posiziona nello spazio fisico le immagini virtuali, migliorando la messa a fuoco

Solo qualche giorno fa all’ospedale Policlinico Universitario S.Orsola di Bologna è stata eseguita con successo il primo intervento chirurgico al mondo guidato dalla realtà aumentata. Si tratta di una delicata operazione maxillo-facciale, per resecare e riposizionare mascella e mandibola al fine di ripristinare le funzionalità del morso.

Il chirurgo indossava un visore AR, che consente di aggiungere informazioni essenziali sul paziente e di far comparire le istruzioni nel campo visivo del medico, senza ricorrere ad un monitor esterno. Si tratta dell’innovativo visore Vostars dedicato esclusivamente alle operazioni chirurgiche e realizzato in collaborazione con l’Università di Pisa.

Il visore Vostars

Vicenzo Ferrari, ingegnere biomedico dell’Università di Pisa e coordinatore del team europeo che ha progettato il rivoluzionario visore Vostars, ha affermato: “Fino a questo momento la realtà aumentata non è mai stata sfruttata appieno in sala operatoria. I visori attualmente presenti sul mercato rendono disponibili a video i contenuti digitali, come per esempio il 3D dell’organo da operare, ottenuto da scanner radiologici. A causa della difficoltà di messa a fuoco del nostro occhio, che fa fatica a visualizzare contemporaneamente oggetti reali e digitali, queste informazioni non sono mai state visualizzate durante un intervento chirurgico. I medici le potevano visualizzare in AR solo prima dell’operazione, per prepararsi meglio all’intervento.”

La messa fuoco è stato uno dei punti cruciali del progetto. Focalizzarsi sugli oggetti virtuali implica infatti che ovviamente quelli reali siano visti sfocati, perché l’occhio li percepisce a due distanze diverse. Questa situazione non può accadere nel momento in cui il medico ha un bisturi in mano. Pertanto fino ad ora il monitor esterno è stata l’unica soluzione possibile, che però obbliga il medico a distogliere lo sguardo e la concentrazione dal paziente per ricevere le istruzioni.

Per ovviare a ciò il visore a lenti trasparenti Vostars proietta, nel campo visivo del medico e nel punto esatto del corpo del paziente, le informazioni necessarie a compiere l’operazione con successo. Ad esempio la linea di taglio virtuale compare con precisione sulla parte coinvolta, come se fosse stata tracciata da un pennarello. Questo processo colloca gli oggetti digitali sullo stesso piano di quelli reali, risolvendo il problema della messa a fuoco.

“Con il visore – conclude Giovanni Badiali, il chirurgo che ha eseguito l’operazione – prima dell’operazione abbiamo visualizzato i AR l’anatomia di scheletro facciale, mascellari e linee di taglio. Poi, durante l’intervento il dispositivo ha permesso di visualizzare una linea tratteggiata direttamente sull’osso del paziente, mostrando il percorso da seguire con lo strumento chirurgico. Con l’aiuto del visore siamo riusciti ad eseguire il taglio della mascella con la precisione richiesta“.

Ecco l’intervista completa al dott. Giovanni Badiali, il chirurgo che ha effettuato l’intervento con il visore AR

(Foto Irccs Policlinico San Donato)

Melissa è una bimba di sei anni, malata di un grave tumore al cuore. Grazie ad un intervento straordinario, da parte dell’equipe medica di Cardiochirurgia Pediatrica del Policlinico San Donato, il tumore è stato rimosso grazie alla realtà aumentata. Grazie alla creazione di un ologramma dell’organo, i medici di San Donato Milanese hanno potuto simulare la procedura in laboratorio prima replicarla sulla paziente.

Era il 2017, quando alla bambina è stata diagnosticata la malattia. La prima diagnosi non lasciava speranze: “è una patologia inoperabile” avevano tragicamente comunicato i medici ai genitori della piccola. Nel cuore di Melissa infatti c’era una grande massa tumorale di 5 centimetri per 3, localizzata nella parte posteriore dell’organo, sotto la valvola mitralica e le coronarie.

L’intervento di rimozione del cancro del 12 giugno è perfettamente riuscito. I medici hanno assicurato che la bimba dovrà sottoporsi a controlli periodici, ma potrà avere una vita normale.

Il successo dell’operazione è merito non solo dell’esperienza e della tenacia di cardiochirurghi, cardiologi e ingegneri biomedici, ma anche della tecnologia: la realtà aumentata. È stata infatti ricreata l’esatta copia del cuore malato della piccola mediante un ologramma. Gli specialisti di cardiochirurgia poi hanno potuto simulare l’intervento di asportazione del cancro in laboratorio in tutta sicurezza, prima di ripeterlo in sala operatoria.

