Una delle applicazioni più interessanti della realtà aumentata è certamente quella in campo educativo: la natura stessa di questa tecnologia, che aggiunge dati importanti al mondo fisico, la rende estremamente utile quando si parla di insegnamento e studio. In passato abbiamo visto esempi quali lo studio della medicina o della geologia, per arrivare addirittura ai corsi per bambini.

Noi di Experenti siamo grandi fan dell’apprendimento costante, ancor meglio se con un pizzico di tecnologia d’avanguardia; non potevamo quindi chiedere di meglio di una delle collaborazioni più recenti che abbiamo avuto la fortuna di poter sviluppare: quella con Arcadia Consulting, realtà che si occupa proprio del legame tra apprendimento e nuove tecnologie.

La mission di Arcadia, primo e unico hub di tecnologie e metodologie per l’apprendimento, è infatti quella di non proporre semplicemente i soliti corsi, ma aiutare le persone a imparare più facilmente, velocemente e con maggiore divertimento. Quale modo migliore che quello di usare le realtà alternative?

Seguendo questo pensiero, abbiamo sviluppato per loro l’applicazione ARgo+ che vi permetterà di sperimentare l’apprendimento con i corsi Arcadia sotto forma di esperienza indimenticabile.

Basterà scaricare l’app, disponibile gratuitamente per Android e iOS, sul vostro dispositivo mobile e, dopo averla lanciata, inquadrare le schede che trovate sul sito ufficiale http://www.arcadia-consulting.it/upload/Argo.pdf: non vi sveliamo il segreto, provateci e siamo certi rimarrete a bocca aperta 😉

Potete trovare la lista delle applicazioni create da Experenti su Google Play  e iTunes.

Italia all’avanguardia nel turismo dedicato al patrimonio storico e archeologico: dopo l’Ara Pacis in realtà aumentata (ne abbiamo parlato qui), ora è la volta del Foro di Traiano!

Grazie al progetto “Museo Glass Beacon: il museo del futuro“, sarà possibile effettuare una visita decisamente particolare del Museo dei Fori Imperiali nei Mercati di Traiano, durante la quale potremo sperimentare il percorso museale in modo completamente immersivo. I monumenti che visiteremo, infatti, prenderanno vita davanti ai nostri occhi grazie a un’app creata ad hoc e all’utilizzo dei visori per realtà aumentata Glass e dei Beacon: quattordici punti di interesse all’interno del percorso di visita si animeranno al nostro passaggio grazie ai Beacon che attiveranno gli occhiali, i quali mostreranno sulle lenti informazioni, testo, immagini, video o una riproduzione audio.

Questo progetto è il risultato del bando “Cultura Futura” indetto dalla Regione Lazio lo scorso anno, aperto ai giovani creativi e finalizzato alla realizzazione di un prodotto hardware e software con caratteristiche cross mediali per la fruizione innovativa di contenuti ed eventi culturali; il concorso è stato vinto da Mirko Di Ciaccio con questo innovativo progetto, che è stato subito accolto dalla Direzione del Museo e sostenuto dalla Sovrintendenza Capitolina dei Beni Culturali, e poi reso tecnicamente possibile da ETT s.p.a.

Per due mesi, dallo scorso 14 Ottobre al prossimo 14 Dicembre, all’interno del Museo dei Fori Imperiali nei Mercati di Traiano sarà possibile ricevere uno dei 9 visori per realtà aumentata Glass e sperimentare gratuitamente l’emozione di vedere uno dei nostri patrimoni archeologici prendere vita.

Pensiamo sia un’ottima occasione per fruire di una delle maggiori meraviglie archeologiche presenti sul suolo italiano in modo indimenticabile, da non perdere!

Anche Experenti crea soluzioni di realtà aumentata applicata al turismo: provale con la nostra app gratuita (iOSAndroid) dopo aver scaricato le tag di esempio.

La realtà aumentata di Google Translate? E’ arrivato un nuovo aggiornamento e Big G ce lo presenta nel modo più divertente possibile!

Una delle feature più incredibili di Google Translate è di certo quella che, tramite la app mobile, permette di inquadrare qualsiasi frase scritta in una lingua differente dalla nostra e tradurla simultaneamente. Immaginatela in azione mentre siete in viaggio in un paese straniero e dovete leggere le indicazioni, o ancora al ristorante per tradurre i piatti locali: non sarà più necessario mettere in valigia il vocabolario, perché l’app di Google Translate potrà venire in nostro aiuto in moltissime situazioni nelle quali non conosciamo la lingua ma abbiamo bisogno di sapere cosa significhi un testo.

