#EdinburghHacked: la realtà aumentata invade Edimburgo per promuovere la mostra di Trevor Jones
Avete sempre sognato di esporre in una Galleria Nazionale o in un grande e importate museo? La tecnologia può aiutarvi grazie alla realtà aumentata, o almeno lo ha fatto nel caso dell’artista digitale Trevor Jones.
L’artista ha infatti deciso di promuovere la sua mostra personale, che si terrà dal 2 al 9 Settembre 2015 nella sua città natale, Edimburgo e che avrà titolo non a caso #EdinburghHacked, creando un’app che, grazie alla realtà aumentata, mostrerà le sue opere al posto di grandi capolavori del passato.
Per realizzare questo progetto, Jones ha lavorato gomito a gomito con David Oxley, consulente informatico e Direttore di Numeriq Ltd; i due hanno progettato e creato un’applicazione mobile che il pubblico possa scaricare sui propri smartphone e tablet per interagire con i tag AR sparsi in giro per Edimburgo e addirittura su alcune delle opere della National Gallery of Scotland.
L’idea alla base di tutto il progetto è quella di portare le opere fuori dalle gallerie tramutando la città stessa in una gigantesca esposizione interattiva. D’altro canto, anche la mostra promossa tramite questa azione è decisamente innovativa; come afferma l’artista stesso: “Questa mostra connetterà pittura con realtà aumentata, software di morphing, social media e altro per creare uno spazio interattivo che si sviluppa e cresce grazie a coloro che vengono coinvolti in esso.”
Ma tutto questo è legale?
Questa domanda sorge spontanea, e quella di Jones sembra essere in effetti in parte anche un’interessante ricerca proprio su questo: “Sono interessato nella nozione di chi possegga lo spazio digitale e sembrano non esserci informazioni a riguardo”.
La risposta di un portavoce delle National Galleries of Scotland sembra positiva: “I visitatori alle National Galleries of Scotland sono liberi di scattare fotografie alla maggior parte delle opere in mostra per proprio uso personale e siamo inoltre molto felici che usino queste immagini come base per i loro sogni e viaggi immaginari.”
Quel che è certo è che, grazie alla realtà aumentata, la mostra è sulla bocca di tutti e sarà di certo un gran successo. E poi, come Jones ha confessato, aveva sempre sognato di vedere le sue opere esposte alla National Gallery, ora può vederne esposte ben 15! 😉
Guarda il video delle opere in giro per Edimburgo:
E quello della National Gallery:
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#EdinburghHacked: AR invades Edinburgh for the promotion of Trevor Jones’ exhibition
Would you like your artwork to be displayed in a National Gallery or a big, important museum? Technology can help you thanks to augmented reality, or at least did it in the case of the digital artist Trevor Jones.
The artist, in fact, decided to promote his personal exhibition, that will be held from 2nd to 9th September 2015 in his city, Edinburgh and that is not casually titled #EdinburghHacked, creating an app that, thanks to augmented reality, will show his artworks on big historical masterpieces.
For the realization of this project, Jones worked closely with David Oxley, IT consultant and Director of Numeriq Ltd; the two projected and created a mobile app that people can download on their smartphones and tablets to interact with the many AR tags places around Edinburgh and on some of the artworks in the National Gallery of Scotland.
The idea at the base of all project is to take the artworks our of galleries transforming the city itself in a gigantic interactive exhibition. Anyway, the promoted exhibition is itself pretty innovative; as the artist himself says: “This exhibition will connect paint with augmented reality, morphing software, social media, and more to create an interactive space that evolves and changes with those who engage with it.”
But is all this legal?
The question is spontaneous, and Jones’ action seems partly also an interesting research linked to this: “I am interested in this notion of who owns digital space as there is really no information about it.”
The answer of the spokesman for the National Galleries of Scotland seems to be positive: “Visitors to the National Galleries of Scotland are free to take photographs of most of the artworks on show for their personal use and we are also very happy for them to use these images as the basis for their own dreams and imaginative journeys.”
