Skylanders BattleCast: il gioco di carte collezionabili in realtà aumentata
La realtà si mescola al virtuale e alla fantasia, regalando emozioni e divertimento ai piccoli amanti dei videogiochi.
Questa la promessa di Activision Blizzard, azienda statunitense, produttrice e distributrice di videogames, che recentemente ha svelato l’arrivo di un nuovon gioco di carte collezionabili in realtà aumentata che unirà elementi reali e virtuali nel mondo di Skylanders.
Skilanders BattleCast, questo il nome del nuovo gioco destinato ai dispositivi mobile, che mescola la passione legata alle collezioni con l’adrenalina del combattimento strategico.
Skilanders BattleCast è un gioco di carte a tutti gli effetti, i giocatori potranno acquistare i pacchetti di carte sia in formato fisico, presso i punti vendita autorizzati, sia in formato digitale. Basterà scannerizzare con il proprio smartphone le card, e grazie alla realtà aumentata la magia avrà inizio, le carte prenderanno vita: creature fantastiche, con le quali è possibile interagire per combattere duelli avvincenti regaleranno delle splendide emozioni ai giocatori.
Eric Hirshberg, CEO di Activision, afferma:
Skilanders BattleCast è stato concepito sin dall’inizio con l’obiettivo di portare Skilanders in vita sui device mobile, il nuovo videogame combina il gioco di carte fisico con il gioco mobile in una nuova formula. Si tratta del nostro più grande investimento e di una delle nostre idee più magiche di sempre.
Il gioco sarà free-to-play, unica spesa l’acquisto delle carte, di cui però ancora non se ne conosce il costo, diverse saranno le modalità di gioco possibili, sarà offerta la possibilità di giocare singolarmente o con un avversario face-to-face, oppure competere online con altri giocatori.
Josh Taub, vice presidente senior dell’azienda di videogames, ha dichiarato:
Stiamo lavorando per portare in vita le carte fisiche in un nuovo ed emozionante modo. Abbiamo riunito un team di esperti del design di videogiochi, del design di giochi di carte fisici, giocatori di carte professionisti e artisiti di carte, per creare un’esperienza unica. Con Skilanders BattleCast, i fan possono attendesi la stessa creatività, innovazione e divertimento che il noto gioco da sempre regala ai suoi follower.
Non è ancora stata svelata la data precisa di arrivo sul mercato, unica certezza è che sarà possibile giocarci entro il 2016!
Curiosi di vedere come sarà date uno sguardo al video di presentazione
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Beam Suntory shows us the bourbon production using augmented reality
Competition in the retail ambient is vast; among the brands sure of this there’s Beam Suntory, bourbon producing company.
Every day more companies come to terms with the fact that, to overtake competitors and stand out between the great quantity of brands that a client can easily find on shops and supermarkets’ shelves, traditional advertising is not enough anymore. To attract the attention of the possible client you have to give him an unforgettable experience, possibly leaving him amazed. This is when augmented reality and experiential marketing come into play!
“The liquor store is a saturated environment, so we need to truly stand out in order to reach new consumers and educate shoppers on bourbon,” Michelle Cater, senior director of commercial marketing at Beam Suntory, says. “Based on our research, we know that new bourbon drinkers are eager to learn more about what makes bourbon unique. With augmented reality technology, we are able to engage shoppers in an immersive and interesting way.”
This is not the first time that Beam Suntory mixes its advertising with new technologies: already from some months the company is using the marvels of virtual reality to promote its Jim Beam Devil’s Cut Bourbon; now, understood the potential, the company decided to rely on augmented reality too, using BlippAR to create an app, “The Bourbon Revival”, that explains us how bourbon is made.
The Bourbon Revival app works with any smartphone; the users download the BlippAR app and simply use it to scan the AR codes found on the bottles or on the shelves. Through this the user will see 3D contents appearing, such as the experimentation of recipes and cocktails.
Bourbon lovers or not, surely now we are all curious 😉
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Beam Suntory ci insegna a produrre bourbon con la realtà aumentata
La concorrenza in ambiente retail è davvero smisurata, tra i brand che lo sostengono c’è anche Beam Suntory, azienda produttrice di bourbon.
Sempre più spesso le compagnie si rendono conto che per superare la concorrenza e spiccare in mezzo alla grande quantità di altri brand che un cliente può agevolmente trovare ogni giorno sugli scaffali di negozi e supermercati non è più sufficiente l’advertising tradizionale. Per attrarre l’attenzione del possibile cliente bisogna regalargli un’esperienza che sia indimenticabile e possibilmente lasciarlo a bocca aperta. Ecco dunque che arrivano in nostro soccorso realtà aumentata e marketing esperienziale!
