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La realtà virtuale è pronta per entrare nella sala parto del Wales University Hospital di Cardiff. Questa tecnologia infatti può aiutare le future mamme a ridurre il dolore durante il travaglio.

Indossando un visore, le gestanti vengono immerse in un ambiente sereno, a scelta tra 6 differenti alternative. Questa esperienza virtuale favorisce il rilassamento delle donne e le aiuta nella gestione del dolore, durante le prime fasi del travaglio. Il sistema può essere adattato per ogni paziente, grazie al supporto di psicologi specialistici.

Secondo la Responsabile Ostetrica del Cardiff Health Council, Suzanne Hardacre, la realtà virtuale potrebbe diventare un ottimo coadiuvante da affiancare alla eventuale terapia farmacologica, ma che garantisce un impatto nettamente più tollerabile sulla salute. Infatti rende possibile un approccio al rilassamento e alla respirazione in maniera del tutto naturale. In ogni caso la tecnologia è solo un supporto ai farmaci, che non vengono mai del tutto eliminati. Il visore viene accettato di buon grado dalle partorienti, in quanto si tratta di qualcosa di molto simile ad un simulatore di gioco.

Secondo gli studi (Patterson & Hoffman, 2004), utilizzando la realtà virtuale durante dolorose procedure mediche, la percezione del dolore si riduce in un range variabile che va dal 50 al 97%.

I primi risultati di questa sperimentazione in sala parto sono molto positivi, tanto che i medici vorrebbero applicare questa tecnologia anche in altri casi. Ad esempio potrebbe essere impiegata per la riduzione dell’ansia in pazienti costretti a lunghe degenze in ospedale.

Gli head-up display si stanno diffondendo rapidamente nelle auto di nuova generazione. Il sistema, che proietta le informazioni del computer di bordo direttamente sul parabrezza, è aiuta a mantenere la concentrazione del conducente sulla guida, che non deve per forza distogliere gli occhi dalla strada.

In questi giorni è stato presentato al CES di Las Vegas un’evoluzione di questa tecnologia che integra la realtà aumentata nei parabrezza delle automobili. Ma qual è la differenza con gli head-up display? La realtà aumentata integra infatti un dispositivo di riconoscimento degli oggetti nel campo visivo, permettendo quindi un migliore livello di accuratezza e un quantitativo superiore di informazioni.

Il sistema sviluppato da Futurus, la società cinese che ha presentato il progetto, funzionerà con “display oleografici trasparenti” sui quali proiettare dei dati nel campo visivo del pilota. Le informazioni visibili sul parabrezza possono essere utilizzate per evidenziare i pericoli rilevati dai sistemi dell’auto (mancato rispetto della distanza di sicurezza), per illuminare le diverse corsie, per proiettare le informazioni del navigatore direttamente di fronte alla vista del conducente, e a sostituire l’interfaccia del sistema di infotainment per controllare i file multimediali e le telefonate. Inoltre il sistema può essere arricchito anche da un avatar virtuale che fornisce ulteriore assistenza al guidatore.

Questo è solo l’ultimo dei software dedicati alla guida basati sulla realtà aumentata che stanno emergendo sempre più di frequente. Le grandi case automobilistiche sono molto interessate a questa tecnologia, non solo per rendere più smart le auto del futuro ma soprattutto per ridurre gli incidenti stradali.

Un anno dopo la premiazione a Milano alla settimana Italia-Cina, Experenti è stata selezionata come finalista nell’ultima tappa decisiva della Best Start-up Showcase Entrepreneurship Competition (BSSEC).

La BSSEC, lanciata nel 2016 su indicazione del MIUR – Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca italiano e del MOST – Ministero della Scienza e della Tecnologia cinese, punta a valorizzare il potenziale dell’innovazione made in Italy nella cornice di una delle più importanti economie globali.

