Marketing & Sales support @ Experenti

Le fiere e gli eventi purtroppo sono bloccati a causa dell’emergenza sanitaria, ma il business netwoking non si ferma. Lo scorso 22 aprile Experenti infatti ha partecipato ad al roadshow online ONTECH promosso dal China International Science and Technology Exchange Center per dar risalto ai migliori progetti chiave di innovazione digitale, allo scopo di introdurli nel mercato cinese.

Gli 8 progetti esteri coinvolti, presentati dall’ente Cinese, provengono da paesi come Italia, Israele, Germania, Paesi Bassi, Germania e Russia. Questi progetti si concentrano su aree di innovazione digitale come la sicurezza informatica, i dispositivi indossabili, l’intelligenza artificiale, i moderni sistemi di commercio agricolo, le tecnologie come realtà aumentata e realtà virtuale.

L’evento online è stato un successo. Durante le 4 ore del roadshow Ontech hanno partecipato attivamente più di 50.000 utenti cinesi, attraverso la piattaforma ZOOM.

Gu Yanfeng, vicedirettore del China International Science and Technology Exchange Center, ha introdotto il “Piano d’azione 2020 dell’Associazione cinese per i servizi scientifici e tecnologici per lo sviluppo integrato dell’economia scientifica e tecnologica”. Il piano istituirà un meccanismo globale di cooperazione tecnologica internazionale con la Cina.

Liu Jian Zhou, Secondo Segretario del Dipartimento di Scienze e Formazione dell’Ambasciata Cinese in Italia, ha inoltre affermato che con la promozione della piattaforma “Tecnologia e Commercio”, soprattutto durante il periodo dell’epidemia, le attività del roadshow possono collegare meglio le risorse tecnologiche innovative di qualità globale e promuovere l’innovazione scientifica e tecnologica e la cooperazione tra Cina e Italia. L’Ambasciata cinese in Italia continuerà a prestare attenzione e a sostenere le attività per costruire relazioni commerciali e contribuire allo scambio scientifico e tecnologico sino-italiano e al commercio tecnologico.

Durante questo lockdown dovuto al Covid19, gli appuntamenti commerciali e le riunioni in sede non avvengono più in uno spazio fisico, ma in uno virtuale. Attraverso le piattaforme di conference meeting come Zoom, Teams e molti altri, le videoconferenze sono diventate la maniera più efficace per parlare con colleghi e clienti, senza dover spostarsi fisicamente. Questa modalità di comunicazione però è ormai già superata: conferenze e meeting ormai si stanno evolvendo verso il 3D, cioè utilizzando la realtà virtuale.

La rivoluzione VR

L’avvento della pandemia globale ha accelerato l’esigenza di adozione di queste tecnologie. Poter raggiungere i propri interlocutori virtualmente è diventato il desiderio più comune in tutte le aziende. Questa rivoluzione avrà la stessa portata della diffusione di internet per l’uso comune, avvenuta a partire dal 1993. Siamo pronti per cambiare completamente la nostra realtà?

Riunioni e conferenze in VR

La VR diventerà inevitabilmente lo strumento preferito per lo svolgimento di riunioni. Supponiamo che lavoriate per un’azienda che sviluppa prodotti farmaceutici. Perché partecipare una riunione su Skype o Zoom guardando uno schermo piatto, diviso in una dozzina di partecipanti, quando potreste indossare un visore VR, passeggiare in una sala riunioni virtuale, giocare con i modelli virtuali 3D delle molecole del nuovo farmaco e chiacchierare con gli avatar 3D a grandezza naturale dei vostri colleghi?

La realtà virtuale è in grado di ricreare la sensazione di un contatto diretto con gli altri, attraverso l’uso di avatar umanoidi con cui gli utenti possono parlare e fare networking in tempo, e di offrire così un’esperienza più coinvolgente dei classici webinar, video e conference call. Migliora quindi l’attenzione dei partecipanti, che sono più focalizzati sull’argomento della riunione, eliminando tutte le possibili distrazioni presenti nel mondo reale. Il visore che viene indossato dall’utente, infatti, limita la visione al solo spazio virtuale.

