Industria 4.0: come funziona l’iperammortamento dei beni materiali?
Di Michela Calculli
Nell’ambito del Piano Nazionale Industria 4.0, presentato dal Governo italiano nello scorso settembre 2016, è stata creata un’opportunità dagli enormi risvolti industriali, economici e finanziari per le imprese italiane: l’iperammortamento sui beni materiali che rispettino determinate caratteristiche legate appunto al concetto di Industria 4.0. Vediamo le caratteristiche del beneficio e le modalità di accesso.
I beni coinvolti e quelli esclusi dall’iperammortamento
L’accesso all’iperammortamento riguarda una platea limitata di soggetti ma soprattutto di oggetti. Innanzitutto possono accedervi esclusivamente i titolari di reddito di impresa (sono dunque esclusi i liberi professionisti).
Il Governo ha poi individuato il perimetro di applicazione del beneficio su determinati beni.
I beni agevolabili sono i “Beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello «Industria 4.0»” (indicati in dettaglio nell’allegato A alla Legge di Bilancio 2017, il link a tale allegato è disponibile al fondo del presente articolo), che possono essere raggruppari in tre macro categorie:
1. beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti;
2. sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità;
3. dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica «4.0».
Sono inclusi inoltre “dispositivi, strumentazione e componentistica intelligente per l’integrazione, la sensorizzazione e/o l’interconnessione e il controllo automatico dei processi utilizzati anche nell’ammodernamento o nel revamping dei sistemi di produzione esistenti”.
Non è dunque necessario rinnovare il parco macchine per accedere al beneficio, è sufficiente che si provveda all’interconnessione e alla sensorizzazione dell’esistente.
Per completezza indichiamo i beni comunque esclusi dall’iperammortamento:
- beni materiali strumentali per i quali il decreto del Ministro delle finanze 31 dicembre 1988 stabilisce coefficienti di ammortamento inferiori al 6,5%;
- fabbricati e costruzioni;
- particolari beni di cui all’allegato n. 3 alla Legge di Stabilità 2016 (ad esempio le condutture legate alle industrie alimentari, elettriche e di telecomunicazioni).
Iperammortamento e realtà aumentata
Tra i beni indicati nel già citato allegato A della Legge di Bilancio 2017, troviamo i dispositivi di realtà aumentata e virtual reality.
L’Agenzia delle Entrate, nei chiarimenti relativi al Piano industria 4.0 contenuti nella Circolare n. 4/E del 2017 (link al fondo dell’articolo), fornisce un esempio:
“dispositivi intelligenti in grado di fornire istruzioni sul lavoro e di visualizzare in real time i dati sul funzionamento delle macchine e sulle attività che gli operatori dovranno svolgere”.
La stessa circolare precisa che possono accedere all’iperammortamento anche beni immateriali rappresentati da:
“software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la gestione della realtà aumentata tramite wearable device. Si sottolinea che in questa categoria si trovano sia sistemi operativi e applicazioni per visori di realtà aumentata e virtuale, ma anche di altri wearable (braccialetti, orologi, giubbotti, ecc.) che permettano di interagire nel sistema cyberfisico. In questo perimetro si trovano anche applicazioni per smartphone e tablet che abbiano queste caratteristiche”.
In sostanza accedono all’iperammortamento del 150% i soli software embedded, mentre quelli venduti in autonomia possono beneficiare di una maggiorazione pari al 40% (i beni immateriali oggetto di questo beneficio ridotto sono elencati nell’allegato B della Legge di Bilancio 2017, link a fine articolo)
Il requisito dell’interconnessione
L’accesso al beneficio dell’iperammortamento non è però legato alla mera acquisizione dei beni materiali. È infatti condizione necessaria l’interconnessione fra detti beni e i sistemi aziendali.
Riprendendo nuovamente la circolare 4/E, fonte primaria dei chiarimenti dell’Amministrazione Finanziaria, rileviamo infatti quanto sia importante:
“rispettare il requisito dell’interconnessione: il bene, cioè, potrà essere “iper ammortizzato” se, oltre ad essere entrato in funzione, sarà interconnesso al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. Fino ad allora, potrà temporaneamente godere del beneficio del super ammortamento [ammortamento maggiorato del 40%, NdR], se ricorrono i requisiti. Le quote di iper ammortamento del 150% di cui l’impresa non ha fruito inizialmente a causa del ritardo nell’interconnessione saranno comunque recuperabili nei periodi d’imposta successivi.”
