Siamo tutti, da tempo, in trepida attesa del passo che ormai sicuramente Apple farà verso il mondo delle realtà alternative: l’ultimo acquisto era stato quello di Faceshift, compagnia creatrice di un programma che permette di analizzare i movimenti facciali di un attore e trasporli in animazione 3D (visto in azione nell’ultimo Star Wars) solo due mesi fa, ma i segnali in tal direzione non si contano più. C’erano stati in precedenza gli acquisti di Metaio, compagnia sviluppatrice di un software per realtà aumentata, e quello dell’outfit 3D PrimeSense, utilizzabile con Kinect, nonché l’assunzione di un ex dipendente Microsoft addetto allo sviluppo degli HoloLens.

Adesso un’altra news è alla ribalta, e riguarda nuovamente un’assunzione nel mondo delle realtà alternative: si tratta di Doug Bowman, ricercatore e professore all’Università della Virginia specializzato in realtà virtuale e aumentata. Non solo Bowman è esperto nella ricerca in queste due tipologie di realtà alternative, ma è anche specialista di interfacce 3D e il suo lavoro è lo sviluppo del design di queste ultime e lo studio dei vantaggi nell’immersione in ambienti virtuali. Lo studioso è vincitore di premi per la ricerca in questi campi con progetti quali “La realtà virtuale contro l’ansia da prestazione sportiva” e il videogioco a realtà aumentata “Lama vs Kiwi”, nonché, insieme a un gruppo di colleghi, di una borsa di studio da parte di Microsoft per lo studio con tecnologia HoloLens.

Il ricercatore non ha rilasciato dichiarazioni in merito alla notizia, e a quanto pare, scrivendo al suo indirizzo e-mail all’Università, un messaggio automatico risponde che si trova in anno sabbatico sino ad Agosto 2016; Apple, da parte sua, non ha svelato nulla riguardo il ruolo che Bowman andrà a ricoprire all’interno dell’azienda, ma è facilmente intuibile.

Apple hires a famous VR and AR researcher

It’s some time that we are waiting for the step that surely Apple will be taking in the direction of alternative realities: the last purchase was Faceshift, the company developer of a software known for analyzing the facial motions of an actor and transcribing them as 3D animation (as seen in Star Wars), but the signals in this direction are countless. Earlier there was the purchase of Metaio, the company developer of an augmented reality software, and then of the 3D outfit PrimeSense, usable with Kinect, and also the hiring of a former Microsoft employee that was working on the HoloLens project.

Now another news made the first page of the magazines, and it is again a hiring in the world of alternative realities: Apple hired Doug Bowman, a researcher and professor at Virginia Tech who is specialized in virtual and augmented reality. Bowman is not only a specialist in the research of these two types of alternative realities, but he is also an expert of 3D user interfaces and his work is mainly to develop the design of these interfaces and to study the advantages of immersing in virtual environments. The researcher has won awards for research into virtual and augmented reality, with projects such as “VR for Sports Anxiety” and the augmented reality videogame “Llamas vs. Kiwis”, and also, with a group of colleagues, a grant from Microsoft to conduct research with the company’s augmented-reality Hololens glasses.

Mr. Bowman didn’t release any comment about the news and, it seems, writing to his mail at the University an auto-responder says that he is away for sabbatical leave until August 2016; Apple, on its side, didn’t say what will be the role of Bowman inside the company, but it is easily deducible.

Sundance Film Festival and Star Wars together? It seems impossible, since we are talking about the most famous independent cinema festival and the well known mainstream space saga, but instead…this year it happened thanks to the presentation of The Holo-Cinema, a new technology that Disney is developing.

The Holo-Cinema is a new solution that joins cinema and augmented reality, and it’s in its development phase in the ILMxLAB division of Lucasfilm. For now, this technology has been studied to give the chance to the viewers to enjoy the Star Wars experience directly in their living room: simply wearing a pair of smart glasses, the user is able to explore various places of the saga, as Jakku desert, and to meet some famous characters as C-3PO and BB-8.
A Lucasfilm’s spokesperson explained The Holo-Cinema’s possibilities, including also an idea about opening some “portals” through reality that will permit the users to visit ambient and subplots that weren’t showed in the movies. “We can put more story out there”, he said.