Nell’edizione 2019 dell’Innovation Week sono state coinvolte 100 realtà innovative italiane in un programma di missioni esplorative nei distretti cinesi di riferimento a più rapida espansione tecnologica. Le startup partecipanti alla BSSEC2019 sono state suddivise per settori strategici di appartenenza e distribuite in sei gruppi centrati rispettivamente su: Intelligent Equipment, Digital Economy, Green Innovation, Artificial Intelligence, Healthcare, Advanced production. Durante l’anno sono state svolte più missioni esplorative in varie metropoli cinesi in cui le aziende italiane hanno potuto incontrare investitori e partner.

La finalissima si è tenuta dal 25 al 28 Novembre a Pechino e Jinan dove anche Experenti ha partecipato, in quanto selezionata tra le eccellenze dell’innovazione italiana.

Tra gli incontri di Pechino e quelli di Jinan sono stati 15 gli accordi bilaterali firmati tra i due ecosistemi della ricerca e dell’innovazione. Inaugurato a Jinan il primo Parco Tecnologico Sino Italiano per un investimento di 1,6 miliardi di euro. Il primo padiglione si compone di 24 edifici distribuiti su un’area di 13 ettari. Il Parco Tecnologico Sino Italiano sarà ultimato nell’aprile del 2020.

Lo stress da lavoro è la conseguenza più frequente della frenesia, che affligge la nostra società odierna. Essere sempre di corsa potrebbe portare ad un inevitabile collasso emotivo ed energetico, chiamato anche burnout. Per curare questa condizione, è partito a Pisa un progetto che mira alla prevenzione e alla riabilitazione dei danni da stress lavoro-correlato, utilizzando la realtà virtuale (VR).

I dati ormai sono allarmanti. Si stima che ne soffre ben un lavoratore su quattro e che il 50% e il 60% di tutte le giornate lavorative perse è dovuta proprio allo stress. Questo fattore determina costi considerevoli in termini sia del benessere psico-fisico del lavoratore, che in termini di risultati negativi sull’andamento economico di un’unità produttiva.

La realtà virtuale potrebbe aiutare a curare lo stress da lavoro. Ne sono conviti Inail Regione Toscana, l’Università di Pisa, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana e la Scuola Superiore Sant’Anna che hanno finanziato un progetto per analizzare meglio l’impatto di questa tecnologia. La ricerca mira a creare interventi personalizzati su ogni paziente, ridurre i livelli di stress lavoro-correlato, trattare eventuali patologie psichiatriche, elaborare strategie individualizzate per il reinserimento lavorativo attraverso l’assistenza e sviluppare di percorsi di terapia cognitivo-comportamentale.

Negli scenari virtuali sarà possibile potenziare le tecniche cognitivo-comportamentali rendendole più sicure e meno costose rispetto all’esposizione in vivo. In questo modo il paziente potrà venire a contatto con la situazione stressogena in un ambiente sicuro mentre il terapeuta potrà monitorarne il comportamento dal vivo ed elaborare un modello adattivo più efficace.

La creazione di scenari virtuali ad hoc e la valutazione in tempo reale di parametri psicofisiologici stress-sensibili (come ad esempio la frequenza cardiaca, la pressione, la variabilità dell’elettrocardiogramma) consentirà di misurare per ogni singolo caso i livelli di stress reattivo a diverse situazioni lavorative. Questo permetterà di ricavare informazioni più precise sull’idoneità allo svolgimento di precise mansioni e su come aiutare il reinserimento lavorativo.

Lo scorso 26 novembre Experenti è stata premiata alla Winner’s Night del contest Business Meets Innovation ideato dalla Camera di Commercio Italo-Germanica. La nostra soluzione proposta per la challenge “Plant View” è stata selezionata come vincitrice da Siemens Italia.

L’obiettivo della start-up competition è quello di favorire il matching tra la domanda di innovazione di top player della business community italo-tedesca e l’offerta di soluzioni innovative di start-up italiane. Durante questa seconda edizione, quattro grandi multinazionali tedesche hanno deciso di puntare sul contributo innovativo di una start-up per lo sviluppo e la realizzazione di iniziative strategiche per il proprio business: Robert Bosch, GKN Sinter Metals AG, Rödl & Partner e Siemens. Business Meets Innovation ha avuto molto successo, raccogliendo ben 94 progetti proposti nelle 4 challenge.