Gli organizzatori potranno tenere le riunioni in quello che sembra l’interno della Casa Bianca, o in un campo fiorito o in qualsiasi altro luogo. Questo è solo un assaggio di ciò che sarà possibile fare in una conferenza VR.

Vuoi scoprire come usare questa tecnologia per creare uno showroom VR in cui guidare i tuoi clienti?

Durante questa emergenza sanitaria da Coronavirus, la chiave per limitare il contagio è praticare il Social Distancing. Ma cosa vuol dire? Questo termine di origine anglosassone è su tutte le prime pagine della stampa internazionale è indica una distanza di sicurezza di minimo un metro da tenere rispetto alle altre persone. Solo se stiamo così lontani, possiamo limitare il contagio del Coronavirus.

Purtroppo, nonostante i molteplici avvertimenti dei funzionari sanitari di tutto il mondo, una parte considerevole della popolazione sembra non essere preoccupata dai recenti sviluppi adottando poca o nessuna protezione.

L’idea di Snapchat

Per contribuire a incoraggiare la distanza sociale e la corretta igiene, Snap Inc. ha collaborato con l’Organizzazione Mondiale della Sanità per realizzare delle lenti Snapchat in realtà aumentata che spera contribuiscano ad appiattire la curva nei prossimi mesi.

Credits: Snap Inc.

La prima di queste nuove lenti, My Social Distance, utilizza la tecnologia AR per creare un cerchio virtuale intorno all’utente. Secondo Snap, la barriera digitale ha un raggio di circa 1 metro, la distanza minima di sicurezza raccomandata dall’OMS. Questo cerchio segue l’utente mentre si muove nel suo ambiente e, se qualcuno fa un passo all’interno del cerchio o se si avvicina troppo agli altri, il colore della grafica cambia da verde a rosso.  A questo punto l’utente dovrà spostarsi per riposizionarsi alla giusta distanza, o chiedere alle altre persone di rimanere più lontane.

La seconda lente presenta una serie di animazioni colorate che ricordano di restare a casa, di lavarsi le mani per almeno 20 secondi e di astenersi dal toccare il viso. I selfie decorati con questi filtri saranno poi condivisi con la propria community per incrementare la diffusione di queste regole raccomandate.

Questa è una modalità virtuosa con cui la realtà aumentata porta un aiuto concreto alla collettività, al fine di ridurre la curva dei contagi dl Covid19. Con questo progetto il Social Distancing infatti viene rispettato utilizzando tecniche di gamification, più efficaci dei classici strumenti divulgativi con cui le linee guida vengono diffuse.

“Mamma, c’è un panda in salotto!” I bambini si divertono con gli animali aumentati

In questi giorni di quarantena i genitori, che molto spesso lavorano in smartworking a casa, devono badare anche alla prole, che non sempre collabora volentieri. Mamme e papà disperati, non temete: Google farà divertire i vostri figli con gli animali aumentati in 3D. Una specie di zoo personale, in casa propria.

Sì ma come funziona?

Innanzitutto non serve scaricarsi nessuna app specifica ed il procedimento è molto semplice:

1. Apri il browser del tuo smartphone
2. Vai su Google (www.google.com)
3. Scrivi il nome di un animale
4. Cliccate sul bottone “Visualizza in 3D”
5. Clicca su “Vedi nel tuo spazio”
6. Infine inquadra il pavimento e… WOW!

Dubbi? Rivedi tutti i passaggi in questo breve video.

La lista ufficiale degli animali 3D disponibili al momento non è ancora disponibile, perchè Google sta continuando ad aggiornare la piattaforma per inserirne il più possibile. Al momento sono presenti: Panda Gigante, Squalo Bianco, Pinguino, Orso, Cane, Gatto, Cavallo, Procione, Tartaruga e Tigre. Digitando termini in inglese, però, l’offerta è più ampia e include anche il coccodrillo, l’ara, la rana pescatrice, il cervo,… Perciò progressivamente verranno tradotti tutti in italiano.

Gli animali che appariranno in realtà aumentata nel mondo fisico saranno in scala 1:1 quindi rispecchiano le dimensioni reali. In questo mondo i vostri bambini potranno capire più facilmente quanto sono grandi gli animali in natura.