I nuovi macchinari, i vecchi macchinari sensorizzati, i software embedded, devono dunque comunicare con i sistemi aziendali. Questo poiché nella logica dell’Industria 4.0 il dato diventa un nuovo e fondamentale “fattore della produzione” in grado di orientare le scelte del management ed ottimizzare gli altri fattori, fino a giungere ad una funzione predittiva.
Periodi di spettanza e fruizione dell’iperammortamento
Possono utilizzare l’iperammortamento le imprese che investono in beni 4.0 entro il 31 dicembre 2017. È possibile utilizzare il beneficio anche per i beni ordinati entro il 31 dicembre 2017 e consegnati entro il 30 giugno 2018, in questo caso però devono essere stati versati acconti pari al 20% del costo entro il 31 dicembre 2017.
Ma come abbiamo detto l’acquisizione del bene garantisce il solo superammortamento (maggiorazione del 40%). Per poter usufruire del 150%, occorrerrà provvedere all’interconnessione del bene con i sistemi aziendali. L’iperammortamento potà essere fruito soltanto a partire dal periodo in cui è avvenuta detta interconnessione.
Attenzione! Le date indicate quali scadenze per gli investimenti potrebbero essere soggette a proroghe di cui si sta discutendo nel momento in cui si scrive questo articolo.
Iperammortamento: come funziona
L’iperammortamento rappresenta l’opportunità di ammortizzare un bene aziendale al 250% del costo sostenuto. Questo in parole povere comporta nel corso del periodo di ammortamento un risparmio fiscale pari al 36% costo di acquisto.
Come si determina il risparmio fiscale? Considerando la riduzione dell’IRES da versare, pari a 150×24%, dove 150 è il maggior ammortamento fiscale concesso dalla norma e 24% è l’aliquota IRES 2017.
In sostanza se si acquista un bene al costo di 100.000 euro, al termine del periodo di ammortamento tale costo sarà stato abbattuto di 36.000 euro (oltre un terzo, dunque).
Dichiarazione, attestazione e analisi tecnica
Gli investimenti che accedono ai benefici fiscali del piano Industria 4.0, necessitano di una documentazione di supporto, necessaria ai fini delle verifiche fiscali. In particolare:
• dichiarazione resa dal legale rappresentante per gli investimenti inferiori ai 500.000 euro;
• perizia giurata o attestazione di conformità per i beni con costo superiore a 500.000 euro.
Tale documentazione deve dimostrare che il bene rientra tra quelli elencati nel Piano e che esiste l’effettiva interconessione fra gli stessi e i sistemi aziendali.
Ovviamente anche le aziende che investono cifre inferiori a 500.000 euro possono decidere di tutelare in maniera più efficace il proprio investimento avvalendosi di un’analisi tecnica imparziale e della conseguente perizia giurata o attestazione di conformità.
Documentazione a supporto dell’approfondimento
Piano Nazionale Industria 4.0
Allegato A e Allegato B
Circolare 4/E 2017 dell’Agenzia delle Entrate
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Epson Moverio BT-300: augmented reality and drones
Today we talk again about Mobile World Congress, the conference on the new technologies related to mobile that was held last week in Barcelona, and this time we do so to talk about Epson’s new headset, Moverio BT-300.
The first version of Moverio dates back to five years ago, when things in the augmented reality world were pretty different, and in fact the viewer was not comfortable to wear; then we saw the second generation of the device, the Moverio BT-200, less bulky, but still a bit heavy.
The prototype presented at MWC, instead, is a pretty enhanced version: as first thing, it is 72% lighter than the previous model. The device features a 0.43-inch Silicon OLED HD display with 1280×720 pixels resolution and is powered by a quad-core Intel Atom X5 processor and runs on Android 5.1 Lollipop operating system. The smart glasses also come equipped with a 5MP camera. Processor and controls are included inside a little box, that works as controller with some Android-based buttons.
Moverio, on the opposite of Google Glass, is a device created from the beginning thinking about the business field and not the consumer market; this version follows the same path and through it augmented reality will be helping mostly workers. Another of its applications seem will be the control of drones: drones operators at the moment have to control their devices mostly with smartphone apps; useless to say that this is not the most comfortable way. Moverio BT-300 will make possible to control them through smart glasses, with commands overlayed to reality, directly in front of the operator’s eyes.
Epson BT-300 is available for pre-order from company’s website priced at $799 and the shipping will begin later this year.