“La vendita di liquori è un ambiente saturo, quindi abbiamo davvero bisogno di spiccare per raggiungere nuovi clienti ed educare gli acquirenti riguardo il bourbon,” ha dichiarato Michelle Cater, direttore del marketing commerciale di Beam Suntory. “Sulla base delle nostre ricerche, sappiamo che i bevitori di bourbon sono entusiasti all’idea di conoscere qualcosa di più riguardo cosa renda il bourbon unico. Con la realtà aumentata siamo in grado di coinvolgere i clienti in modo intelligente.”
Per Beam Suntory non è la prima sortita in ambito di advertising con nuove tecnologie, perché già da qualche mese la compagnia sta sfruttando le meraviglie della realtà virtuale per promuovere il suo Jim Beam Devil’s Cut Bourbon; adesso, capita l’antifona, ha deciso di puntare anche sulla realtà aumentata, appoggiandosi su BlippAR e studiando l’app “The Bourbon Revival”, che ci spiega tramite AR come il bourbon venga prodotto.
L’app “The Bourbon Revival” funziona con qualsiasi smartphone; gli utenti scaricano l’app BlippAR e semplicemente la usano per scansionare codici AR situati sugli scaffali dei negozi o sulle bottiglie. In questo modo l’utente vedrà apparire contenuti 3D di sicuro interesse, quali l’interazione con bottiglia e bevanda e la sperimentazione di ricette e cocktail.
Amanti del bourbon o meno, di certo adesso siamo curiosi 😉
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La realtà aumentata di HTC Vive
Dall’unione di Valve, una delle case videoludiche più apprezata nel mondo, e HTC nasce HTC Vive il nuovo visore per la realtà aumentata, che unisce l’innovazione tecnologica ad un design eccellente.
Immaginate di chiudere gli occhi e una volta riaperti di trovarvi completamente immersi in una stanza tridimensionale tutta da esplorare e scoprire. Questo è ciò che avviene una volta che indosserete i visori HTC Vive, capaci di ricreare in realtà aumentata ambienti interi.La cosa più sorprendente è che non solo potrete ammirare ciò che virtualmente vi circonda, ma grazie a dei sensori integrati che rilevano gli spostamenti, potrete liberamente muovervi nell’ambiente circostante, in cui sarete in grado di vedere le vostre mani e avrete la possibilità di interagire con gli oggetti presenti. HTC Vive si avvale dell’ausilio di alcune telecamere posizionate nella stanza in cui prende vita la realtà aumentata, di cuffie per rendere più immersiva l’esperienza, e controller che si trasformano in base al magico mondo che si va a ricreare, in bacchette magiche o fucili o qualcos’altro ancora.
La realtà aumentata di HTC Vive regala esperienze uniche e totalmente immersive, estremamente differenti rispetto agli altri visori presenti sul mercato, in quanto la loro capacità di ricreare ambienti virtuali consente a chi li indossa di provare un senso di totale immersione nella realtà aumentata, che fino ad oggi nessun’altro dispositivo ha mai regalato. Il nuovo gioiellino della casa taiwanese, è per ora disponibile solo per gli sviluppatori, che in previsione del debutto della versione consumer prevista per Natale 2015, stanno già lavorando allo sviluppo di diverse applicazioni e giochi.
Il visore HTC Vive,premiato al Gamescon 2015, il più importante evento europeo del settore videoludico, come miglior Hardware,promette di essere un dispositivo diverso rispetto a quelli concorrenti, nel futuro del visore si vede non solo realtà aumentata legata al settore ludico e dei videogames, ma si preannuncia anche il suo utilizzo per dar vita a mostre e musei interattivi, shopping personalizzato, anche il mondo del cinema potrà beneficiare della realtà aumentata e dell’innovazione offerta da questo dispositivo.
Non resta che attendere la fine dell’anno per provare questi visori, unico dubbio che resta, quanto costeranno e quanto costerà tutto il necessario per dar vita agli ambienti virtuali?
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[VIDEO] Trasformate il vostro smartphone in un proiettore di ologrammi
E’ Ferragosto, siamo in vacanza e abbiamo un po’ più di tempo a disposizione: in attesa di avere finalmente per le mani un visore per realtà virtuale o realtà aumentata, perché non provare a divertirsi con il proprio smartphone? Dai videogiochi all’arredo al makeup, esistono tante app da scaricare per provare la realtà aumentata sui vostri dispositivi mobile, per esempio quella di Experenti, che potete trovare in scaricamento free per Android e iOS e provare con le apposite schede di esempio.