What is sure is that, thanks to augmented reality, the exhibition is on everyone’s lips and surely will be a great success. Then, as Jones confessed, he always dreamt to see his artwork displayed at the National Gallery, now he can see not less than 15! 😉
Watch the video of the artworks around Edinburgh:
And the one at the National Gallery:
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Manus : i guanti per la realtà aumentata
Che la realtà aumentata sia in grado di regalare delle emozioni uniche e indimenticabili è ormai cosa indiscutibile.
Vivere e scoprire ambienti virtuali, osservare oggetti in tre dimensioni senza che questi siano realmente presenti, queste e altre ancora sono le opportunità che la realtà aumentata offre agli utenti, fin ora però tali esperienze “aumentate” hanno sempre visto coinvolti solo due dei nostri sensi la vista e l’udito, e se fosse arrivato il momento di allargare le sensazioni coinvolgendo anche il tatto?
Da qui l’idea di una start up olandese di dar vita a dei guanti per la realtà aumentata che consentono di toccare e controllare oggetti presenti nel mondo virtuale.
I guanti per la realtà aumentata, sono stati presentati, riscuotendo enorme successo e curiosità in occasione dell’E3, il grande evento del settore videogiochi, svoltosi a Los Angeles.
Il dispositivo Manus è costituito da un paio di guanti senza fili, con delle piccole scatolette nere, che consentono a chi li indossa di sentire gli oggetti “aumentati” come se questi esistessero realmente, offrendo così un esperienza ancora più coinvolgente.
I guanti sono dotati di alcuni sensori in grado di rilevare i movimenti delle mani, questi sono presenti su ogni singolo dito, in modo tale da percepire e considerare con estrema precisione ogni singolo movimento delle mani di chi li indossa. Una volta captati i movimenti, i relativi dati vengono inviati mediante Bluetooth e mediante un software open-source ad un visore per la realtà aumentata come ad esempio Microsoft Hololens.
Guardate il video dimostrativo per capire meglio il funzionamento e le potenzialità di questi innovativi guanti.
Secondo l’azienda produttrice il dispositivo Manus sarebbe prevalentemente destinato al mondo dei videogames, e dovrebbe rappresentare l’evoluzione e il futuro degli odierni controller.
Gamers non vere l’ora di giocare al vostro videogame con qualcosa di diverso da una tastiera o un mouse, capace di farvi toccare con mano mondi virtuali? Dovrete pazientare ancora un po’, al momento è possibile effettuare solo il pre-ordine dei guanti, sul sito ufficiale del brand, l’inizio delle spedizioni del prodotto è previsto nell’ultimo trimestre del 2015, il costo si aggira intorno ai 250 Euro.
Punto di forza dei guanti Manus rispetto ad altri tipi di periferiche simili, sarà la grande capacità di adattamento, infatti tanti saranno i tipi di visori supportati, da Google Cardboard ai Samsung e cosi via.
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Minute of Life: arriva la messaggistica aumentata
Molte idee brillanti legate alla realtà aumentata cercano i fondi per partire su Indiegogo: la settimana scorsa abbiamo parlato della campagna di crowdfunding (ancora in atto) per la produzione degli occhiali dedicati al mondo del ciclismo Senth IN1; quest’oggi, invece, presentiamo un progetto che la sua campagna l’ha finita con ampio successo: si tratta di “Minute of Life”, che ha raggiunto il 101% della quota richiesta in soli due mesi.
Minute of Life è un servizio innovativo di messaggistica esistente in due versioni: in quella tradizionale l’utente può acquistare lo spazio di un minuto durante il quale un messaggio creato appositamente per qualcuno di speciale rimarrà disponibile sul sito; basterà poi inviare un messaggio alla persona in questione perché guardi il videomessaggio esattamente in quel momento. La seconda versione, basata sulla realtà aumentata, permette di inserire il proprio video messaggio su qualsiasi oggetto reale si voglia: tramite l’apposizione di un tag ed uno smartphone, il destinatario del messaggio potrà vederlo proiettato nella vita reale. Minute of Life ha un primato: si tratta del primo servizio che si rivolge direttamente agli utenti per la creazione del prodotto finale aumentato.
