La realtà aumentata migliora l’esperienza retail
Nonostante la grande cavalcata degli e-commerce, moltissimi consumatori preferiscono fare shopping nel retail perché vivono l’atto dell’acquisto come un’esperienza. I negozi infatti vengono allestiti per ricreare nel visitatore emozioni positive, stimolando i 5 sensi e avvolgendolo in un mondo magico. Questo fa conferire un valore aggiunto ai prodotti che vengono venduti nello store. Con la pandemia, in molti hanno scoperto le piattaforme e-commerce, apprezzando le qualità dei questi strumenti come la comodità e facilità d’acquisito.
Per riportare i consumatori negli store, ora c’è bisogno di ricreare, in tutta sicurezza, l’esperienza sensoriale che, prima del covid, era tanto amata. Per fare ciò la tecnologia può venire in nostro soccorso, implementando nei punti vendita delle soluzioni in realtà aumentata. In questo modo sarà possibile costruire nuovi percorsi di attrazione e informazione, che creano valore aggiunto. Secondo eMarketer il 71% dei clienti comprerebbe più volentieri se avesse la possibilità di esperire il prodotto in AR/VR e il 40% sarebbe addirittura disposto a pagare di più se avesse la possibilità di provare il prodotto con esperienze AR/VR.
Vediamo degli esempi dedicati al mondo del retail:
1. AR per la personalizzazione del prodotto
Con la realtà aumentata è possibile creare un sistema di configurazione di prodotto, con cui l’utente può personalizzarlo sulla base delle proprie esigenze e del proprio gusto. Questa soluzione può essere adattata a svariate categorie merceologiche, dalla moda all’automotive, dall’arredo alla tecnologia. Una volta creato il proprio modello, sarà possibile vederlo a dimensioni reali nello spazio fisico. Questo permette ai negozi anche di tenere a scaffale un numero limitato di prodotti, visto che con l’AR è possibile visualizzare in scala 1:1 l’intero catalogo.
2. AR per l’hairstyle
Per far vedere ai clienti, l’effetto finale dell’applicazione di una tinta sui loro capelli, la realtà aumentata può fare la differenza. Attraverso degli specchi AR, l’utente potrà vedere sui propri capelli quale colore o quale nuovo taglio soddisfa maggiormente il proprio gusto e solo successivamente sottoporsi al trattamento. In questo modo sarà più soddisfatto del risultato e agirà più sicuro della propria scelta.
3. AR per il make up
I numerosi tester dei cosmetici, che vengono aggiunti agli espositori in store, sono stati progressivamente rimossi per motivi igienico-sanitari. Il mondo retail del make-up si converte la realtà aumentata con la creazione di app try-on. Queste applicazioni in realtà aumentata permettono una simulazione del make up virtuale direttamente sul volto dell’utente, per individuare i prodotti che meglio si adattano al proprio incarnato. Si possono provare tutti i cosmetici come ombretti, rossetti, mascara, ma anche blush, illuminanti e fondotinta, sfruttando la fotocamera dello smartphone.
4. Simulatori d’arredo AR
Le app di realtà aumentata aiutano l’utente ad arredare la propria casa, proiettando in qualsiasi ambiente i mobili in 3D a dimensioni reali. Una volta che la fotocamera dello smartphone ha misurato le dimensioni della stanza, si potranno selezionare i vari arredi, complementi, rivestimenti o elettrodomestici, per farli comparire in scala reale nel punto esatto dove verranno collocati. In questo modo è possibile valutare al meglio gli ingombri, il colore e lo stile, prima di procedere con l’acquisto. Una sorta di preview realistica dell’arredo, che permetterà acquisti più consapevoli e, di conseguenza, maggiore soddisfazione. Un esempio è l’app di Ikea.
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L’Oréal lancia il make up virtuale per le videoconferenze
La pandemia mondiale ha cambiato completamente il nostro modo di incontrare colleghi, clienti, partner e fornitori, facendoci prediligere le videoconferenze a distanza. È diventato ormai normale partecipare a riunioni su Skype, Meets, Zoom, … permettendoci di vedere i nostri interlocutori dal busto in su.
Chi non ha mai fatto una conference call indossando la camicia ed i pantaloni della tuta? Questo modo di vestirsi è diventato la divisa ufficiale dello smartworking, in quanto ci permette di apparire eleganti e formali anche quando si lavora dal salotto di casa. Inoltre, soprattutto per la componente femminile, è essenziale anche aggiungere un po’ di trucco, per risultare belle e ordinate quando si incontrano virtualmente altri professionisti.