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Holograms you can touch? Haptoclone makes it possible
When we say augmented reality and holograms, the first sense that comes to mind is sight; after all, augmented reality is that technology that lets us add invisible data and information superimposing them on the reality we can see. This was true until the University of Tokyo decided to change this concept: what if you could actually touch augmented reality?
It seems impossible, but it isn’t: some Japanese haptic researchers from the University of Tokyo’s Department of Complexity Science and Engineering (DCSE) are working on a project called Haptoclone that will make possible to make holograms sensitive to the touch of our hands or other objects, as if they weren’t simple images.
Practically, Haptoclone uses a method called “telehaptic“, through which the image of an object inserted in a device can be sent to another device of the same type, creating the illusion of touching the hologram you can see. The devices are two box-like contraptions, each lined with four ultrasound arrays that emit ultrasonic radiation pressure. In a box there’s a Kinect sensor to capture movement, in the other one the ultrasound arrays project the image exactly in the same position and make it haptic.
“It would be great to allow people in different locations to communicate with one another while experiencing a sense of touch.”, said Yasutoshi Makino, researcher.
For the moment, anyway, the scientists admit that the images could be just slightly perceived, but it is for a safety motivation: as Hiroyuki Shinoda, a professor at University of Tokyo, explains, “The [level] of ultrasound we’re currently using is very safe, but if it’s too strong, ultrasound can damage the insides of the human body such as the nerves and other tissues. We have to consider the limitations.”
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Marriott Hotel porta la realtà aumentata in camera
La prestigiosa catena alberghiera di lusso Marriott continua ad appassionarsi e a stupirci con la realtà aumentata, dopo aver lanciato la campagna “Teleport” per regalare uno splendido viaggio “virtuale” alla scoperta di Londra e delle Hawaii ai suoi clienti, oggi decide di utilizzare questa innovativa tecnologia per promuovere due delle sue più importati strutture.
Gli hotel protagonisti sono il New York Marriot Marquis e il London Marriot Park Lane, l’idea del brand è quello di offrire ai clienti un servizio d’intrattenimento esclusivo il “VRoom Service” consentendo loro di ordinare comodamente in camera ” esperienze aumentate di viaggio” volte alla scoperta di posti nuovi e inesplorati.
Il progetto che per ora è in fase sperimentale, è stato realizzato in collaborazione con Samsung Electronics America, e prevede che una volta che il cliente abbia effettuato l’ordine tramite l’interno dedicato al servizio oppure utilizzando l’applicazione Marriott Mobile Request, gli venga consegnato comodamente in camera un Kit comprensivo di un visore Samsung Gear VR , un paio di auricolari, delle istruzioni dettagliate e semplici per procedere e iniziare l’avventura!
Visori e auricolari danno l’accesso a filmati speciali in realtà aumentata, ogni singolo contenuto propone una destinazione di viaggio differente, non resta che scegliere cosa si vuole esplorare virtualmente per iniziare un’ esperienza immersiva.
Insieme a VRoom Service, Marriott lancia “VR Postcards” ossia dei video sempre fruibili mediante i visori Samsung che constentono al cliente di immergersi e scoprire angoli del mondo lontani mediante le esperienze di tre viaggiatori, e perché no magari lasciarsi anche ispirare per le prossime vacanze!
Michael Dail, Vice Presidente della catena alberghiera ha affermato:
Utilizziamo la realtà aumentata in diversi settori, perché non utilizzarla anche per dei viaggi virtuali assolutamente unici? Vogliamo offrire un’esperienza creativa che stimoli il pensiero dei nostri ospiti, il progetto VRoom combina lo storytelling con la tecnologia, due cose molto importanti per i viaggiatori di nuova generazione.
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Expo 2015: alla scoperta dell’Egitto in realtà aumentata
Siete affascinati dalla storia dell’antico Egitto con le sue piramidi, i suoi faraoni, la sfinge di Giza?
Se avete in programma di fare una visita all’Expo 2015 non perdetevi la possibilità di vivere un’esperienza emozionante e unica che il padiglione di questo affascinante paese è in grado di offrire: un viaggio virtuale alla scoperta dell’Egitto in realtà aumentata.
Posto nel Cluster bio-mediterrano, composto da quattro sale, il padiglione dell’Egitto vi regalerà l’opportunità di conoscere attraverso la realtà aumentata non solo la storia egizia, ma anche le sue tradizioni culinarie.