Non tutti i dispositivi però sono abilitati a questa innovativa funzione. Gli smartphone ed i tablet devono essere aggiornati ad almeno Android 7.0 e iOS 11.0 e compatibili con la tecnologia AR. Ecco qui la lista dei dispositivi Android e la lista dei dispositivi Apple compatibili.

Non solo animali

Google sta aggiungendo molti altri modelli 3D in realtà aumentata ai suoi risultati di ricerca. In questo modo gli utenti saranno più consapevoli delle reali caratteristiche fisiche (dimensioni, colori, movimenti, …) degli oggetti che stanno cercando su Google.

Secondo Cnet, i primi oggetti 3D AR inizieranno a comparire nei risultati di ricerca entro la fine dell’anno. Google sta già lavorando con grandi brand come NASA, New Balance, Samsung, Target, Volvo per inserire i loro modelli 3D in realtà aumentata nello strumento Search.

Vuoi scoprire come vedere i modelli 3D in un’app in realtà aumentata?

Clicca qui

Lo scorso 27 marzo è stato pubblicato da Hoepli Editore il nuovo libro del CEO di Experenti, Amir Baldissera, “Realtà virtuale e realtà aumentata per il business: Applicazioni pratiche con la Mixed Reality“. Il volume è disponibile sia in formato cartaceo sia in formato ebook.

Il libro analizzerà le tecnologie di realtà aumentata e realtà virtuale e spiegherà come poterle utilizzare nel business al fine di creare valore, non solo per il cliente, ma soprattutto per l’azienda. Saranno inseriti anche degli esempi concreti per chiarire tutti i dubbi del lettore.

Sinossi del libro

Sono anni che sentiamo questi termini, eppure fino a ora tutto quello che abbiamo visto è stato qualche divertente effetto speciale e poco di più. Si tratta solo di qualche fuoco d’artificio digitale? O possiamo aspettarci di meglio? Assolutamente sì!

Oggi finalmente i tempi sono maturi per andare oltre “l’effetto WOW” e per iniziare a progettare soluzioni che entrino davvero nei processi aziendali generando valore. Manutenzione industriale, formazione tecnica, scienza forense, prototipazione e salute sono solo alcuni dei settori in cui AR e VR possono modificare per sempre i processi di business.

Quali sono le profonde differenze psicologiche tra realtà aumentata e realtà virtuale? Dove AR e VR possono essere applicate generando valore al core business aziendale? Come la Mixed Reality può passare dall’essere un nice to have a un imprescindibile must have? Quali sono le sfide completamente nuove nel disegnare la user experience di una soluzione AR/VR?

Queste sono alcune delle domande che si affronteranno in questo libro, accompagnando il lettore attraverso esempi e casi concreti, in un viaggio alla scoperta non del futuro, ma di come già oggi sia possibile migliorare le attività di business attraverso realtà aumentata, realtà virtuale e Mixed Reality.

Lo stress è causa almeno del 60% delle malattie, ne soffrono 9 italiani su 10. Nella maggior parte dei casi si manifesta con emicrania o stanchezza, fino ad arrivare a situazioni più complesse come insonnia, tensione muscolare ed agitazione. A volte il paziente deve essere addirittura curato anche da una terapia farmacologica di supporto.

Healium AR

Per aiutare a controllare l’ansia nasce Healium AR, un’app in realtà aumentata che si ripromette di portare un aiuto concreto ai pazienti, senza per forza ricorrere ai medicinali. L’app funziona in sincronia con lo smartwatch, che mantiene monitorata la frequenza cardiaca durante tutta la sessione.

L’esperienza consiste in piccoli esercizi che calmano la mente e spostano l’attenzione sull’esperienza invece che sui pensieri che creano ansia. Una voce narrante aiuta l’utente a rilassarsi e ad orientarsi nell’app. Healium fonde narrazione, neuroscienze e game design in modo che gli utenti possano sfruttare i loro sentimenti per alimentare i mondi virtuali e trovare un senso di calma.

Ad esempio sul tavolo apparirà una piccola pianta con una crisalide che pende. L’utente deve cercare di rilassarsi in modo che la frequenza cardiaca rimanga bassa e al di sotto del limite evidenziato. Se riesce a distendersi e a tranquillizzarsi, controllando il respiro e liberando i pensieri, una farfalla uscirà dalla crisalide.