L’Oreal Signature Faces
Nell’anno del boom delle video conference, L’Oréal vuole lasciare il segno e lancia Signature Faces, uno strumento di trucco digitale in realtà aumentata. Il marchio francese non è nuovo a questa tecnologia. È da anni infatti che investe nell’augmented reality allo scopo di far provare virtualmente trucchi e tinte per capelli alle consumatrici di tutto il mondo. In pochi istanti è possibile applicare al proprio viso tantissimi prodotti disponibili a catalogo per capire quale colore si addice meglio al nostro incarnato.
Ora il servizio viene potenziato, permettendo allo strumento di interfacciarsi con tutte le maggiori piattaforme di videoconferenze come Meets, Zoom e Skype. Signature Faces potrà quindi applicherà sul proprio viso un perfetto make-up, da sfoggiare durante tutti i nostri incontri virtuali lavorativi e non.
Quest’innovazione permetterà alle donne di evitare di passare molto tempo a truccarsi prima di una video call e nel frattempo le aiuterà a capire quali prodotti L’Oréal sono più adatti a loro. In questo modo il brand, oltre a portare un nuovo valore nella vita di tutti i giorni, punta a fidelizzare i clienti e a far conoscere loro i tutti i prodotti presenti a catalogo.
Il brand afferma: “Le nostre videocamere sono sempre accese. È cambiato radicalmente il nostro modo di lavorare, di socializzare e di esprimerci. L’Oréal Paris abbraccia i nostri nuovi stili di vita digitali e crea look che si possono ottenere solo online, sbloccando un’esperienza completamente nuova del trucco moderno.”
Per scoprire come installarlo sul tuo PC, ti rimandiamo alla pagina ufficiale di Signature Faces.
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Make up con la realtà aumentata e nei negozi spariscono i tester
L’emergenza sanitaria da covid-19 ha rivoluzionato il modo con cui ci approcciamo ai prodotti, anche per quelli che riguardano il make up. Dopo 2 mesi di chiusura forzata a causa del lockdown ora i punti vendita stanno riaprendo al pubblico, portando però alcuni accorgimenti per evitare il contagio. I numerosi tester, disseminati tra gli scaffali, sono stati rimossi per motivi igienico-sanitari. Come facciamo ora a capire quali sono le tonalità di colore che ci stanno meglio? Il mondo del make-up si converte al digitale con la realtà aumentata.
Qualche brand già aveva esplorato questa tecnologia qualche tempo fa, come ad esempio Sephora e L’Oreal. Ora queste app try-on stanno diventando un must have per tutte le aziende del beauty. Dovendo rinunciare a tester e prove trucco dal vivo, molti e-commerce si sono dotati di applicazioni in realtà aumentata che permettono una simulazione del make up virtuale ma efficace. Questa soluzione permetterà agli utenti di individuare anche da casa i prodotti che meglio si adattano al proprio incarnato.
Si potranno provare ombretti, rossetti, mascara, ma anche blush, illuminanti e fondotinta, sfruttando la fotocamera dello smartphone. In questo modo si vedrà subito un’anteprima in tempo reale del make up selezionato, prima di acquistare i prodotti online o in negozio.
I brand che hanno già adottato il try-on make up
Oltre ai già citati Sephora e L’Oreal, altri brand del mondo della cosmesi hanno recentemente adottato soluzioni di realtà aumentata try-on per migliorare l’esperienza di acquisto.
Lancome permette di provare tutte le sfumature del nuovo rossetto Absolu, ed aiuta anche a individuare la finitura migliore per l’utente, attraverso una vera e propria guida all’acquisto, con cui valutare da vicino tutti i prodotti. Non necessita di nessuna installazione perché è perfettamente integrato nel sito.
Mac Cosmetics offre l’opportunità di provare virtualmente da casa tutte le nuance e trovare quella perfetta per il nostro viso, non solo per rossetti e lucidi ma anche per gli ombretti.
Tra le esperienze più complete ci sono quelle di Maybelline, NYX Professional e di YSL Beauty che offrono la possibilità di provare virtualmente tutti i prodotti, dal fondotinta all’illuminante, dal rossetto all’ombretto. Inoltre queste app permettono all’utente di valutare il prima e il dopo, una funzione molto utile per confrontare le varie tonalità di fondotinta.