All’ingresso del padiglione verrete muniti di tablet necessario per affrontare l’entusiasmante viaggio di scoperta.
Il percorso inizia nella prima sala, dove sono presenti quattro pannelli grafici, puntando il dispositivo verso ogni singolo pannello, magicamente apparirà Iside, dea della fertilità che vi porterà indietro nel tempo, e vi guiderà in un viaggio storico culinario scandito in quattro diverse epoche storiche: periodo faraonico, greco-romano, copto e islamico.
Un altra stupefacente avventura vi aspetta una volta entrati nella seconda sala, vi basterà indossare degli appositi visori per la realtà aumentata per dare inizio ad un viaggio in epoche che non avete mai vissuto, un ologramma tridimensionale, caratterizzato da fasci di luce, prenderà vita davanti i vostri occhi, per raccontarvi una storia legata ad alcune tradizione del paese.
La terza sala vi regalerà invece la possibilità di immedesimarvi totalmente e vestire i panni di un faraone, troverete uno specchio nel quale vi vedrete riflessi con costumi egizi antichi, un camerino virtuale che vi darà la possibilità di provare più di un vestito, ma la cosa più inedita e che vi troverete totalmente immersi nell’antico Egitto, circondati da oggetti e persone animate che non esistono realmente, e che vi mostreranno cose mai viste prima.
Nella quarta sala, troverete un angolo ristoro nel quale dopo aver vissuto emozioni esaltanti e dopo aver viaggiato nella storia della tradizione culinaria egizia, potrete realmente gustare i sapori tipici della cucina locale.
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Skylanders BattleCast: il gioco di carte collezionabili in realtà aumentata
La realtà si mescola al virtuale e alla fantasia, regalando emozioni e divertimento ai piccoli amanti dei videogiochi.
Questa la promessa di Activision Blizzard, azienda statunitense, produttrice e distributrice di videogames, che recentemente ha svelato l’arrivo di un nuovon gioco di carte collezionabili in realtà aumentata che unirà elementi reali e virtuali nel mondo di Skylanders.
Skilanders BattleCast, questo il nome del nuovo gioco destinato ai dispositivi mobile, che mescola la passione legata alle collezioni con l’adrenalina del combattimento strategico.
Skilanders BattleCast è un gioco di carte a tutti gli effetti, i giocatori potranno acquistare i pacchetti di carte sia in formato fisico, presso i punti vendita autorizzati, sia in formato digitale. Basterà scannerizzare con il proprio smartphone le card, e grazie alla realtà aumentata la magia avrà inizio, le carte prenderanno vita: creature fantastiche, con le quali è possibile interagire per combattere duelli avvincenti regaleranno delle splendide emozioni ai giocatori.
Eric Hirshberg, CEO di Activision, afferma:
Skilanders BattleCast è stato concepito sin dall’inizio con l’obiettivo di portare Skilanders in vita sui device mobile, il nuovo videogame combina il gioco di carte fisico con il gioco mobile in una nuova formula. Si tratta del nostro più grande investimento e di una delle nostre idee più magiche di sempre.
Il gioco sarà free-to-play, unica spesa l’acquisto delle carte, di cui però ancora non se ne conosce il costo, diverse saranno le modalità di gioco possibili, sarà offerta la possibilità di giocare singolarmente o con un avversario face-to-face, oppure competere online con altri giocatori.
Josh Taub, vice presidente senior dell’azienda di videogames, ha dichiarato:
Stiamo lavorando per portare in vita le carte fisiche in un nuovo ed emozionante modo. Abbiamo riunito un team di esperti del design di videogiochi, del design di giochi di carte fisici, giocatori di carte professionisti e artisiti di carte, per creare un’esperienza unica. Con Skilanders BattleCast, i fan possono attendesi la stessa creatività, innovazione e divertimento che il noto gioco da sempre regala ai suoi follower.
Non è ancora stata svelata la data precisa di arrivo sul mercato, unica certezza è che sarà possibile giocarci entro il 2016!
Curiosi di vedere come sarà date uno sguardo al video di presentazione
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[VIDEO] Trasformate il vostro smartphone in un proiettore di ologrammi
E’ Ferragosto, siamo in vacanza e abbiamo un po’ più di tempo a disposizione: in attesa di avere finalmente per le mani un visore per realtà virtuale o realtà aumentata, perché non provare a divertirsi con il proprio smartphone? Dai videogiochi all’arredo al makeup, esistono tante app da scaricare per provare la realtà aumentata sui vostri dispositivi mobile, per esempio quella di Experenti, che potete trovare in scaricamento free per Android e iOS e provare con le apposite schede di esempio.