Ora potete provare a divertirvi anche a trasformare il vostro dispositivo mobile in un proiettore di ologrammi grazie al video tutorial creato da Mrwhosetheboss, diventato virale in pochissimo tempo.
I materiali sono comuni e bastano pochi passi.
Avrete bisogno di:
– carta millimetrata
– penna
– custodia di un cd
– scotch
– coltello
– forbici
– smartphone
Seguite il video per:
– disegnare e ritagliare un trapezio sulla carta millimetrata
– usare il trapezio per trasporlo sulla custodia del cd
– creare quattro di queste forme e incollarle insieme per creare una specie di lente
Ora non rimane che andare al link del video demo presente nella descrizione del video sopra, porre la lente sullo schermo dello smartphone e rimanere a bocca aperta.
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[VIDEO] Transform your smartphone in a hologram projector
It’s August, most of us are in holidays and have some more available time than usual: while waiting to finally get in our hands a virtual reality or augmented reality headset, why don’t we try having fun with our smartphone? From videogames to furnishing, to makeup, there are many apps to download for trying augmented reality on your mobile devices, e.g. Experenti’s one, that you can download for free for Android and iOS and test with our example tags.
Now you can also have fun transforming your mobile device in a hologram projector thanks to the video tutorial created by Mrwhosetheboss, that became viral in no time.
The materials needed are pretty common and it’s very easy to build.
You will need:
– graph paper
– pen
– cd case
– tape
– knife
– scissors
– smartphone
Follow the video to:
– draw and cut a trapezoid on the graph paper
– use the shape to draw the trapezoid on the case
– create four of these shapes and tape them together to build a lens
Now you just have to go to the video-demo link in the description of the tutorial, put the lens on your smartphone’s screen and prepare to be surprised!
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UCLA and Nvidia for augmented topography studies
One of the most important application fields of augmented reality is for sure education: as we saw in some previous articles, often this new technology can help the students of any age improve their learning experiences. Today we talk about the project “Augmented Reality Sandbox“, that the University of California developed with the big firm, well-known for its specialization in graphic cards, Nvidia, to help students studying topography.
Once more, the wonders of augmented reality are clear: in fact, while we could think about some sci-fi device to make this project work, the base of it all is simply some playing sand in a box; with the help of an Nvidia GeForce GTX 750 Ti graphics card, an Xbox Kinect sensor and a projector you will be able to create and model beautiful lands. As you can see in the video below, you can put your hands in the sandbox and change the disposition of the lands with a simple touch, modeling mountains and hills and digging lakes and rivers; as the sand moves, the augmented landscape projected on the surface changes live. It is also possible, simply with the shade of the hands, to simulate rain, adding the water needed to fill the land.
This project was displayed for the first time at the Alaska Conference on Surveying and Mapping and then arrived also to the University of Wyoming Geological Museum, where it was tested for children topography learning purpose; useless to say that it was a big success, since the “Augmented Reality Sandbox” joins learning with playing: the children have fun and they can’t even realize that in the while they are actually studying.
- Pubblicato il Augmented reality @en, Training in Realtà Virtuale
Le scienze della terra si insegnano con la realtà aumentata
Secchiello e paletta in mano, una sandbox ripresa da una videocamera Kinect 3D, e come per magia la sabbia si trasforma in una mappa topografica tridimensionale.
Questi gli strumenti di un esperimento condotto dall’Università della California, Davis, che prevede l’utilizzo della realtà aumentata per mostrare in modo verosimile alcuni concetti di scienze della terra. Obiettivo del progetto portato avanti da Oliver Kreylos, è quello di innovare la didattica tradizionale e insegnare così agli studenti nozioni di tipo geografico, geologico e idrologico, in modo interattivo mediante un simulatore di territorio in realtà aumentata.
L’esperimento prevede che gli utenti si trovino una cesta contente sabbia vera, modellabile, questa viene ripresa da una videocamera 3D, collegata ad un proiettore che in tempo reale grazie alla realtà aumentata da vita ad una mappa topografica virtuale con forme e colori indicative delle peculiarità del territorio.
Così grazie alla realtà aumentata il paesaggio prende vita: dei semplici cumuli di sabbia diventano montagne, colline e valli fluviali. L’innovatività di questo progetto sta nella sua capacità di rappresentare in modo fedele i vari cambiamenti delle forme del paesaggio, superando cosi la staticità delle attuali mappe topografiche, non in grado di rappresentare la continua evoluzione del territorio. Altro elemento interessante che questo sistema offre, risulta essere la possibilità di osservare il comportamento dell’acqua in base ai mutamenti del territorio grazie all’adozione di alcuni modelli matematici.
In virtù delle sue caratteristiche il simulatore di territorio consente di studiare in realtà aumentata fenomeni geologici passati e perché no costruire modelli previsionali futuri.