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Nella fase 2 la moda diventa sempre più smart con la realtà aumentata
L’avvento del coronavirus ha messo in crisi uno dei settori più importanti del mercato italiano: la moda. Sfilate cancellate, shooting bloccati, campagne vendita sospese, negozi chiusi per più di due mesi, sono solo alcuni dei disagi che la pandemia ha portato al mondo del fashion.
Ora con la fase 2, il settore è pronto a ripartire ma non tutto tornerà subito come prima. Pertanto l’e-commerce giocherà un ruolo ancora molto importante durante questo periodo, però ha bisogno di essere più efficiente. Per aumentare le vendite la moda ha la necessità di reinventarsi, infatti molte case di moda stanno investendo nella realtà aumentata.
La realtà aumentata al servizio della moda
Il colosso low cost Asos ha integrato la realtà aumentata nelle pagine dei prodotti della propria app. Prima i capi venivano mostrati su modelli in carne e ossa, ora saranno sei avatar creati digitalmente a indossare fino a 500 capi a settimana. Basterà scegliere quello che assomiglia di più al proprio aspetto fisico per poi fargli provare tutti i capi prima dell’acquisto.
La boutique fiorentina Luisaviaroma ha annunciato qualche giorno fa l’app MOD4, che rende lo shopping online un gioco interattivo. I clienti possono creare i propri avatar, collezionare i loro articoli preferiti e socializzare con altri utenti con vere e proprie fashion challenge.
Yoox sta utilizzando, ormai da qualche anno, l’app YOOMIRROR realizzata combinando Intelligenza Artificiale e Realtà Aumentata. Il ritratto selezionato viene digitalizzato per generare un avatar 3D personalizzato, sui cui provare tutti i capi presenti nell’e-commerce. Con questa tecnologia gli utenti potranno esplorare il meglio dell’offerta moda di YOOX in modo personalizzato, interattivo e coinvolgente.
Anche Gucci ha combinato la realtà aumentata e l’Intelligenza artificiale per permettere ai consumatori di provare virtualmente la sua linea di scarpe da ginnastica Ace. Tutto ciò che gli acquirenti devono fare è puntare la fotocamera del loro smartphone ai loro piedi e le sneakers virtuali appariranno magicamente sopra di essi.
Burberry ha lanciato uno strumento AR, in partnership con Google, che consente agli utenti di avere un’idea migliore delle caratteristiche del prodotto prima di acquistarlo online. Cercando la borsa Burberry Black Tb o le sneakers Arthur Check su Google, gli utenti potranno vedere in 3D a dimensioni reali nel proprio ambiente.
Il gruppo Marzotto, leader nella produzione di tessuti per la moda, sta utilizzando la realtà aumentata per la campionatura dei tessuti. Le visite agli showroom fisici infatti saranno fortemente contingentate, perciò l’azienda sta esponendo i campioni online. Per vedere più nel dettaglio le trame dei tessuti, in lino, in cotone o in lana, verrà utilizzata l’AR.
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Puma lancia la prima scarpa in realtà aumentata
Qualche mese fa Puma ha presentato sul mercato le prime scarpe in realtà aumentata che prenderanno vita grazie ad un’app. Molti infatti gli effetti ed i giochi interattivi pensati per coinvolgere gli utenti e per valorizzare l’esperienza d’uso.
Scaricando l’app PUMA LQD CELL disponibile su App Store e Google Play, i consumatori possono scansionare la silhouette futuristica delle PUMA LQD CELL Origin AR per accedere ad effetti esclusivi. Si possono infatti ottenere filtri e aggiungere effetti divertenti a foto e video della scarpa. Ad esempio è possibile appiccare il fuoco alle proprie scarpe oppure visualizzarle smontate. L’app include anche “LQDASH”, un gioco in realtà aumentata e la possibilità di configurare virtualmente le proprie sneakers.
LQD CELL Origin AR è la risposta di PUMA a un mondo in cui il confine tra realtà e regno virtuale diventa sempre più confuso. Con questo modello il brand fonde i due mondi creando un prodotto esperienziale, pensato per dare un valore aggiunto ai consumatori.