“L’ologramma ci ha consentito di visualizzare meglio la conformazione della massa – afferma Alessandro Giamberti, Responsabile dell’Unità operativa di Cardiochirurgia delle patologie congenite del Policlinico San Donato – e di decidere quale fosse la migliore via d’accesso e la modalità di intervento. In questo caso la tecnologia è stata davvero cruciale, direi salvavita perché ci ha dato la certezza di poter enucleare il tumore, fortunatamente benigno, senza provocare danni“.

Oggi, le tecnologie di realtà virtuale e aumentata trovano campi di applicazione anche in medicina al fine di fornire un servizio più completo non solo al paziente, soprattutto durante l’iter terapeutico, ma anche all’equipe medica.

Per i malati, la realtà aumentata può essere impiegata come supporto durante il percorso di cura, soprattutto con l’impiego di avatar virtuali che confortano l’utente e gli forniscono tutte le informazioni di cui ha bisogno sulla sua patologia. La realtà virtuale, invece, viene utilizzata per la riabilitazione motoria (esercizi motori in soggetti che hanno subito un danno cerebrale) e cognitiva, come per la valutazione dei tempi di reazione, per disturbi dell’attenzione e della memoria.

Per i dottori e studenti in medicina, queste tecnologie possono essere impiegate per l’addestramento, per analizzare e testare nuove tecniche e terapie senza correre alcun rischio per il paziente. Inoltre  i medici, con queste simulazioni, possono affrontare un ampissimo spettro di patologie, senza aspettare si manifestino in maniera accidentale.

Ecco un video che raccoglie alcuni esempi delle varie applicazioni di AR/VR al settore della medicina e del Biomedicale da parte di Takeda:

Vuoi approfondire l’argomento?

Abbiamo realizzato una guida, scaricabile gratuitamente, che illustra 5 modi per applicare realtà aumentata e realtà virtuale al biomedicale.

Il tumore al pancreas oggi è purtroppo una patologia in crescita, infatti nel giro di quindici anni, i casi sono quasi raddoppiati: nel 2002 erano 8.602, nel 2017 sono stati 13.700. Questi numeri hanno spinto i medici della Fondazione Poliambulanza di Brescia, polo di riferimento in Italia per il tumore del pancreas, a cercare uno strumento che possa essere un concreto modo di aiutare i pazienti, chiarendo dubbi e paure, proponendo consigli pratici e spiegazioni comprensibili.

visiomedic

A tal proposito Experenti ha proposto alla fondazione un’applicazione in realtà aumentata Visio Medic, realizzata con il contributo non condizionato di Takeda. Muovendo lo smartphone (o il tablet), sopra una brochure fornita dall’ospedale, partono dei video esplicativi o si accede a informazioni pratiche: dai dettagli logistici agli approfondimenti più complessi (per esempio su come funziona il pancreas e su tutte le fasi dell’intervento), alla dieta raccomandata. VisioMedic è scaricabile gratuitamente da Apple Store per i dispositivi iOS e da Google Play per gli utenti di Android, ed è accessibile al pubblico tramite username e password, forniti dai medici della Poliambulanza.

La diagnosi sconvolge il malato e la sua famiglia, disorientati di fronte a una patologia così importante e complessa. Per questo i materiali messi a disposizione su Visio Medic sono semplici e di facile comprensione, per informare e tranquillizzare il paziente, modulari, perché consultabili singolarmente e soprattutto guidati, grazie alla presenza dell’assistente virtuale che accompagna il paziente lungo tutto il percorso.

Al fine di rendere il tutto più rassicurante per il paziente, nell’app è presente un avatar, chiamato Arianna, una guida e un’assistente virtuale che aiuterà chi si deve sottoporre all’intervento chirurgico per il tumore al pancreas ad orientarsi nel percorso pre e post operatorio all’interno della Fondazione Poliambulanza di Brescia.

Dai primi numeri, forniti dalla fondazione, i risultati sono sensazionali: sui primi 20 pazienti, che hanno utilizzato Visio Medic per ricevere informazioni sulla malattia, NESSUNO di essi ha sentito la necessità di andare a cercare altre informazioni su internet. I medici sono molto orgogliosi di questo traguardo, infatti su internet le informazioni spesso non sono attendibili oppure sono frammentate.

Inoltre VisioMedic ha avuto molta risonanza tra i media in quanto numerose testate giornalistiche, tra cui il Corriere delle Sera e la Repubblica, hanno scritto articoli sulle potenzialità dell’app. Grazie a questo progetto Experenti ha dimostrato che è possibile sfruttare al meglio la mixed reality per aiutare concretamente i malati più in difficoltà.

 

Scopri qui la Case History:

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