Ora potete provare a divertirvi anche a trasformare il vostro dispositivo mobile in un proiettore di ologrammi grazie al video tutorial creato da Mrwhosetheboss, diventato virale in pochissimo tempo.
I materiali sono comuni e bastano pochi passi.
Avrete bisogno di:
– carta millimetrata
– penna
– custodia di un cd
– scotch
– coltello
– forbici
– smartphone
Seguite il video per:
– disegnare e ritagliare un trapezio sulla carta millimetrata
– usare il trapezio per trasporlo sulla custodia del cd
– creare quattro di queste forme e incollarle insieme per creare una specie di lente
Ora non rimane che andare al link del video demo presente nella descrizione del video sopra, porre la lente sullo schermo dello smartphone e rimanere a bocca aperta.
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I Google Glass cambiano aspetto: arriva l’ Enterprise Edition
E’ già da un po’ che si sente parlare della volontà di Big G di introdurre una nuova versione dei suoi occhiali per la realtà aumentata. Fino a qualche giorno fa poco si sapeva circa le intenzioni di Google, fino a quando alla Federal Communications Commission degli Stati Uniti non è stato presentato un nuovo dispositivo con il codice A4R-GG1, per richiedere le necessarie certificazioni.
Secondo le indiscrezioni degli addetti ai lavori il colosso di Mountain View ha intenzione di dedicare la sua nuova versione dei Google Glass ad un target professionale, da qui nasce l’ idea di creare i Google Glass Enterprise Edition.
I nuovi visori presenteranno delle novità e delle evoluzioni in ambito hardware rispetto alla precedente versione Explorer, saranno caratterizzati da un display molto più ampio e saranno dotati di un processore Intel che oltre a migliorarne la qualità delle performance, garantirà una maggiore durata della batteria, indiscutibilmente comodo se il dispositivo è utilizzato per lavoro, saranno inoltre capaci di supportare le reti Wifi a 5 GHz. I nuovi Glass risultano studiati per lo streaming video, elemento molto importante e utile per alcune categorie di professionisti.
Secondo le voci dei rumors gli unici fortunati che potranno avere l’enterprise edition degli occhiali, saranno esclusicamente le aziende che hanno aderito al programma Glass for Work avviato da Big G.
Sembrerebbe che attualmente ci siano cento diverse versioni test dei Glass Enterprise Edition distribuite alle aziende partner, la versione ufficiale dovrebbe essere resa nota entro la fine del 2015.
La Explorer edition dei Google glass non ha trovato fin ora il successo desiderato dall’azienda, non ha rispettato le aspettative di Big G di fare dei suoi dispositivi per la realtà aumentata dei prodotti di Massa irresistibili, anche se dobbiamo dire che in campo educativo e medico hanno aperto strade molto interessanti per l’applicazione della realtà aumentata.
Questo il motivo per cui il progetto dei Glass era stato messo per un periodo di tempo da parte per poi effettuare un cambio guida affidando il tutto a Tony Faddell che ha subito dirottato la strategia cercando la strada vincente.
Potrebbe essere quella dell’ambito professionale la strada giusta per i Google Glass?
Attendiamo con curiosità di vedere quali sorprese ancora non svelate Google ci riserverà!
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Realtà aumentata: mercato da 4 miliardi di dollari nel 2018
Il mercato della realtà aumentata e di quella virtuale, settori affini ma dalle caratteristiche diverse, è in costante crescita, questo quanto emerso da un nuovo Report di Css Insight, società di analisi.
La realtà aumentata ha tutte le carte in regola per diventare una delle tecnologie di maggior successo nei prossimi dieci anni, per raggiungere un giro d’affari dal valore di quattro miliardi di dollari nel 2018.
Il successo di tale tecnologia è sicuramente legato al diffondersi e all’aumento delle vendite di visori e occhiali smart per le sensazioni aumentate come i Google Glass, basti pensare che nel 2017 ne verranno consegnati in tutto il mondo più di 12 milioni.
Vediamo secondo i dati ottenuti dall’analisi di Css Insight i settori in cui la realtà virtuale avrà maggiore presa, primo fra tutti senza ombra di dubbio quello dei videogames, a seguire il settore turistico, il marketing e i social network.