Si tratta inoltre della prima di una linea di scarpe che utilizza la nuovissima tecnologia LQD CELL rende la calzatura più compatta e flessibile grazie a un’ammortizzazione che deriva dall’uso di celle esagonali Profoam.
Le LQD CELL Origin AR sono disponibili in edizione limitata su PUMA.com e presso alcuni rivenditori selezionati in tutto il mondo.
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Con l’app Gucci le scarpe si provano con lo smartphone
La realtà aumentata sta diventando la tendenza più invidiata nel settore fashion. Molti marchi hanno deciso infatti di includerla nelle proprie app per permettere agli utenti di vedere i prodotti in anteprima. In questo modo i consumatori possono prendere decisioni più consapevoli, soprattutto quando l’acquisto viene fatto online.
Gucci, storico brand italiano del lusso, ha incluso nella propria app la possibilità di provarsi le scarpe attraverso il proprio smartphone. Per vedere l’effetto basterà solo scegliere il modello di sneakers della collezione Ace ed inquadrare i propri piedi con la fotocamera. In un attimo le scarpe selezionate compariranno proprio sopra ai piedi. Successivamente, collegandosi al sito web gucci.com, i clienti possono acquistare immediatamente le sneaker Ace che preferiscono. Gli utenti possono anche scattarsi selfie con i loro modelli Ace preferiti “indossati” per poi condividerli sulle piattaforme social.
La nuova tecnologia consentirà a Gucci di presentare in anteprima i modelli più recenti ai suoi fan, offrendo loro la possibilità di provarle virtualmente prima del lancio ufficiale. Un’esperienza coinvolgente e interattiva che andrà a rafforzare non solo il rapporto tra brand e consumatore ma anche la capacità di vendita.
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La rivoluzione della cosmetica è arrivata: le app in realtà aumentata fanno tendenza
La realtà aumentata sta diventando il nuovo trend dell’industria cosmetica. Molti grandi Brand come L’Oréal e Sephora sono sensibili a questa tematica e stanno investendo nello sviluppo di App AR. Non solo perché vogliono essere percepiti come pionieri dell’innovazione digitale, ma perché questa tecnologia permette di personalizzare l’offerta, ascoltare sempre di più un consumatore esigente, raccogliere dati utili alla realizzazione di prodotti futuri.
Sephora ha rilasciato l’app AR Virtual ARTIST che consente ai clienti di provare oltre 20.000 prodotti venduti dal brand come rossetti, ombretti, ciglia finte e molti altri cosmetici. Aiuta gli utenti ad eseguire digitalmente tutorial di bellezza sul proprio viso per imparare come ottenere determinati look. Inoltre usa l’intelligenza artificiale per aiutare i clienti a trovare la giusta tonalità di colore in base al tono della propria pelle.
L’app in realtà aumentata di L’Oréal Style My Hair integra la tecnologia 3D real time per provare in anteprima un nuovo colore di capelli. L’app AR YouCam Makeup app, sempre rilasciata da L’Oreal, permette non solo di provare diversi look di make up, ma anche avere un’analisi dettagliata della pelle, come curare imperfezioni, rughe, ricevendo anche dei consigli su prodotti specifici.
L’industria cosmetica ha iniziato ad esplorare le tecnologie digitali prima di molti altri settori di prodotti di consumo. Infatti permettono alle aziende di raccogliere dati preziosi riguardanti i propri clienti al fine di personalizzare l’offerta. Questa personalizzazione rende la vita più facile agli acquirenti, facendo di conseguenza incrementare le vendite dei marchi del beauty.
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Arte contemporanea con la realtà aumentata
Quando la tecnologia incontra l’arte
Lunedì 7 maggio Experenti ha approdato a Londra per portare la realtà aumentata nel mondo dell’arte contemporanea. Infatti, uno storico brand di alta moda ha deciso di includere, nel proprio pop up store nel prestigioso centro commerciale londinese “Selfridges”, anche delle opere d’arte visibili attraverso la realtà aumentata. Si tratta dell’opera d’arte contemporanea “Monolith” realizzata dell’artista britannico Marc Quinn.
Ruotando un’ipad, agganciato ad un apposito supporto, è possibile intravedere le opere d’arte che compaiono al centro del pop up store. Questo progetto ha generato un grandissimo effetto wow, in quanto tutti i passanti ed i clienti dello store si sono fermati ad ammirare le opere di Marc Quinn che compaiono “per magia”.
Guarda qui le foto dell’evento!
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