All’interno di Healium, gli utenti possono vedere le anche loro sensazioni (i dati biometrici vengono forniti dai loro wearables) visualizzate come una lucciola che si muove su e giù. È disponibile anche una versione in realtà virtuale con visore per essere ancora più immersi nell’esperienza.

Un aiuto per lo stress post-traumatico

Secondo uno studio di Frontiers in Psychology, realtà aumentata e virtuale riducono i livelli di ansia dopo solo 4 minuti di utilizzo. Un articolo del Journal of Neuroregulation afferma che AR/VR aiutano a creare cambiamenti positivi negli stati d’animo. Infine una ricerca pubblicata nel Scholarly Journal of Psychology and Behavioural Sciences queste tecnologie migliorano l’umore e favoriscono il rilassamento delle persone prima di sottoporle alla donazione del sangue.

Grazie al suo potere benefico, l’app Healium viene usata anche dai veterani di guerra per aiutarli a combattere lo stress post traumatico. Spesso, dopo aver dedicato l’intera vita a servire la patria, gli ex-militari possono infatti accusare degli attacchi di panico, che possono causare anche casi di insonnia. Utilizzando l’app AR la tensione sparisce dai loro corpi sparisce e il loro respiro rallenta, favorendo il rilassamento. Ovviamente l’app non è un sostituto della terapia farmacologica, ma può amplificarne l’effetto.

L’emergenza sanitaria da Coronavirus, ha costretto moltissimi italiani a cancellare o riprogrammare i viaggi di inizio primavera e, al momento, non sappiamo ancora quando potremo andare in vacanza di nuovo. Chissà per quanto tempo ancora dovremo rimanere chiusi in casa.

Ma ora c’è una nuova modalità di viaggiare senza dover spostarsi da casa: la realtà virtuale. Indossando un visore è possibile visitare le meraviglie del pianeta (e non solo) rimanendo comodamente seduti sul divano. Questa tecnologia ci aiuterà a superare questa quarantena, senza farci rimpiangere troppo le tanto ambite vacanze? Per scoprirlo ecco una selezione delle migliori 5 app VR per viaggiare da casa.

Versailles VR: The Palace is yours

Un tour privato di Versailles senza dover fare file interminabili alla biglietteria e senza dover girare tra la folla? Con quest’app VR di Google potrete scoprire ben 21 della reggia di Luigi XIV, tra cui la Galleria degli Specchi, la Camera del Re e la Cappella Reale. Per ricostruire gli sfarzosi interni della reggia, Google ha impiegato la tecnica della fotogrammetria, raccogliendo oltre 4 TB di dati da cui ha ricavato ricostruzioni 3D estremamente dettagliate. L’app è disponibile gratuitamente su Steam VR per HTC Vive, Oculus Rift e Valve Index.

National Geographic Explore VR

Vestite i panni degli esploratori di Natural Geographic e avventuratevi in un viaggio verso due dei luoghi più iconici del pianeta. Approderete in Antartide dove dovrete cercare tra i ghiacci una perduta colonia di pinguini imperatore. Poi, atterrerete a Machu Picchu, in Perù, dove potrete immergetevi nelle incredibili ricostruzioni digitali dell’antica cittadella inca. Pronti a scattare le foto più belle per la rivista? L’app è disponibile sullo store di Oculus.

Masterworks VR

Siete pronti per farvi teletrasportare nella storia di alcuni dei luoghi più straordinari del mondo? Da Ayutthaya, l’antica capitale della Thailandia, alle Ande peruviane in epoca pre-Inca, passando per il Monte Rushmore. Negli ambienti virtuali, completamente esplorabili, potrete raccogliere reperti e imparare i trucchi del mestiere da archeologi e scienziati. Infine svelerete i misteri di chi ha costruito questi luoghi favolosi. L’app VR è disponibile gratuitamente per Oculus Go, Rift e Htc Vive.

Rebuilding Notre Dame

App VR per Oculus con cui si può visitare Notre Dame di Parigi prima e dopo l’incendio del 15 aprile scorso. Il documentario porta l’utente all’interno della struttura per far vedere tutte le ferite che sono state riportate a causa del rogo, attraverso filmati inediti. La cattedrale non sarà visitabile fino a che non saranno terminati i lavori di ristrutturazione.