Anyway, The Holo-Cinema is not the only news connected to alternative realities that we will see this year at the festival; another interesting project, in fact, caught the visitors’ attention: it’s called Leviathan Project and it wants to bring to the screens the Scott Westerfeld’s best-selling Leviathan trilogy of novels thanks to a mix of augmented and virtual reality. These are young-adult sci-fi books, so the theme itself is pretty good for a transposition in different kinds of reality: the story has among the main characters no less than Mary Shelley and Charles Darwin, and the period is the WWI one.
Leviathan Project is the result of a three-year collaborative effort between Alex McDowell’s 5D Global Studio, USC’s World Building Media Lab, Intel, and Unity and, thanks to the use of virtual and augmented reality headsets and also to special gloves equipped with motion sensors, it projects the viewer inside the books’ steampunk world, with the promise of letting him interacting with the objects around.

These two projects seem to be just the beginning of a revolution that, in the opinion of cinema experts and professionals, during next years will take to Sundance many projects related to new realities.

Sundance Film Festival e Star Wars insieme? Sembra impossibile, dato che stiamo parlando del più grande festival di cinema indipendente e di una delle saghe più famose a livello mainstream, e invece…quest’anno è accaduto grazie alla presentazione di The Holo-Cinema, una nuova tecnologia in sviluppo alla Disney.

The Holo-Cinema è una nuova soluzione che lega cinema e realtà aumentata in fase di sviluppo nella divisione ILMxLAB della Lucasfilm. Per il momento, principalmente, questa tecnologia è stata studiata per far vivere agli spettatori l’esperienza di Star Wars direttamente all’interno del proprio salotto: semplicemente indossando un paio di smart glasses, l’utente può esplorare vari luoghi della saga, come il Deserto di Jakku, e incontrare celebri personaggi, quali C-3PO e BB-8.
Un portavoce della Lucasfilm ha parlato delle possibilità di Holo-Cinema, includendovi anche quella di aprire dei “portali” nella realtà che permetteranno agli spettatori di visitare mondi e ambienti i quali non sono stati mostrati all’interno dei film. “Possiamo inserire molta più storia”, ha aggiunto.

Ma The Holo-Cinema non è l’unica novità legata alle realtà alternative che quest’anno sarà presente al Festival; un altro progetto molto interessante ha infatti catturato l’attenzione degli spettatori: si chiama Leviathan Project e, grazie a un mix di realtà aumentata e virtuale, vuole portare sugli schermi i best-seller della trilogia Leviathan di Scott Westerfeld. Stiamo parlando di libri di fantascienza per ragazzi, quindi il tema si presta moltissimo a una trasposizione che preveda altri tipi di realtà: la storia ha tra i protagonisti principali nientemeno che Mary Shelley e Charles Darwin e il periodo è quello della Prima Guerra Mondiale.
Il progetto Leviathan è il frutto di tre anni di lavoro e collaborazione di 5D Global Studios, World Building Media Lab, Intel e Unity e, grazie all’utilizzo di visori per realtà virtuale e aumentata e addirittura guanti con sensori di movimento, proietta lo spettatore all’interno del mondo steampunk dei libri, promettendo l’interazione con gli oggetti.

Questi due progetti sembrano essere solo l’inizio di una rivoluzione che, secondo esperti di cinema e addetti ai lavori, durante i prossimi anni porterà al Sundance moltissimi progetti legati alle nuove realtà.

Uno dei videogame per mobile più attesi per il 2016? Si chiama Pokémon Go e nascerà dalla collaborazione tra The Pokémon Company, Nintendo e Niantic Labs. Il nome Niantic Labs dovrebbe già svelarvi qualcosa: se il progetto prevede la collaborazione con la compagnia creatrice del videogioco Ingress, non può che esserci di mezzo la realtà aumentata; e infatti Pokémon Go permetterà ai giocatori di catturare i Pokémon direttamente all’interno del mondo reale: il vostro smartphone diverrà un radar e, grazie anche all’ausilio del GPS, renderà possibile vedere in sovrimpressione i famosi mostriciattoli e catturarli.

Nel tempo i videogiochi Pokémon si sono moltiplicati, ma questo è probabilmente il titolo più atteso in assoluto: con il passare delle versioni, la saga giapponese si è costruita uno zoccolo duro di fan e appassionati che seguono ogni release col fiato sospeso. Anche questa volta la situazione non è diversa, con l’aggiunta del twist in più della realtà aumentata.

Avevamo già avuto qualche anticipazione durante il 2015, ma in seguito i fan erano stati lasciati nuovamente nell’incertezza: nessuna data di release certa, pochi dettagli sicuri. Adesso una data importante si avvicina e questo riaccende le speranze: il 27 febbraio 2016, infatti segnerà il ventesimo anniversario dall’uscita dei primi videogiochi Pokémon per Game Boy, Pokémon Versione Rossa e Pokémon Versione Verde. Molti sono gli eventi e le sorprese in programma per questa data e tra questi si spera vi sia anche la release della versione a realtà aumentata.