Sino a qualche giorno fa, le lingue disponibili per la traduzione simultanea di testi scritti erano sette (Inglese, Francese, Tedesco, Italiano, Portoghese, Russo e Spagnolo), ma adesso sono salite a ben ventisette!
Se non fosse abbastanza, tutto questo avviene senza l’utilizzo di connessione wi-fi o traffico dati ed in modo ancora più veloce di prima.

Non ci credete? Guardate il video che il Team di Google ha deciso di creare per celebrare queste novità utilizzando Google Translate per tradurre simultaneamente una canzone che tutti conosciamo, La Bamba:

Se volete approfondire il funzionamento di Google Translate, potete guardare anche questo video:

Oltre a questa novità, Google ha migliorato il suo strumento per la traduzione anche nella versione voce: adesso sarà possibile avere una conversazione più veloce e precisa anche con una connessione lenta.

Entrambi questi miglioramenti saranno molto utili per i paesi nei quali ancora non vi è connessione veloce: adesso sarà possibile utilizzare questi strumenti in praticamente qualsiasi angolo del globo, senza distinzioni!

Il progetto si chiama #BehindTheFace e sarà attivo a Londra prossimamente.

Si tratta di una serie di poster che verranno appesi in giro per il quartiere di Camden; su ogni poster sarà presente il volto di un personaggio che è stato selezionato come possibile fonte di ispirazione per il prossimo e che, inquadrato con un dispositivo mobile sul quale è installata l’app di realtà aumentata Blippar, mostrerà un breve filmato stile TED talks.

#BehindTheFace è ancora in gran parte Top Secret, ma noi siamo molto curiosi, così abbiamo fatto qualche ricerca. L’ideatore si chiama Jimmy Kyriakou ed è il fondatore di UNBOX, la realtà che sta alla base dello sviluppo di tutta l’idea. Andando sul sito di UNBOX scopriamo che si tratta di un collettivo di creativi e imprenditori con base a Londra il cui scopo è la creazione di progetti volti a scoprire il ruolo che tecnologia pionieristica, arte, moda e musica possono avere nel modellare la società.

Kyriakou ha scelto dodici personaggi che ha reputato essere “change makers”, portatori di cambiamento, che stanno influenzando positivamente le nostre città e ha registrato altrettanti video nei quali gli stessi, tramite la realtà aumentata, potranno prendere vita e recapitarci messaggi d’ispirazione e motivanti. Qui sotto il video nel quale Kyriakou e Brian Rose presentano il progetto, regalandoci anche una piccola dimostrazione:

I volti scelti per #BehindTheFace sono quelli di: Kwali Kumara, insegnante di meditazione; Jimmy Kyriacou, fondatore di UNBOX; Laurence Kemball-Cook, fondatore e CEO di Pavegen; Ambarish Mitra, co-fondatore e CEO di Blippar e pioniere della realtà aumentata; Sigalit Hart, storyteller e artista per bambini; Brian Rose, fondatore di London Real e Silicon Real; Tia Kansara, motivational speaker; Professor Michael Batty, University College London; Priya Prakash, Designer-Fondatrice di D4SC: Design For Social Change; Mimi Bekhechi, direttore di PETA UK; Lazzaro Pietragnoli, Mayor of the London Borough of Camden sino allo scorso Maggio; Simon Pitkeathley, CEO di Camden Town Unlimited.

Sembra non esserci ancora una data certa per lo start dell’iniziativa, ma se vi capita di trovarvi a Camden prossimamente non dimenticate di guardarvi intorno!

La realtà aumentata viene utilizzata giorno dopo giorno in sempre più campi, da quelli industriali a quelli ludici. Oggi parliamo del primo corso per bambini in età pre-scolare e elementare creato al mondo: si chiama Learning Alive ed è stato creato dalla Kaplan Early Learning Company, compagnia con sede in Carolina del Nord che si occupa di fornire prodotti e servizi volti al miglioramento nell’apprendimento infantile, in collaborazione con Alive Studios, realtà impegnata nella creazione di offerte per coinvolgere i più piccoli nello studio della matematica e della lettura.

Learning Alive è una suite comprendente tre programmi/corsi, Letters alive®, Storybooks alive® and Math alive®, per imparare matematica e lettura in modo divertente ed interattivo grazie alla realtà aumentata.

“La realtà aumentata è simile alle tipiche esperienze 3-D, ma in questo caso non c’è bisogno di utilizzare occhiali o strumenti speciali,” ha dichiarato Travis Williams della Kaplan Early Learning Company. “In un momento nel quale la realtà aumentata sta diventando sempre più popolare tra le diverse industrie, questo è il primo prodotto che abbiamo visto che utilizzi questa teconologia nell’apprendimento dei più piccoli.”