Siemens ha selezionato il progetto proposto da Experenti per la challenge “Plant View” che prevedeva la creazione di un applicativo in realtà aumentata per il monitoraggio in tempo reale dei macchinari di una smart factory. Inquadrando con un tablet il plant da un punto sopraelevato, l’app fornisce live e le informazioni di funzionamento e di produttività provenienti da cloud. Per visualizzare una demo del progetto, guarda il video di seguito:

Durante la serata di finale dello scorso 26 novembre Experenti ha ricevuto il premio dalla Camera di Commercio Italo-Germanica dopo aver esposto la soluzione ad una platea di imprenditori, consulenti, investitori e accademici. 

Dopo una lunga parentesi europea, il Virtual Lab di Takeda – eccellenza mondiale nel panorama farmaceutico – torna nel Bel Paese. Nelle prossime due settimane farà tappa al XL Congresso Nazionale SIFO di Genova e al X Congresso nazionale IG-IBD di Riccione.

Dal 21 al 24 novembre si terrà al Porto Antico di Genova, l’annuale Congresso della SIFO, Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie, l’associazione culturale e scientifica dei farmacisti ospedalieri e dei servizi farmaceutici territoriali delle Unità sanitarie locali. Con quasi 2300 soci all’attivo, farmacisti pubblici dipendenti dal SSN e farmacisti dipendenti dalle strutture ospedaliere private, svolge un ruolo essenziale per la ricerca scientifica nel settore farmaceutico.

La settimana successiva, dal 28 al 30 novembre avrà luogo al Palacongressi di Riccione il X Congresso Nazionale di IG-IBD, la Società Scientifica di riferimento per le patologie infiammatorie croniche dell’intestino. Anche nella scorsa edizione, tenutasi al Convitto della Calza a Firenze, il Virtual Lab ha avuto un ruolo da protagonista nell’area espositiva con molte persone in coda per provare il laboratorio virtuale di Takeda.

Presso lo stand di Takeda ai due eventi, verrà installato il corner dedicato all’esperienza VR in cui i medici ed i farmacisti potranno completare tutti i passaggi necessari per creare un farmaco innovativo. Si tratta infatti della prima terapia a base di cellule staminali mesenchimali allogeniche autorizzata dall’EMA, indicata per il trattamento delle fistole perianali complesse in pazienti adulti affetti da malattia di Crohn. Per entrare nel laboratorio virtuale basterà solamente indossare un visore.

Il Virtual Lab – Live the Stem Cells rappresenta la nuova frontiera della formazione in campo medico- scientifico e qualifica Takeda come miglior Team digitale in ambito farmaceutico.

 

Ecco qui tutti i dettagli del progetto

Seguendo le orme di altre grandi case automobilistiche come Ford e Seat, anche Hyundai ha deciso di applicare le realtà virtuale per lo sviluppo del design dei modelli futuri. Presso lo Hyundai Motor Europe Technical Center (HMETC), i designer hanno integrato questa nuova tecnologia nel processo di sviluppo delle auto.

Il procedimento tradizionale per disegnare un’auto richiede numerosi passaggi, che a volte rallentano la fase progettuale. Ad esempio vengono costruiti vari modelli fisici in argilla, per visualizzare design differenti, che necessitano di tempistiche molto lunghe per la realizzazione. Inoltre, quando uno di questi modelli viene scartato, i designer devono ricominciare il processo da capo, impiegando molto tempo e aumentando i costi.