Apollo 11 VR Experience

La Terra non vi basta? La realtà virtuale vi fa viaggiare anche sulla Luna. Indossando il visore si potrà salire a bordo del leggendario razzo Saturn V e far così parte dell’equipaggio del comandante della Missione Apollo 11, Neil Armstrong. Potrete esplorare gli angusti spazi del Modulo di Comando ed ammirare la Luna vista dall’oblò del missile. Una volta scesi sul suolo vedrete la Terra da una nuova prospettiva. L’app VR è disponibile sull’Oculus Store per Rift, Quest e Go.

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In piena emergenza da Coronavirus, l’assistenza tecnica in realtà aumentata migliora la produttività aziendale e salvaguardia la salute degli operatori

Durante questi giorni di emergenza sanitaria, in cui gli spostamenti sono fortemente limitati, la realtà aumentata può diventare un valido alleato per effettuare operazioni di manutenzione senza dover ricorrere ad un tecnico.

In caso di malfunzionamento, il macchinario avrà bisogno di un’immediata riparazione per evitare costosi fermi macchina. Normalmente in queste situazioni sarà il tecnico esterno che dovrà compiere queste operazioni di manutenzione. In questo periodo però, dobbiamo prestare attenzione soprattutto alla salute sia dei dipendenti sia dei tecnici, che potrebbe essere minacciata nel caso una della parti non indossi i dispositivi di protezione individuale (DPI), come mascherine e guanti.

Manutenzione aumentata (AR)

Per ovviare a questa situazione, la tecnologia ci viene in soccorso. Grazie alla realtà aumentata gli addetti potranno effettuare degli interventi sui macchinari, senza aver bisogno di un operatore specializzato on site. Basterà inquadrare il macchinario, o un componente di esso, con un tablet industriale per accedere immediatamente alle istruzioni passo passo per risolvere il problema. L’intera operazione verrà infatti suddivisa in tanti piccoli step, per facilitare le persone che non sono tecnici manutentori di professione.

Attraverso l’applicativo AR si potranno tenere sottomano anche tutti i manuali della macchina, gli schemi elettrici ed altri documenti che integrano le istruzioni interattive. Si possono inserire anche dei video ad albero decisionale, che fanno vedere come il tecnico dell’assistenza effettua i passaggi sul macchinario.

Se il guasto non viene risolto utilizzando queste modalità si può ricorrere alla teleassistenza da remoto in realtà aumentata. Si potrà infatti chiamare l’operatore che guiderà, a distanza, i dipendenti a riparare il macchinario. Inquadrando la macchina con il tablet, il tecnico indicherà in tempo reale sullo schermo le operazioni da effettuare per risolvere il guasto.

Quali sono i benefici?

Le aziende che hanno implementato la realtà aumentata per il servizio di assistenza tecnica hanno registrato una riduzione dell’11% sui costi complessivi di assistenza, e del 17% nei tassi di errore, a fronte di un netto miglioramento nella qualità delle riparazioni. Inoltre il tasso di risoluzione dei problemi tecnici da parte dei clienti senza bisogno di interventi on site è cresciuto del 76%, riducendo anche i costi di viaggio a carico dell’azienda e minimizzando i fermi tecnici causati dai guasti. (Fonte: HBR)

La manutenzione AR quindi riduce i tempi di fermo macchina, che a volte possono risultare molto gravosi per i produttori, a fronte di più rapida una risoluzione dei guasti, senza riscorrere al tradizionale servizio di assistenza tecnica. Di conseguenza anche la produttività aumenterà. Durante questo particolare periodo, la realtà aumentata può portare valore anche alla salute delle persone, in quanto evita gli spostamenti e riduce quindi le probabilità di contagio.

bottone

Realtà aumentata e virtuale saranno tra i trend di marketing più importanti per il 2020. A confermarlo sono stati non solo Hubspot, che ha incluso queste tecnologie nel documento dedicato ai “Social Media Trends for 2020“, ma anche le testate Ninja marketing e Key4biz.

Nell’anno corrente si stima che AR/VR verranno inserite nelle strategie di marketing di moltissime aziende, per migliorare l’esperienza dell’utente e creare engegement attraverso la gamification. Questo sarà possibile anche grazie all’arrivo del 5G che permetterà interazioni e scambi di dati più veloci.