I tre corsi durano un anno ed accompagnano i più piccoli nell’apprendimento delle diverse discipline trattate seguendo i Common Core State Standards, gli standard americani per l’apprendimento; sull’effettivo successo di questo metodo sembrano non esservi dubbi: una ricerca effettuata dal Dr. Tamara Ogeltree, Professore Associato di Lettura all’Università della West Georgia, ha dimostrato come l’utilizzo del programma Letters alive® abbia comportato un miglioramento sostanziale nell’apprendimento dei bambini. “Gli studenti con implementazione completa di Letters alive® hanno sperimentato una crescita maggiore nello sviluppo delle skill letterarie rispetto agli studenti che non lo hanno utilizzato affatto” ha infatti concluso Ogletree.

Come stiamo vedendo negli ultimi tempi, l’applicazione della realtà aumentata all’apprendimento è sempre più diffusa e popolare: non vi è dubbio che l’ambiente scolastico sarà uno di quelli che trarranno maggiori benefici dallo sviluppo di questa tecnologia.

Quando abbiamo visto Microsoft HoloLens in azione con Minecraft all’E3 lo scorso giugno, eravamo sorpresi e meravigliati da quel che ci mostrarono sul palco: avevamo davanti ai nostri occhi esattamente quel che ci saremmo aspettati dal migliore visore per realtà aumentata potessimo mai immaginare, ed era semplicemente da lasciare a bocca aperta.

Ma coloro che ebbero la possibilità di testare live il device notarono che l’esperienza non era esattamente quella immaginata vedendolo in azione sui nostri schermi: dopo il nuovo video rilasciato da Microsoft nel quale possiamo osservare il visore nel suo utilizzo alla Case Western Reserve University ogni dubbio è fugato e possiamo finalmente vedere quale effettivamente sia il suo vero campo visivo…e, sfortunatamente, sembra che le nostre aspettative debbano essere ridimensionate.

Nel video, creato per mostrare le possibilità di HoloLens e realtà aumentata nello studio della medicina, ci viene mostrato come gli studenti possano vedere attraverso il visore parti del corpo umano e studiarne i problemi virtualmente, senza alcun rischio per la vita dei pazienti.

Ovviamente l’utilizzo è fantastico, ma nel video per la prima volta realizziamo anche quale sia esattamente la visione di colui che indossa l’headset: è chiaro che vi sia una limitazione del campo visivo aumentato dell’utente durante l’utilizzo di HoloLens; sembra vi sia più una “finestra” di realtà aumentata, che prende circa metà dello schermo, occupando un rettangolo nel mezzo delle lenti degli occhiali, e nella parte rimanente rimanga visibile semplicemente il mondo reale. Questo non si nota più di tanto quando gli oggetti aumentati sono lontani, ma è invece molto chiaro quando sono vicini e di fronte all’utente.

Anche per un progetto incredibile come Microsoft HoloLens, dunque, addirittura utilizzato nello spazio, c’è ancora tanto lavoro da fare: siamo sicuri, ad ogni modo, che presto sarà un prodotto buono come lo abbiamo immaginato.

 Si chiama Expeditions il nuovo ambizioso progetto educativo di Google , finalizzato a portare la tecnologia della realtà aumentata all’interno delle scuole.
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L’iniziativa presentata dal gruppo di Mountain View durante la conferenza per gli sviluppatori di San Francisco vuole portare tra i banchi di scuola una ventata di innovazione che vada a sostituire i tradizionali metodi di insegnamento, rendendo le lezioni più emozionanti e coinvolgenti.

Alla base del  progetto Expeditions vi è una nuova versione dei visori  in cartone Cardboard, presentati lo scorso anno dal colosso Google, all’interno dei quali basterà inserire un qualsiasi smartphone  per essere proiettati nel magico mondo della realtà aumentata.

L’ idea di Big G è quella di distribuire set di  visori Cardboard agli alunni delle scuole, i quali semplicemente indossandoli potranno immergersi e visitare virtualmente ma in modo del tutto verosimile alla realtà qualsiasi ambientazione scelta.

Gli insegnanti mediante l’utilizzo di un tablet collegato a tutti i device degli alunni,  potranno guidare e  organizzare per i propri studenti “tour virtuali”,  in qualsiasi posto immaginabile, che sia sulla terra o che  sia su Marte , che sia un immersione nella barriera corallina, o che sia un viaggio alla scoperta del passato, con Expeditions l’immaginazione prende forma, regalando agli scolari una profonda comprensione di quello che c’è al di fuori della classe.

Un modo nuovo  per insegnare e  coinvolgere gli studenti  mediante l’interattività che risulta essere uno dei metodi migliori per incoraggiare anche quelli che non sono dei “grandi fan” dello studio,regalandogli la possibilità di apprendere divertendosi.