Credits: Hyundai

Utilizzando la realtà virtuale, invece, Hyundai può iniziare a comprendere e percepire le forme interne ed esterne dei prodotti ancora prima che vengano realizzati materialmente i modelli. Il sistema, chiamato Virtual Seat Buck, ha portato alla casa coreana numerosi benefici. Innanzitutto permette una rapida visualizzazione dei dati di design, come le varianti di colore e le diverse tipologia di allestimenti, già nelle prime fasi dello sviluppo. Questi dati vengono condivisi in tempo reale con gli ingegneri di prodotto fin da subito, così da facilitare gli scambi tra i due dipartimenti. Ogni volta che un nuovo avanzamento del progetto viene salvato sul cloud, questo può essere lavorato in maniera continuativa da più dipartimenti localizzati in diverse parti del mondo.

Il processo di sviluppo con la realtà virtuale semplifica il lavoro dei designer Hyundai riducendo notevolmente il tempo che serve a vedere le proprie idee realizzate in 3D. Inoltre, la tecnologia è capace di visualizzare infinite possibilità di colori e materiali, come anche di testare la funzionalità dinamica delle parti mobili.

Thomas Bürkle, Chief Designer dello Hyundai Design Center Europe, ha commentato “Il nostro Virtual Seat Buck è un esempio di come Hyundai stia implementando innovative tecnologie nei processi di lavoro, affiancandosi alla creazione di modelli fisici in argilla delle auto. La realtà virtuale non solo facilita e accelera il nostro processo di design, ma ci permette anche di andare ancor più incontro alle esigenze dei nostri clienti.”

In occasione del trentennale della caduta del Muro di Berlino, nasce MauAR un’applicazione in realtà aumentata per far rivivere la città negli anni precedenti al 1989. Torrette di guardia e sentinelle ma anche le storie delle persone che vivevano nei quartieri adiacenti alla frontiera. Tutto per regalare ai turisti e ai berlinesi un’esperienza storica immersiva.

“Dov’era il muro?” Tutti coloro che viaggiano a Berlino si pongono questa domanda. Infatti i trent’anni di storia successivi alla caduta, hanno cancellato questo triste segno nella maggior parte della città. Ora la divisione è appena immaginabile.

Per rispondere a questa domanda è stata creata l’app MauAR. Basterà aprire l’app nei luoghi dove sorgeva il muro per vedere come apparivano le aree di confine negli anni della Guerra Fredda. Il viaggio nel tempo fa anche osservare i cambiamenti del muro da quando era semplice filo spinato a quando è diventato una barriera recintata alta 3 metri, sorvegliata da torrette di guardia.

Inoltre sono state aggiunte delle testimonianze degli abitanti delle due sezioni della città, che vivevano nei pressi del muro, per far conoscere il dramma della separazione. Il regista tedesco Fabian Gerhardt, ha raccolto queste storie, ha dichiarato: “Credo che le persone possano capire molto della realtà se viene presentata in modo interessante e la realtà aumentata è una tecnologia molto interessante. Abbiamo potuto riportare al suo posto il muro, che non c’è più, per fare sì che le persone lo vedano e ci si confrontino”.

“La sicurezza sul lavoro è una priorità sociale e uno dei fattori più rilevanti per la qualità della nostra convivenza. Non possiamo accettare passivamente le tragedie che continuiamo ad avere di fronte.” così ha affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso 13 ottobre in occasione della Giornata per le Vittime degli incidenti sul lavoro. I numeri purtroppo sottolineano una situazione drammatica: sono più di 700 i morti sul lavoro da gennaio 2019 ad oggi. Dal punto di vista europeo, i costi che l’UE sostiene ogni anno per incidenti ed infortuni sul lavoro ammontano a 476 miliardi di euro. Una cifra da capogiro, che equivale al 3,3% del PIL.

Purtroppo, nonostante le misure di sicurezza siano sempre più stringenti, gli incidenti sono frequenti. A volte i rischi che comportano una determinata mansione vengono trascurati per negligenza. Questo perché acquisiamo la nostra capacità di identificare e valutare i rischi attraverso la formazione e l’esperienza. Spesso però questa formazione può essere altrettanto pericolosa e spietata come l’esperienza quotidiana sul campo. Ma a questo problema oggi c’è una nuova soluzione: la Realtà Virtuale (VR).