Tuttavia, secondo alcune voci di corridoio, il videogame raggiungerà la fine della sua fase di beta-testing solo a metà del 2016, quindi il lancio ufficiale non si terrà sino come minimo a Giugno.

Altra indiscrezione per i fan: sembra vi sia la possibilità che questo nuovo titolo veda la presenza di un nuovo personaggio. Probabilmente sarà nientemeno che Zygrade, combinazione tra Yvetal di Pokémon Y e Xerneas di Pokemon X.

One of the most awaited mobile videogames in 2016? It’s called Pokémon Go and it will be born from a collaboration between The Pokémon Company, Nintendo and Niantic Labs. The name Niantic Labs would have to tell you already something: if the company that created the videogame Ingress is among the creators, of course there will be some augmented reality. And, in fact, Pokémon Go will let players capture Pokémon inside the real world: their smartphone will become a kind of radar and, also thanks to the help of GPS, it will make possible to see the famous little monster superimposed to the reality and to catch them.

During the years we saw many Pokémon videogames, but this is probably the most awaited of them: version after version, the japanese saga built a core of fans and enthusiasts that are following anxiously every release. This time the situation is not different, with the addition of the augmented reality twist.

We already had some anticipations about the game in 2015 , but then the fans were left without news again: no release date, few details. Now an important date is near and this brightens up the hopes again: February 27, in fact, will be the twentieth anniversary of the release of the first Pokémon videogames for Game Boy, Pokémon Red and Pokémon Green. Many are the events and the surprises programmed for this date and the hope is that among these there will be also the release of the augmented reality version.

Nevertheless, listening to the rumors, the videogame will end its beta-testing period only at half 2016, so the official launch will be at least in June.

Another revelation for the fans: it seems that there’s a possibility that this new title will feature a new character. Probably it will be no less than Zygrade, combination between Yvetal from Pokémon Y and Xerneas from Pokémon X.

HoloLens: new details and some disappointment

Microsoft HoloLens continues to be on everyone’s lips: the famous augmented reality headset is about to be launched on the market (there isn’t yet a precise date, but it seems that the developer version will be available soon) and little by little details and news are unveiled.

Some news came from the speech in Tel Aviv by Bruce Harris, Microsoft’s Technical Evangelist. Here’s the video:

In this speech, Harris revealed four important details about HoloLens, and unluckily some of them left a bit of disappointment.

The first one is about the battery: its autonomy will be around 5 hours and an half, 2 and an half in case of massive use of the headset. This is way less than what users were expecting, still anyway you can definitely recharge it between games or work sessions.

The second detail is about the field of view: augmented reality fans heard with some disappointment that the experience of wearing and using HoloLens is comparable to having a 15-inch monitor about a foot away from one’s face. This, still being impressive, is still less than expected.

The third detail, on the opposite, was largely appreciated by the future users: one of the nightmares of augmented reality headsets fans is having to wear devices that are uncomfortable and, even worse, full of wires and cables. HoloLens doesn’t need them, because it will be connected via Wi-fi and Bluetooth to the internet and to other devices.

The fourth and last detail is about Microsoft: HoloLens will natively support all Windows 10 apps, making it possible to use it as you would use a laptop.

HoloLens: nuovi dettagli e qualche delusione

Microsoft HoloLens continua a far parlare di sé: il celebre visore per realtà aumentata è a un passo dal lancio sul mercato (ancora non c’è una data precisa, ma si prevede che la prima versione, quella per sviluppatori, sarà disponibile nel primo trimestre del 2016) e pian piano svela dettagli e novità.

In particolare alcune news arrivano dall’intervento di Bruce Harris, Technical Evangelist di Microsoft, che ha parlato delle peculiarità del visore a realtà aumentata per 20 minuti a Tel Aviv. Ecco il video dello speech:

Nel suo intervento, Harris ha delineato quattro principali dettagli riguardanti HoloLens dei quali non eravamo a conoscenza, e purtroppo per alcuni non si può nascondere una certa delusione.

Il primo è legato alla batteria: l’autonomia non supererà le 5 ore e mezza, 2 e mezza in caso di utilizzo intensivo del visore. Si parla quindi di tempistiche piuttosto limitate rispetto a quel che gli entusiasti sembravano aspettarsi. Ciò non toglie che si tratta di periodi di tempo che permetteranno comunque di utilizzare il dispositivo per sessioni di gioco e periodi di lavoro medio lunghi, che potranno essere intervallate dal tempo necessario alla ricarica.

Il secondo dettaglio è relativo invece al campo visivo: con disappunto gli appassionati hanno appreso che la dimensione dello schermo degli HoloLens è di soli 15 pollici, misura inferiore ad altri visori presenti sul mercato. Si tratta di un campo visivo piuttosto limitato se si pensa che uno dei punti forti della realtà aumentata è proprio quello di poter sovrapporre immagini a ciò che vediamo.