Ben Wood, chief of research della società d’analisi ci tiene a sottolineare che l’utilizzo di questa tecnologia non sarà solo riservata ad un target medio alto disposto ad acquistare dispositivi molto costosi, ma saranno concepiti dei dispositivi low cost compatibili con gli smartphone che consentiranno di utilizzare questa tecnica spendendo pochi dollari.
La tecnologia della realtà aumentata raggiungerà ottimi risultati nei settori della logistica, della medicina, del design, dell’educazione, campi in cui già oggi si inizia a far spazio all’innovazione. Considerando la situazione attuale della società, caratterizzata dalla forte presenza di dispositivi mobile, la realtà aumentata che consente di integrare elementi e informazioni virtuali nel mondo reale è certamente destinata ad avere un grande potenziale di sviluppo sul mercato, non solo nei settori sopra indicati, Experenti già oggi offre diverse soluzioni applicabili a diversi campi, dalla pubblicità all’editoria, all’enogastronomia e molto altro ancora. Se l’idea di utilizzare la realtà aumentata per far conoscere e promuovere il vostro business in maniera innovativa vi alletta e siete curiosi di saperne di più date uno sguardo alle nostre soluzioni che vi consentiranno di trasformare il vostro messaggio in esperienza.
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Realtà aumentata: il futuro del retail
Il mondo del retail risulta essere oggi caratterizzato dalla presenza di numerosissime aziende concorrenti tra loro, i brand e i retailers devono quindi pensare a dei modi innovativi e nuovi per catturare l’attenzione dei clienti e differenziarsi.
Ed è proprio qui che entra in gioco la realtà aumentata, che consente non solo di promuovere e vendere i prodotti in modo del tutto nuovo, ma allo stesso tempo permette di rendere spettacolare il momento d’acquisto rendendo lo shopping un’esperienza interattiva ed emozionante.
Diversi sono i possibili campi di applicazione della realtà aumentata al settore del retail, dai camerini virtuali ai cataloghi interattivi in cui i prodotti prendono vita, basta dare libero sfogo all’immaginazione per utilizzare questa innovativa tecnologia in diversi modi.
Vediamo alcuni esempi di successo pensati e realizzati nel settore retail:
- Burberry Beauty Box: nello store londinese, situato a Covent Garden, il lussuoso brand di moda ha utilizzato la realtà aumentata per coinvolgere i clienti in un modo del tutto fantasioso. Posizionando un dispositivo nel angolo nail bar del punto vendita, offrivano alle clienti la possibilità di visualizzare in base al proprio tono della pelle come le varianti di colore dei lucidalabbra potessero stare indosso, il tutto in modo molto simile alla realtà.
- DeBeers: è cosa nota che i diamanti sono una passione per le donne, ma scegliere un gioiello da regalare può essere difficile, per facilitare ciò e rendere emozionante il momento d’acquisto, DeBeers ha utilizzato la realtà aumentata per offrire ai suoi clienti di tutto il mondo la possibilità di provare in modo virtuale i gioielli del marchio Forevermark. Per vedere anelli, collane, orecchini, indossati in modo verosimile alla realtà il brand ha messo a disposizione sul proprio sito la sezione “My fitting Forevermark”, in cui sono presenti dei simboli da stampare, ritagliare e inquadrare. Lo schermo del pc diventa così uno specchio in cui guardarsi con indosso gli splendidi gioielli del brand.
- Shiseido: marchio giapponese leader nel settore beauty, ha legato la realtà aumentata al momento d’acquisto con il Digital Cosmetic Mirror, uno specchio che permette alle donne di scegliere e vedere un make-up completo sul proprio volto in modo virtuale senza la necessità di truccarsi realmente. Lo specchio funge da monitor, suggerisce i colori da provare e basta toccare il colore dell’ombretto preferito che l’occhio come per magia appare immediatamente truccato!
Il futuro del retail è legato all’innovazione e quando parliamo di innovazione non possiamo che subito far riferimento alla realtà aumentata, una tra le tante tecnologie che rivoluzioneranno il nostro modo di fare acquisti, pertanto le aziende devono avvicinarsi a questo magico mondo che rappresenta il futuro, e devono cercare le soluzioni più stupefacenti e idonee per conquistare i propri consumatori, regola numero uno per scegliere il modo migliore di applicare la realtà aumentata al proprio brand e ai propri prodotti: non dare limiti alla fantasia!
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