I consumatori stanno infatti diventando più difficili da raggiungere con le classiche tipologie di contenuto (social media, video, advertising, …). Quindi brand stanno capendo che queste tecnologie sono una valida strada per produrre contenuti interattivi, che facilitano l’engagement. In questo modo possono comunicare in modo innovativo ad un pubblico senza limiti geografici.

Molti brand internazionali, come ad esempio Coca-Cola, stanno integrando la realtà aumentata in tutti gli aspetti della la loro trasformazione digitale, in particolare mirata verso le generazioni più giovani che tendono a fondere il mondo reale ed il monto digitale.

Sebbene la VR sia stata la più popolare delle due per molto tempo, si prevede che l’AR supererà la VR nel 2020 e entro il 2021, la VR non sarà in grado di recuperare il gap. Questo sarà possibile anche grazie ai visori per la realtà aumentata con lenti a profondità 3D che prossimamente arriveranno sul mercato.

L’operazione è stata realizzata impiegando l’innovativo visore AR Vostars che posiziona nello spazio fisico le immagini virtuali, migliorando la messa a fuoco

Solo qualche giorno fa all’ospedale Policlinico Universitario S.Orsola di Bologna è stata eseguita con successo il primo intervento chirurgico al mondo guidato dalla realtà aumentata. Si tratta di una delicata operazione maxillo-facciale, per resecare e riposizionare mascella e mandibola al fine di ripristinare le funzionalità del morso.

Il chirurgo indossava un visore AR, che consente di aggiungere informazioni essenziali sul paziente e di far comparire le istruzioni nel campo visivo del medico, senza ricorrere ad un monitor esterno. Si tratta dell’innovativo visore Vostars dedicato esclusivamente alle operazioni chirurgiche e realizzato in collaborazione con l’Università di Pisa.

Il visore Vostars

Vicenzo Ferrari, ingegnere biomedico dell’Università di Pisa e coordinatore del team europeo che ha progettato il rivoluzionario visore Vostars, ha affermato: “Fino a questo momento la realtà aumentata non è mai stata sfruttata appieno in sala operatoria. I visori attualmente presenti sul mercato rendono disponibili a video i contenuti digitali, come per esempio il 3D dell’organo da operare, ottenuto da scanner radiologici. A causa della difficoltà di messa a fuoco del nostro occhio, che fa fatica a visualizzare contemporaneamente oggetti reali e digitali, queste informazioni non sono mai state visualizzate durante un intervento chirurgico. I medici le potevano visualizzare in AR solo prima dell’operazione, per prepararsi meglio all’intervento.”

La messa fuoco è stato uno dei punti cruciali del progetto. Focalizzarsi sugli oggetti virtuali implica infatti che ovviamente quelli reali siano visti sfocati, perché l’occhio li percepisce a due distanze diverse. Questa situazione non può accadere nel momento in cui il medico ha un bisturi in mano. Pertanto fino ad ora il monitor esterno è stata l’unica soluzione possibile, che però obbliga il medico a distogliere lo sguardo e la concentrazione dal paziente per ricevere le istruzioni.

Per ovviare a ciò il visore a lenti trasparenti Vostars proietta, nel campo visivo del medico e nel punto esatto del corpo del paziente, le informazioni necessarie a compiere l’operazione con successo. Ad esempio la linea di taglio virtuale compare con precisione sulla parte coinvolta, come se fosse stata tracciata da un pennarello. Questo processo colloca gli oggetti digitali sullo stesso piano di quelli reali, risolvendo il problema della messa a fuoco.

“Con il visore – conclude Giovanni Badiali, il chirurgo che ha eseguito l’operazione – prima dell’operazione abbiamo visualizzato i AR l’anatomia di scheletro facciale, mascellari e linee di taglio. Poi, durante l’intervento il dispositivo ha permesso di visualizzare una linea tratteggiata direttamente sull’osso del paziente, mostrando il percorso da seguire con lo strumento chirurgico. Con l’aiuto del visore siamo riusciti ad eseguire il taglio della mascella con la precisione richiesta“.

Ecco l’intervista completa al dott. Giovanni Badiali, il chirurgo che ha effettuato l’intervento con il visore AR