Il Laboratorio di Realtà virtuale (LabVR) del Dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive (Dispoc), all’interno del Santa Chiara Lab dell’Università di Siena, in collaborazione con l’Ente senese Scuola edile (Esse), ha perciò realizzato una simulazione al fine di formare i lavoratori del settore edile, uno dei settori più ad alto rischio incidenti, che svolgono attività in quota.

Attraverso la realtà virtuale l’addestramento è molto più efficace perché riproduce le attività più rischiose per salute e sicurezza e insegna le buone pratiche, facendo sperimentare i rischi e la loro reale entità. Inoltre è possibile riprodurre situazioni di emergenza pericolose in modo molto accurato nelle stesse condizioni di lavoro che si sperimentano sul luogo di lavoro. Il Training VR può anche includere sensazioni realistiche di altezze, distrazioni, stress e rischi ambientali che, con l’addestramento fisico è impossibile ricreare. Infine, la realtà virtuale permette di svolgere sessioni di allenamento in spazi sicuri al 100% senza dover recarsi nel luogo di lavoro, che solitamente contiene molti elementi poco sicuri (impalcature strette, altezze vertiginose, macchine pericolose, …)

“L’applicazione delle nuove tecnologie di realtà virtuale con l’obiettivo di migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro”, spiega Giannetto Marchettini, presidente dell’Ente senese Scuola edile e Cassa edile di Siena, “è la sfida vinta su come la ricerca possa svolgere un ruolo fondamentale nel miglioramento di tutti gli ambiti professionali. E così, accanto alla formazione tradizionale, quella con la realtà virtuale consente di prendere coscienza di esperienze difficilmente realizzabili in altri modi. Questo permette, senza alcun dubbio, di provare situazioni critiche da saper gestire e affrontare nel miglior modo possibile. Se, attraverso progetti come questo, riusciamo a dare il nostro contributo alla diminuzione degli incidenti sul lavoro potremmo dire di aver raggiunto un significativo traguardo”.

Vuoi approfondire l’argomento?

Abbiamo realizzato una guida che spiega gli 11 principali vantaggi della formazione in realtà virtuale al fine di ridurre gli incidenti sul lavoro.

Per leggerla, clicca qui.

Il Virtual Lab -Live the Stem Cells di Takeda non si ferma e approda a Barcellona in occasione della UEG Week. L’evento si terrà da lunedì 21 a mercoledì 23 ottobre nella splendida cornice della Fira Gran Via, l’innovativo quartiere fieristico della capitale catalana.

L’UEG – acronimo di United European Gastroenterology – riunisce gli specialisti europei in gastroenterologia. È il punto di riferimento per le mattie digestive, in continuo aggiornamento per quanto riguarda prevenzione, ricerca, diagnosi, cura e sensibilizzazione sulla loro importanza. Ogni anno organizza un evento divulgativo, la UEG Week, in cui ricercatori provenienti da tutto il mondo condividono i loro ultimi studi.

La realtà virtuale sarà parte dello stand Takeda e farà entrare i visitatori nel laboratorio Virtual Lab -Live the Stem Cells, sviluppato in partnership tecnologica con Experenti. Nel Virtual Lab i medici potranno partecipare alla preparazione della prima terapia a base di cellule staminali mesenchimali allogeniche, approvata in EU per il trattamento delle fistole perianali complesse nella malattia di Crohn, accedendo alle camere sterili riservate esclusivamente al personale di laboratorio. Per farlo basterà solamente indossare un visore di realtà virtuale.

Il Virtual Lab – Live the Stem Cells rappresenta la nuova frontiera dell’educazione in campo scientifico. Con questa iniziativa Takeda si qualifica non solo come azienda attenta alla ricerca e alla produzione di farmaci evoluti, ma anche come pioniera nell’innovazione tecnologica digitale applicata all’edutainment.

Ecco qui tutti i dettagli del progetto