Guardate questo video-tutorial per capire qualcosa di più sul funzionamento:
In pratica, andando sul sito del servizio si può creare un video messaggio e/o una slide di immagini; poi, per quel che riguarda il messaggio aumentato, pagando una quota si possono acquistare i pacchetti di markers da applicare sugli oggetti sui quali vogliamo che il nostro messaggio venga visualizzato; possono essere QR codes o tags e volendo possono essere anche applicati su una t-shirt. In seguito, scaricando l’applicazione (disponibile sia per Android che per iOS), il funzionamento sarà lo stesso che abbiamo visto tante altre volte: basterà inquadrare il tag per vedere il video che abbiamo o che ci è stato dedicato!
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Senth IN1, the augmented reality headset that enhances cycling
Bicycle fans, here is a big news for you: on Indiegogo has been launched the campaign to crowdfund a new augmented reality headset dedicated to enhance cycling experience!
Its name is Senth IN1, it comes from China and in just a month it almost reached the set goal of $40.000 for its campaing, but the project is older than this: Li Jiwen, engineer with a passion for cycling, and his crew at InSenth started working on the smart cycling glasses in late 2012 and from then they wanted to create a headset giving a new, incredible experience through augmented reality.
On Indiegogo we can read the creator’s words: “I love cycling. Some experience can only be achieved on the bike. I want to share what I see with my friends, access my real-time cycling data, interact with bikers to make my journey more exciting. Now we make it reality. You can do all these things during cycling. We are always on the ways and never stop!”
The concept at the base of this new headset is easy: the device is based on augmented reality and communicates with Android and iOS smartphones via Bluetooth technology, so the bikers are able to receive and make calls while riding and also to have in front of their eyes all kind of useful information like ride data (current speed, distance traveled, calories burned, etc), other users nearby, routes, and warnings of oncoming vehicles. Not just this: Senth IN1 can be used also to record video or take pictures without using the hands. It could be defined as a Google Glass for cycling, since like in the Google’s product a small transparent video image is projected in the lower corner of the user’s field of view; the user can communicate with the headset through remote, head movement, a little touchpad on the side of the glasses or voice command. Last but not least: it is completely waterproof.
This headset will probably be the dream of many cycling fans; to know something more watch the video below:
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Senth IN1: occhiali in realtà aumentata per ciclisti
La scoperta di un sentiero nascosto, di uno scorcio magico, di un lago che sembra incantato, tutto ciò accade solo a bordo della vostra bici, compagna di avventure volte alla scoperta di posti nuovi e scenari spettacolari. Il vostro sogno è di condividere con i vostri amici le meraviglie che incontrate lungo il vostro percorso?
Oggi è possibile, il sogno diventa realtà grazie all’arrivo dei nuovi occhiali in realtà aumentata Senth IN1, ideati e realizzati esclusivamente per i ciclisti.
I visori potranno essere collegati tramite Bluetooth con il vostro smartphone, compatibili sia con iOS che con Android, ciò vi consentirà di scattare foto, video di tutto ciò che incontrerete nel corso della vostra pedalata, e vi offrirà la possibilità di condividerli online. Ma non solo condivisione per questi innovativi occhiali, senza staccare le mani dallo sterzo, potrete effettuare e ricevere telefonate, selezionare la musica da ascoltare presente sul vostro dispositivo mobile, navigare sul web, tutto in piena sicurezza.
Se siete distratti durante una conversazione telefonica a bordo della vostro bici, Senth IN1 rileva e vi segnala i pericoli vicini, come ad esempio la presenza di un pedone, di una vettura o la possibilità di incontrare blocchi stradali.
Vi starete chiedendo come è possibile svolgere tutte queste azioni senza lasciare il manubrio?