Ecco il video di presentazione

La realtà aumentata è una tecnologia con grandi potenzialità e con ampi margini di sviluppo,  giorno dopo giorno crescono le sue capacità di applicazione a diversi campi, l’educazione e la formazione sono sicuramente ambiti molto interessanti soprattutto perché gli studenti potranno apprendere utilizzando strumenti innovativi e forse anche meno noiosi dei tradizionali libri!

Curiosi di scoprire in che modo potete applicare la realtà aumentata al vostro business con Experenti?  Date uno sguardo qui !

 

 

 

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Buon divertimento.

Ps. qualche idea su come applicarlo al vostro business?

La realtà aumentata arriva a scuola

E’ ora della lezione di storia, un insegnante spiega ai suoi studenti le battaglie di Alessandro Magno contro l’impero Persiano e questi in contemporanea indossando degli occhiali possono vedere Alessandro Magno che combatte con la sua armatura contro il Re Persiano, cosi come un’insegnante di biologia spiega ai suoi alunni come funziona il cervello umano e questi possono vederlo come se fosse reale e  analizzarlo da diverse angolazioni.

Repubblica-Ceca-la-realtà-virtuale-arriva-a-scuola

Tutto ciò non è fantascienza, ma solo il frutto di una delle innovazioni tecnologiche che stanno nascendo e si stanno diffondendo negli ultimi anni, parliamo in questo caso della Realtà aumentata che in Repubblica Ceca arriva nelle scuole!

Il suo debutto sui banchi di scuola è avvenuto al Liceo Mendel di Opava, dando vita a lezioni interattive che offrono un’esperienza in 3D unica ed indimenticabile, ed ha letteralmente affascinato gli studenti del liceo e degli istituti circostanti .

Le Lezioni “aumentate” sono possibili grazie al visore Oculus Rift DK2 e la tecnologia Leap Motion, questa tecnologia consente di controllare le scene di realtà virtuale con i movimenti della mano.

La tecnologia per la realtà virtuale utilizzata presenta tre livelli:il primo livello si avvale dell’ausilio di uno smartphone che deve essere inserito in uno speciale visore i Google Cardboard, acquistabili in Repubblica Ceca, questi trasformano Google Earth in realtà virtuale e consentono agli alunni di viaggiare per le capitali europee e osservarle in  3D, il secondo livello utilizza il visore Oculus Rift DK2 che in questo caso deve essere collegato ad un computer, mentre il terzo livello  utilizza il visore dell’azienda VR, ancora in fase di sviluppo.

Questa innovativa alternativa ai libri  scolastici potrebbe essere un ottimo metodo per coinvolgere e motivare anche coloro che non sono del tutto propensi allo studio e permettere agli amanti dei videogames di imparare giocando.

Sicuramente partendo da questo successo dell’applicazione della realtà aumentata  in ambito scolastico saranno diverse le aziende si dedicheranno allo sviluppo di strumenti e software che faranno si che la scuola del futuro sarà sempre meno “carta e penna”.

 

 

 

Google e Mattel si uniscono e presentano una versione moderna di View-Master il sistema di visione stereoscopica realizzato negli anni novanta, oggetto cult per l’infanzia di molti.

Rispetto al modello uscito nel 1939 View-Master è dotato di uno spazio all’interno del quale inserire uno smartphone e di una cover in palstica.

MATTEL-GOOGLE-VIEW-MASTER

View-Master  presenta le caratteristiche di un qualsiasi dispositivo dedicato alla realtà aumentata, ossia si configura come una sorta di visore che sfruttando la tecnologia di Google Cardboard  e mediante un’apposita App conduce l’utente in mondi virtuali in cui prendono vita storie, giochi e nuovi metodi di narrazione.

All’ interno della confezione sono presenti: un visore  e alcune schede che possono essere utilizzati per iniziare a esplorare una particolare ambientazione, basterà  infatti puntare il dispositivo su un cartoncino per immergersi in una realtà virtuale e  iniziare a giocare.

Non mancheranno i dischi fisici  acquistabili separatamente con piccole diapositive da poter visualizzare con View-Master, proprio come accadeva nel lontano 1939.

Pensato per i più piccoli, questo moderno visore è stato ideato prevalentemente per scopi ludici, (diversi potrebbero essere i possibili usi e  le applicazioni  sviluppabili da Mattel),  configurato come una sorta di giocattolo in realtà aumentata, consente a genitori e figli di avere in mano un oggetto divertente ma allo stesso tempo funzionale  ed educativo, ad esempio potrebbe essere utilizzato a scuola per integrare le informazioni in modo alternativo.

Unica nota dolente è che il nuovo dispositivo View-Master non sarà acquistabile prima del  prossimo autunno al costo di 26 euro circa, per il momento purtroppo si parla solo della sua distribuzione in America, dell’Europa e dell’Italia ancora non se ne parla!