Il terzo dettaglio, invece, è piaciuto molto: uno degli incubi degli appassionati di visori per realtà alternative è quello di dover indossare dispositivi scomodi e, soprattutto, con una quantità enorme di cavi e fili. HoloLens non ne avrà bisogno, perché sarà connesso via Wi-fi e Bluetooth sia alla rete che ad altri dispositivi.

Il quarto e ultimo dettaglio riguarda il lato Microsoft: HoloLens supporterà a livello nativo tutte le app di Windows 10, rendendo dunque possibile l’utilizzo del visore come fosse una specie di portatile.

Augmented reality helmets? F-35 fighter pilots are using them from some time now to have a look to the airplane performance without having to look down; now, thanks to the two devices presented at CES 2016 by BMW and Skully, this new technology entered also the two-wheeled world.

BMW isn’t new to experiments with augmented reality: we’ve already seen the results of their hi-tech tests when they released the smart glasses helping the driver fixing his vehicle and the famous MINI goggles, with that peculiar strange old-style look. At the Las Vegas event they wanted to surprise us again, this time making a step for taking motorcycling to the future: the company presented DigiLens, their new augmented reality helmet that helps bikers driving in a safer way. To explain easily this device, it’s enough to say they are a Google Glass for helmets, just with a wider view: DigiLens is a magnetic, colored display as thin as eyeglasses that can be clipped in front of the driver’s eye. Inside the helmet, in the biker’s field of view, DigiLens shows important information superimposed.

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This technology has the potential to enhance the riding experience by making it easier to see what is behind you, as well as keeping important information in the rider’s field of view,” says Robert Richter, senior advanced technology engineer at the BMW Group Technology Office USA.

Another device related to the world of motorcycling is the augmented reality helmet AR-1 by Skully. At the moment at the end of the crowdfunding campaign, with the device available on the official site for $1499, Skully took part to CES 2016 with a demonstration of the possibilities of AR-1. Skully is an helmet that uses augmented reality to show useful information and also what is recorded with a camera placed on its back directly in the field of view of the biker. Other than this feature, the smart helmet has also an internal audio function that let the driver listen to music and follow the directions given by the navigator.

Caschi a realtà aumentata? I piloti degli F-35 ne fanno uso già da tempo per tenere d’occhio le performance dell’aereo senza essere costretti a spostare lo sguardo dalla traiettoria di volo; adesso, grazie ai due dispositivi presentati da BMW e Skully al CES 2016, questa nuova tecnologia ha fatto il suo ingresso anche nel mondo a due ruote.

BMW non è certo nuova alle sperimentazioni con la realtà aumentata: abbiamo già visto i risultati dei suoi test tecnologici negli smart glasses che aiutano l’automobilista ad aggiustare il veicolo e nei famosissimi goggles, dal gusto un po’ retrò, abbinati alla MINI. All’evento di Las Vegas ha voluto stupirci ancora, portando il motociclismo nel futuro: la casa ha infatti presentato DigiLens, il suo nuovo casco a realtà aumentata che aiuta i motociclisti a guidare in modo più sicuro grazie all’omonima tecnologia. Per spiegare semplicemente questo dispositivo basta pensare a Google Glass montato su un casco per moto, ma con una vista decisamente più estesa: DigiLens è un display a colori dello spessore di una lente che può essere sistemato tramite un magnete di fronte all’occhio del guidatore. All’interno del casco, nel campo visivo del motociclista, DigiLens mostra diverse importanti informazioni in sovrimpressione.

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Questa tecnologia ha il potenziale di migliorare l’esperienza di guida rendendo più semplice da vedere quel che c’è dietro di te, e nel mentre mantenere informazioni importanti per il guidatore nel suo campo visivo” ha detto Robert Richter, ingegnere per il Group Technology Office USA.

Altro device relativo al mondo del motociclismo è il casco a realtà aumentata AR-1 firmato Skully. Al momento ancora in chiusura della campagna di crowdfunding, con il dispositivo reso disponibile sul sito ufficiale per 1.499 dollari, Skully ha partecipato al CES 2016 con una dimostrazione delle possibilità di AR-1. Skully è un casco che utilizza la realtà aumentata trasmettendo informazioni utili e quel che viene registrato dalla videocamera sul retro del casco direttamente all’interno del campo visivo del motociclista. Oltre a queste feature, il casco intelligente ha una funzione audio interna che permette al guidatore di ascoltare musica e di seguire le indicazioni del navigatore.