La risposta è semplice potrete gestire il tutto attraverso comandi vocali e attraverso i movimenti del capo, oppure ancora posizionando un touchpad sull’astina degli occhiali o installando un telecomando sullo sterzo della bici, visualizzerete poi una piccola immagine video trasparente in un angolo del vostro campo visivo con tutte le informazioni.
Le funzioni non finiscono qui, potrete usare gli occhiali per tenere sotto controllo l’allenamento fisico, in quanto sono in grado di informarvi sui chilometri percorsi, sulle calorie bruciate, sulla velocità, sul tempo.
Da un punto di vista tecnico, gli occhiali sono ben fatti, dotati di una videocamera HD, di un microfono e di un altoparlante, gps, magnetometro, una batteria con un’autonomia di 5 ore facilmente cambiabile, quattro tipi di lenti intercambiabili a seconda della luce e delle condizioni meteorologiche.
Curiosi? Guardate il video dimostrativo.
Che dite amanti delle pedalate, vi entusiasmano?
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Portalball, giocare a baseball con la realtà aumentata
Avete letto bene, il titolo è giusto: adesso potrete giocare a baseball quando e dove volete grazie ad una nuova app che unisce questo sport e realtà aumentata. Si chiama Portalball, è stata sviluppata da Jordan Edelson e lanciata da Appetizer Mobile ed è supportata e promossa nientemeno che da Joe Girardi, Manager dei famosissimi New York Yankees.
“Ho semplicemente pensato che potesse essere un modo per icludere altre persone oltre agli appassionati di baseball” ha dichiarato Girardi a proposito del progetto. “Perchè non tutti amano il baseball come lo amo io.”
All’interno dell’app, un vero e proprio videogioco aumentato, il giocatore può colpire, afferrare e lanciare le palle in arrivo all’interno di portali che si aprono all’improvviso tutto intorno a lui, in uno spazio di 360°; tramite dispositivo mobile, che sia smartphone o tablet, l’utente potrà vedere la versione aumentata degli spazi intorno a lui e sentirsi protagonista di un vero e proprio training sportivo. Il videogioco può essere giocato in solitaria o in modalità multiplayer.
Girardi, intervistato, ha ammesso di non essere un gran giocatore di videogames:
“A volte durante il tempo libero faccio qualche partita” ha detto. “Per me è stato importante essere coinvolto perché è un altro modo di rimanere in contatto coi miei figli”.
Questa non è l’unica motivazione, tuttavia, perché alla base sembra essercene una molto più benefica: l’app è gratuita ma alcuni contenuti speciali sono a pagamento; parte degli introiti di questi ultimi saranno devoluti alla Girardi’s Foundation, associazione benefica che lo stesso sportivo ha creato con la moglie per aiutare le persone con problemi finanziari e in difficoltà.
Portalball è disponibile in download gratuito per Android e iOS.
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Portalball: playing baseball with augmented reality
You read right, the title is that: now you’ll be able to play baseball when and where you want thanks to a new app that joins this sport and augmented reality. Its name is Portalball, it’s been developed by Jordan Edelson and launched by Appetizer Mobile and it’s supported and promoted by Joe Girardi, Manager of the famous New York Yankees.
“I just thought it was a way to include other people besides just baseball fans, which I thought was important,” Girardi said about this project. “Because not everyone loves baseball as much as I do.”
Inside the app there’s a videogame in which the player can hit, catch and launch the incoming balls inside some portals that suddenly open around him, in a 360 degrees space; through mobile device, smartphone or tablet, the user will be able to see an augmented version of the space all around him and to feel like the protagonist of a real sport training. The videogame can be played alone or in multiplayer mode.
Girari, interviewed, admitted not being a big videogames player:
“I do sometimes during downtime play a game here and there,” he says. “To me it was important to get involved because it’s also another way to stay connected with my kids.”
This is not the only motivation, anyway, because at the base there’s another, a charity one: the app is free, but there are some special contents purchasable in-app; some of the money raised with this method will be donated to Girardi’s Foundation, the charity association that he created with his wife to help people with money problems and in struggle.
Portalball is available in free download for Android and iOS.
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