Curiosi di scoprire come funziona? Guardate il video
Nell’ avvenire del progetto, c’è la speranza di riuscire a riproporre questo sistema nei musei, regalando ai visitatori la possibilità di interagire in diretta con una sandbox, facendogli così vivere un’ esperienza emozionante e indimenticabile alla scoperta delle scienze della terra!
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Il visore HoloLens provato dalla NASA nella missione NEEMO
Non c’è che dire: il visore per realtà aumentata di Microsoft, l’ormai famosissimo HoloLens, sa come stare sulla bocca di tutti. Dopo le presentazioni alle conferenze di gamers nelle quali ci mostrava il futuro di Minecraft implementato con la realtà aumentata, si è passati direttamente alla collaborazione con NASA e missioni spaziali. Infatti, come già detto in un precedente articolo, HoloLens verrà utilizzato sulla ISS, la Stazione Spaziale Internazionale, per aiutare gli astronauti soprattutto nella risoluzione dei problemi tecnici; in particolare verrà usato nelle spedizioni su Marte, dove a causa della distanza le comunicazioni subiscono ritardi (sino a ben 24 aminuti!) e questo potrebbe creare difficoltà in caso di guasti.
Un visore HoloLens avrebbe già dovuto raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale, ma purtroppo è andato distrutto nell’esplosione della navetta Dragon il 28 giugno. Ad ogni modo, anche se non nello spazio, i test sono comunque in corso: parte dell’attrezzatura da testare, infatti, era destinata ad essere messa alla prova sott’acqua, nella stazione sottomarina della NASA chiamata NEEMO (NASA Extreme Environment Mission Operations) che è in azione al largo della Florida.
Questo mese la stazione NEEMO ospiterà quattro “acquanauti” per 14 giorni: il capitano della missione, Luca Parmitano (veterano delle spedizioni 36-37 nel 2013), gli astronauti (ancora mai stati in orbita) Serena Auñón (NASA) e Norishige Kanai (Japan Aerospace Exploration Agency) e David Coan, Ingegnere NASA EVA. Due tecnici, che sono anche piloti professionisti, vivranno con questa crew per aiutare a far funzionare l’ambiente. La Missione, iniziata il 20 Luglio, servirà a testare alcune attrezzature (tra cui, appunto, un visore HoloLens ed un secondo visore di altro produttore) in condizioni estreme, simili a quelle in orbita, e ad abituare gli astronauti alle condizioni di gravità sugli asteroidi (gravità molto bassa) e su Marte (circa 1/3 che sulla Terra).
“Possiamo imparare molto sull’interazione tra i membri della crew e la torre di controllo”, ha dichiarato Parmitano a proposito della missione durante un’intervista. “Possiamo imparare le procedure e i modi per rendere il nostro lavoro efficace.”
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HoloLens headset tried by NASA in the NEEMO mission
There’s nothing to say: Microsoft’s augmented reality headset, the famous HoloLens, knows how to make people talk. After the demonstration at gamers’ conference, during which Microsoft showed us the future of Minecraft when implemented with augmented reality, we passed directly to the collaboration with NASA and the space missions. In fact, as already said in a previous post, HoloLens will be used on the ISS, the International Space Station, to help astronauts especially for solving technical issues; in particular it will be used in the missions to Mars, where, since of the distance, the communication are delayed (up to 24 minutes!) and this could create complications in case of malfunctioning.
A HoloLens headset would have reached already the International Space Station, but unluckily it was destroyed in the explosion of the Dragon spacecraft the 28th June. Anyway, even if not in space, the device is being tested: part of the equipment to test, in fact, was destined to be tried underwater, in the NEEMO (NASA Extreme Environment Mission Operations) station, operative 45 feet (17 meters) underwater off the coast of Key Largo, Florida.
This month NEEMO will house four “waternauts” for 14 days: the captain of the mission, Luca Parmitano (a veteran of Expeditions 36-37 in 2013), never-flown astronauts Serena Auñón (NASA) and Norishige Kanai (Japan Aerospace Exploration Agency) and David Coan, NASA EVA management office engineer. Two technicians, who are also professional divers, live with them in the habitat to run the facility. The mission, started the 20th July, will test some equipment (between which a HoloLens headset and a second headset from another manufacturer) in a extreme environment, similar to the space one, and will help the astronauts getting used to the gravity conditions on asteroids (very low) and on Mars (about 1/3 of Earth gravity).
“We can learn about interaction between crewmembers and the ground control,” Parmitano said of the mission in a televised interview on NASA Television. “We can learn about procedures and ways to make our work effective.”
- Pubblicato il Augmented reality @en